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Recensione di L’occhio del barbagianni di Guido Ceronetti

Creato il 18 aprile 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di L’occhio del barbagianni di Guido CeronettiVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Guido Ceronetti
Pubblicato da:Adelphi
Collana:Biblioteca minima
Genere:Non fiction
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
Trama:

Attraverso numerose tematiche come quelle del Progresso, la Democrazia, la Natura umana, la Filosofia, la Religione, il Passato e il Futuro, Guido Ceronetti dà corpo a quest’opera composta da 134 pensieri e aforismi che delineano il profilo tormentato di un uomo dalla grande sensibilità.


Leggere e soprattutto recensire L’occhio del barbagianni di Guido Ceronetti non è stato affatto semplice per me, in quanto non rispecchia per niente i miei gusti letterari.

È un libro breve ma molto lontano dall’essere semplice o leggero. Ceronetti usa questi 134 aforismi per sfogarsi, per urlare al mondo ciò che non va, ciò che l’umanità ha perso e quanto poco stia riuscendo a guadagnare dal progresso nonostante questo prometta miglioramenti e agi.

Cita e invoca filosofi e scrittori come Schopenhauer, Pitagora, Pascal, Dostoevskij e moltissimi altri. Chiede aiuto alla filosofia stessa, che vede come unica fonte di salvezza per quanto al giorno d’oggi sia stata messa da parte a opera della Scienza. Disprezza la tecnologia e non si risparmia neanche per i politici i cui datori di lavoro individua tra le tenebre; la finanza il cui scopo ultimo secondo Ceronetti è la rovina; la realtà stessa che egli giudica analfabeta.

Mostra tutto il suo disappunto per la completa mancanza di pietas nei confronti dei corpi dei defunti organizzando sepolture affrettate, facendosi distrarre dalle accelerazioni tipiche dei nostri tempi. Invita a picchiare i bambini qualora questi venissero scoperti a maltrattare gli animali. In quanto vegetariano convinto, spinge gli uomini a mangiare, piuttosto, carne umana, salvando così il mondo. Riconosce nel Logos la madre di tutti gli esseri umani, ma tristemente caduta in una fossa di matricidi.

Questo e molto altro vi aspetta qualora decideste di lanciarvi nella lettura de L’occhio del barbagianni.

Approfondimento

Devo ammettere che a metà della lettura Ceronetti era quasi riuscito a convincermi. Il suo pessimismo cosmico, ridondante in ogni pensiero, ha un che di contagioso. Ma la mia valutazione finale si è ritrovata a coincidere con il mio presentimento iniziale: non è assolutamente il mio genere. Durante il giorno siamo già pieni di problemi e per me leggere vuol dire mettere una pausa per entrare in un altro mondo.

Ciò non toglie che per chi ama il genere e soprattutto l’eleganza delle parole, L’occhio del barbagianni sia un’ottima lettura. Indubbiamente Ceronetti è un uomo di grande cultura, basta leggere le prime righe per capire che è un gradino al di sopra della maggior parte degli intellettuali. Ma non dimentichiamo che nel 2012 ha vinto il premio Inquieto dell’anno, altro indizio che ci ricorda della necessità di una certa predisposizione d’animo e mentale per entrare nella cerchia dei suoi lettori.

Elisa Conigliaro




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