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Recensione di La neve se ne frega di Luciano Ligabue

Creato il 18 maggio 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

10 Flares 10 Flares × Recensione di La neve se ne frega di Luciano LigabueLa neve se ne fregaLuciano Ligabue
Pubblicato daFeltrinelli
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana: I canguri
Genere:Narrativa Contemporanea
Pagine:
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La trama:

DiFo e Natura vivono in un altrove temporale nonché nel migliore dei mondi possibili, anche se completamente controllati dal “Piano Vidor”: diritti e doveri che mirano al benessere e alla felicità. Dopo anni di evoluzione il mondo aveva subito un cambiamento che riguardava il mistero del nascere, DiFo e Natura si imbatteranno in questo mistero fino a scoprirne la verità.

Ligabue ambienta La neve se ne frega in futuro tutt’altro che utopistico prendendo anche spunto dall’opera di George Orwell, 1984. Infatti in La neve se ne frega il Piano Vidor, ovvero l’applicazione di un modello di undici diritti individuali e altrettanti doveri individuali, si assicura di controllare con microcamere ogni momento della vita delle persone. Il nome completo del nostro protagonista maschile è Sogno DiFo 79orcu39%se Natura, un nome a dir poco lungo ma il Piano Vidor ha pensato a tutto: DiFo indica appunto il suo lavoro di direttore della fotografia mentre il cognome Sogno ricorda che lavora nell’arte. Il “39%se” indica la percentuale del suo sangue di origine sud-europea, “orcu” che fa parte del progetto “orizzonte curvo” e Natura indica il cognome della sua compagna. Infine 79 significa che è nato a 79 anni.

 

La neve se ne frega, una idea originale dalla penna di Luciano Ligabue

 

Inizialmente può sembrare strano il concetto di nascere vecchi, devo dire che anche io sono rimasta inizialmente un po’ basita, ma La neve se ne frega parla proprio del “senso contrario della vita”, nascere a settantanove o magari a ottantuno anni, per poi morire a zero. Il nome della protagonista femminile è invece ViPa (vigilanza parchi), ma viene sempre chiamata Natura da DiFo. La sua nascita è del tipo “post”: è nata insieme a DiFo e per questo passerà gli ultimi due anni da sola, argomento un po’ tabù della loro storia perché i due si amano talmente tanto che solo il pensiero di non poter stare insieme o che uno possa lasciare l’altro da solo li fa soffrire.

DiFo e Natura sono stati abbinati subito nel centro nascite, il loro primo incontro è uno dei momenti più belli delle loro vite dove per la prima volta si indicano col dito ridendo a crepapelle. Hanno un legame invidiato da tutti anche grazie alla loro capacità di capirsi soltanto con uno sguardo o con un gesto, fortuna che quasi alla fine del romanzo sarà utile ai nostri protagonisti poiché osservati, o per meglio dire spiati, senza interruzioni dalle microcamere. In particolare DiFo è invidiato dagli amici per la bellezza di Natura, ciò lo rende molto geloso tanto da picchiare anche un suo superiore perché aveva parlato male della sua donna DiFo e Natura, oltre al lavoro, hanno un’ottima vita sociale nella quale frequentano diverse persone e in particolare FaMo e ProSca. Questi ultimi, oltre a essere i loro migliori amici, sono anche stati scelti come loro vicini dal Piano Vidor.

Tutto sembra procedere nel verso giusto, fino a quando Natura si ammala. I medici diagnosticano una disfunzione ormonale, e facendo giurare ai due di mantenere il segreto, la fanno operare da un detenuto. Purtroppo questa non sarà l’unica volta in cui Natura si ammalerà, lei e DiFo avranno molte dubbi e perplessità a riguardo di questa disfunzione e proprio il detenuto che ha operato Natura svelerà, in una serata di neve in modo da non farsi scoprire dalle telecamere, che in realtà la malattia non era una disfunzione. I nostri protagonisti scopriranno il senso contrario della vita prima del Piano Vidor. La disfunzione di Natura non era altro che una gravidanza che il Piano Vidor, venuto a conoscenza, voleva studiare. DiFo e Natura dopo aver scoperto la verità cercheranno di tenere nascosta il più possibile la crescita della pancia, sperando di riuscire a tenere loro figlio al sicuro. Ci riusciranno? Sta a voi scoprirlo.

Rosa Preziosa De Simone



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