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Recensione di La fattoria degli animali di George Orwell

Creato il 15 gennaio 2016 da Leggere A Colori @leggereacolori

Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: George Orwell
Pubblicato: Mondadori
Collana:Oscar classici moderni
Genere: Classici
Formato: BrossuraPagine:

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Giudizio sintetico: three-stars


Cosa potrebbe accadere se gli animali decidessero di comandare sulla loro vita e occuparsi dell'economia e dell'organizzazione della Fattoria Padronale del signor Jones? Quando gli animali si ribellano, l'uomo come può continuare a far valere il proprio potere? E cosa differenzia l'animale dall'essere umano? Solo leggendo questo libro potrete capirlo.

La vita di un animale è miseria e schiavitù: questa è la cruda verità.

Questa è la premessa della Rivoluzione degli animali, attuata nella Fattoria Padronale del signor Jones. Un giorno Vecchio Maggiore, il maiale più anziano, radunò tutti gli animali della fattoria e raccontò la sua riflessione, dovuta a un sogno della notte precedente. La sua teoria era la seguente: l’uomo sfruttava l’animale e gli animali dovevano ribellarsi per se stessi, perché solo in questo modo avrebbero potuto assaporare la libertà. Gli animali piano piano si convinsero che la rivoluzione fosse la scelta migliore da prendere e iniziarono ad attuarla. Si ribellarono per puro caso un giorno in cui avevano lavorato senza pausa, e Jones, ubriaco, non gli aveva dato il cibo alla sera. I poveri animali in cerca di qualcosa con cui sfamarsi si imbatterono nella furia dell’uomo che tentò di frustarli. Così si difesero con le proprie forze e fecero scappare via Jones a gambe levate. Gli animali iniziano a creare una loro società, si dividono i compiti, lavorano i campi, raccolgono i risultati di un duro lavoro e si creano delle leggi che si basano sul concetto utopico dell’uguaglianza. La legge principale che si erano posti gli animali, prima della rivoluzione, era una sola: non imitare i comportamenti disdicevoli dell’essere umano, ne ora e ne mai. All’inizio tutto sembrava andare a gonfie vele, ma ben presto qualcosa va storto e i maiali iniziano a comportarsi in modo differente, ma gli altri animali si accorgono troppo tardi di quello che i maiali erano diventati.

Ora, compagni, di qual natura è la nostra vita? Guardiamola: la nostra vita è miseria, faticosa e breve.

La fattoria degli animali è un libro prettamente satirico, ma anche riflessivo. Essenzialmente era nato come favola per bambini, quindi ha un linguaggio semplice e comprensibile a tutti, ma nasconde un significato allegorico, rappresenta la società russa e la Rivoluzione russa che si trasforma in un regime a poco a poco, parla perciò del totalitarismo sovietico in epoca staliniana. Gli animali rappresentano i desideri nascosti dell’uomo, come la libertà e il potere.

A photo posted by Leggere a Colori (@leggereacolori) on Dec 30, 2015 at 5:32am PST

Approfondimento

Alcuni personaggi che mi hanno fatto tenerezza con la loro semplicità come i due cavalli Berta e Godrano, ma i maiali sono sicuramente i personaggi che più mi hanno lasciata a pensare, e li ho trovati semplicemente meschini. Gli altri animali vivevano con degli ideali che, seppur utopici, erano nobili. Il Vecchio Maggiore sognava solo i bei vecchi tempi, quando gli animali erano liberi, e dal suo racconto tutto sembrava magnifico. Dopo la sua morte i due maiali che prendono il comando iniziano a rovinare quella nuova società dall’interno. Tutto era a favore dei maiali, i maiali comandavano e i maiali ingannavano. In alcuni tratti il libro assumeva anche caratteri tipicamente gotici o addirittura horror, dovuti dalla semplice brutalità descrittiva utilizzata da George Orwell.

La fattoria degli animali insegna molto, soprattutto come chiave di lettura del mondo odierno: nonostante siano passati molti anni da quando è stato scritto il libro, poco è cambiato. Leggetelo e sicuramente rifletterete anche voi, come ho fatto io. È abbastanza leggero da leggere e contiene all’interno un senso di morale e un significato su cui ancora oggi si discute molto.

Jessica Pittaro




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