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Recensione di La casa del vento e delle ombre di Deborah Lawrenson

Creato il 26 giugno 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

19 Flares 19 Flares × Recensione di La casa del vento e delle ombre di Deborah LawrensonLa casa del vento e delle ombreDeborah Lawrenson
Pubblicato daPiemme
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Genere:Paranormal Romance
Pagine:
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La trama:

Eve abbandona tutto per andare a vivere con Dom nella tenuta di Les Genévreirs, in Provenza. Ma il loro nido d'amore nasconde un segreto che riguarda la famiglia originaria della casa e che affiorerà inevitabilmente, contribuendo a incrinare un rapporto forse già compromesso tra i due.

Eve è una donna americana che si innamora perdutamente di Dom, un uomo più maturo di lei che la colpisce subito per il suo fascino e che ricambia i suoi sentimenti, al punto da comprare per entrambi una tenuta in Provenza quasi subito dopo il loro incontro: Les Genévreirs, “I Ginepri”, che presto diventerà il loro nido d’amore. Ma quando lei comincia a porgli qualche domanda sulla sua ex-moglie Rachel, Dom le dimostra una freddezza inaspettata, che incrinerà (forse irreversibilmente) il loro rapporto e alimenterà un alone di mistero su di lui.

Parallelamente rispetto alla trama principale, emerge gradualmente la storia dei tre fratelli della famiglia Lincel, che abitava storicamente nella casa: Marthe, Bénédicte e Pierre. La voce narrante è quella di Bénédicte, che racconta il suo rapporto con la sorella maggiore, un’inventrice di profumi di successo grazie al suo olfatto straordinario, sviluppato in seguito al sopraggiungere della cecità. Bénédicte parla anche di Pierre, il fratello problematico e crudele fino allo psicopatico, che sarà il primo di una lunga serie di fantasmi che assilleranno la sua esistenza.

Un segreto aleggia sulla casa, come un profumo, che lega le due protagoniste, le due epoche: una cappa di mistero un po’ forzata che serve solo a complicare maggiormente un rapporto amoroso già incrinato; se poi a questo aggiungiamo le sparizioni, il ritrovamento di due corpi, le presunte presenze spiritiche e i fantasmi, il quadro è completo e il cerchio si chiude. La casa del vento e delle ombre non si fa mancare proprio niente. Quello che però colpisce in positivo è la maestria della scrittrice nel descrivere i luoghi e i profumi della Provenza: dalle pagine emergono gli odori, i colori e i sapori che inebriano i sensi e trasportano il lettore in un altro mondo. La ricchezza lessicale e descrittiva impreziosisce la narrazione senza sfociare nel barocco. Uno dei temi meglio sviluppati è quello dell’amore che acceca e che porta la coppia a disconnettersi dalla realtà per crogiolarsi in una bolla di passione che tuttavia non può durare in eterno. Il mondo esterno prima o dopo si insinuerà nel loro rapporto, rivendicando la loro attenzione nel peggior modo possibile.

La casa del vento e delle ombre è permeato di tutta la frustrazione di Eve per il fatto di non sapere quasi nulla dell’ex-moglie di Dom nonostante le sue ricerche e di quella di Bénédicte per l’improvvisa sparizione della sorella: questo appesantisce la lettura piuttosto che creare un senso di aspettativa in funzione della rivelazione finale della verità. Il dubbio e il non detto la fanno da padrone e il finale lascia un po’ l’amaro in bocca.

La casa del vento e delle ombre é un libro interessante perché riesce a trasportare in un altro mondo e in un’altra epoca; la costruzione a trame parallele dai capitoli alternati tra le due voci narranti è una buona trovata, ma la storia non convince e l’intreccio dei due piani temporali non si amalgama bene. Eve risulta un po’ stereotipata e ingenua, a differenza di Bénédicte, che invece è un buon personaggio, meglio costruito e più verosimile.

Serena Scodeller



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