Magazine Cultura

Recensione di Manuale di danza del sonnambulo di Mira Jacob

Creato il 04 aprile 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di Manuale di danza del sonnambulo di Mira JacobVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Mira Jacob
Pubblicato da:Neri Pozza
Collana:Le tavole d'oro
Genere:Narrativa Contemporanea
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
Trama:

Amina è una giovane americana di origine indiana, che lavora a Seattle come wedding photographer. Quasi per caso, si ritrova a scattare delle foto, che non corrispondono proprio ai cliché, che la sua datrice di lavoro le ha imposto. Il ritorno ad Albuquerque la riporterà nel mondo della sua giovinezza insieme alle sue vere antiche passioni.


Manuale di danza del sonnambulo di Mira Jacob, scrittrice indo-americana al suo primo romanzo, è la storia di una famiglia di origine indiana emigrata in America e di una ragazza, Amina Eapen, che, grazie alla riscoperta della proprie radici, diventa adulta ed insieme riesce a realizzare i propri sogni.

La vita di Amina sembra scorrere regolarmente, cadenzata dagli incontri con gli amici e da un lavoro scelto soltanto per mantenere la propria indipendenza economica. Una sera riceve una telefonata dalla madre, Kamala, che le chiede di ritornare per qualche giorno a casa, ad Albuquerque, nel New Mexico, perché desidera che la figlia incontri suo padre, Thomas. Quest’ultimo, stimato medico di un ospedale della città, da sempre ammirato da tutti i suoi colleghi per la sua professionalità, negli ultimi tempi si comporta in modo insolito. Così Amina parte, con l’intenzione di ritornare a breve al suo lavoro a Seattle, ma quando arriva a casa capisce subito che non può più andare via, i suoi genitori hanno bisogno che lei rimanga con loro. Negli ultimi tempi, infatti, suo padre trascorre le notti all’aperto, seduto sotto al portico di casa, in preda all’assenza mentale per dialogare con Ammachy, la madre morta da circa vent’anni in India, e con il figlio Akhil, che, ancora giovane, li aveva lasciati a causa di un tragico incidente. In quei momenti Thomas crede di parlare con loro, pensa di incontrarli realmente e, a causa della malattia, la realtà inizia sempre più a fondersi con il passato.

Tutti i familiari, compresa la moglie Kamala e i parenti giunti ad aiutarli, si lasciano coinvolgere da Thomas nel richiamare quei ricordi così importanti, dagli anni trascorsi in India con la nonna Ammachy e il fratello Sunil, il fratello sonnambulo, fino all’incendio della casa natale. Anche Amina si ritrova nel suo passato, negli anni della sua giovinezza, grazie ai vecchi amici di scuola, che inizia a incontrare dopo il ritorno ad Albuquerque. Così, quasi per caso, le vecchie fotografie, scattate di nascosto durante il suo lavoro per l’agenzia, vengono riunite in una mostra a Seattle e la sua vita sembra avere un nuovo inizio, verso ciò che aveva da sempre desiderato.

Approfondimento

In Manuale di danza del sonnambulo, uno degli aspetti più significativi è l’ambiente in cui si sviluppa la storia. Da una parte Amina e i suoi coetanei, che ormai si sono integrati pressoché totalmente nella società americana, dall’altra i loro genitori, come Thomas e Kamala, che in realtà non hanno mai dimenticato la loro casa in India. E infine la nonna Ammachy con il figlio Sunil, che, al contrario, vivono ancora nella casa natale di Thomas e non hanno mai accettato il loro allontanamento.

Si tratta spesso di mondi diversi e a volte distanti ma che immancabilmente riescono a ritrovarsi uniti nei momenti fondamentali della vita, con estrema dignità e intensità.

In particolare è Kamala, la madre di Amina, uno dei personaggi più affascinanti, che meglio rappresenta queste apparenti contraddizioni e che, proprio per questo, non potrà non suscitare una profonda ammirazione da parte del lettore.

Chiara Torelli




Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :