Magazine Libri

Recensione di Il colore delle onde d’inverno di Juliet Hall

Creato il 20 settembre 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

7 Flares 7 Flares × Recensione di Il colore delle onde d’inverno di Juliet HallIl colore delle onde d’invernoJuliet Hall
Pubblicato daSperling & Kupfer
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Pandora
Genere:Sentimentale
Pagine:
Acquista il libro IN SCONTO
Acquista il libro USATO GARANTITO
Acquista l´eBook
Il libro su Goodreads
Trama:

Un romanzo scorrevole che racconta la storia di Ruby, la protagonista, che torna nella sua casa natale per cercare di mettere il punto alla situazione dopo la morte improvvisa dei genitori. Una scatola con dei curiosi oggetti, però, più che a chiudere un capitolo, la porterà a mettere in discussione tutto ciò che sa della sua vita: una serie di incontri, tra i quali anche un uomo affascinante e dal passato misterioso, le faranno conoscere una situazione rimasta segreta per decine di anni che ha coinvolto molte famiglie.


In Il colore delle onde d’inverno Ruby Rae, giornalista freelance, viene improvvisamente colpita dalla notizia scioccante della morte dei suoi genitori, vittime di un incidente. Il funerale e la consapevolezza di doversi occupare della villa in cui vivevano i genitori, insieme con la voglia di andarsene via dalla città in cui ha lasciato il suo ormai ex-fidanzato, le fanno decidere di trasferirsi nel Dorset, tra le scogliere che hanno fatto da sfondo alla sua giovinezza. Mentre sistema gli oggetti di sua madre, però, Ruby trova una scatola che contiene una cuffietta da neonato, un plettro e la fotografia di una donna bionda con una bambina in braccio, sul cui sfondo vi sono un’eccentrica casa arancione, un faro e una spiaggia assolata su un mare blu che lei non conosce. Poco più in là, ecco spuntare un referto medico in cui si dichiara che i suoi genitori soffrono di “infertilità inspiegata”. La donna comincia a porsi qualche domanda (chissà quale … ), incentivata dal fatto che la sua dichiarazione di nascita è stata registrata in ritardo, perciò parla con un’amica della madre che, chiaramente, le spiega che è stata adottata.

Ruby scopre così che la sua vera madre era una hippie bionda che girava l’Europa in un furgone variopinto (ma va?), la quale l’aveva abbandonata nelle mani della donna che successivamente l’aveva registrata come se fosse figlia sua. Alla vicenda principale si intercala fin da subito la storia di una suora spagnola che è stata destinata ad assistere le partorienti in una clinica della Spagna franchista, la quale nutre seri sospetti sull’etica tenuta dal medico responsabile della struttura. Questo elemento potrebbe far credere che Ruby sia in realtà figlia di una penitente nazionalista, ma la verità è ben diversa. Infatti, mentre è impegnata, ma neanche tanto, a cercare notizie della sua madre biologica, Ruby partecipa a un’asta per acquistare un’adorabile villetta con vista sul mare e lì si scontra con un uomo dal fascino mediterraneo che all’inizio la protagonista troverà fastidioso, ma che diventerà ovviamente desiderabilissimo in occasione di un secondo incontro organizzato da una di quelle amiche interessate ad accoppiare persone di propria conoscenza.

Tuttavia Andrés, il pittore di Fuerteventura, figaccione e talentuoso figlio d’arte, si è trasferito in Inghilterra a causa di una furiosa lite col padre avvenuta per ragioni che egli sembra non voler rivelare a nessuno. Dopo qualche settimana di idillio amoroso pare che un imminente viaggio proprio a Fuerteventura, intrapreso da Ruby per indagare sulle sue origini, getti legna sul fuoco che rischia di separare i due protagonisti; tuttavia l’happy end è garantito, con l’intermezzo di una scoperta inaspettata che riguarda la famiglia di Andrés e la riporta finalmente alla pace, gettando anche una nuova luce sul passato di molte famiglie di Spagna. La struttura della trama principale di Il colore delle onde d’inverno è tipica (la protagonista si lancia in un’avventura – riceve aiuto nella ricerca – strada facendo si innamora dell’uomo della sua vita – sorgono difficoltà che fanno temere una crisi – lieto fine), ma le storie dei personaggi accessori sono interessanti e permettono di dare uno sguardo, seppur saggiamente non troppo approfondito, su un passato europeo non sempre limpido. Quando si giunge alla fine si ha l’impressione che la storia interessante non risulti essere quella di Ruby, ma quella di Andrés e di suor Julia, tasselli di uno stesso puzzle che si risolve al termine dell’opera.

La voce narrante parla in terza persona e permette al lettore, nelle varie digressioni che raccolgono i pensieri più o meno tormentati dei protagonisti, di acquisire il punto di vista di ognuno e di calarsi nei loro stati d’animo. L’esplicito tentativo dell’autrice di creare dei colpi di scena viene reso vano dalla prevedibilità e dall’insistenza su alcuni particolari, tuttavia è un romanzo piacevole da leggere e scritto bene, che fa della sintassi e del lessico semplice un punto di forza per essere apprezzato da un pubblico adulto e maturo, preferibilmente femminile. Una lettura semplice, che non lascia sognare troppo ma non è nemmeno eccessivamente banale, adatta ad accompagnare le giornate sotto l’ombrellone o i quieti pomeriggi piovosi in cui non ci si senta in vena di affrontare letture impegnative.

Alice Stocco Donadello



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :