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Recensione di Marina di Carlos Ruiz Zafon

Creato il 30 ottobre 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

18 Flares 18 Flares × Recensione di Marina di Carlos Ruiz ZafonInformazioni sul libro
Titolo:Carlos Ruiz Zafon
Pubblicato da:Mondadori
Collana:Scrittori Italiani e Stranieri
Genere:Narrativa Contemporanea
Formato e pagine:
in offerta
scontato
Trama:

“Tutti custodiamo un segreto chiuso a chiave nella soffitta dell’anima. Questo è il mio”.


Marina. Un nome delicato, fragile, ma di forte intensità, come la protagonista di questo romanzo. Scritto a Los Angeles ne 1996 e pubblicato solo nel 2010, Marina è tutt’oggi il libro preferito di Carlos Ruiz Zafon. Come egli stesso afferma, per qualche strana ragione,ci si sente più vicini a qualcuna delle proprie creature. E leggendo, ci risulta ben chiaro il motivo che spinge Zafon a prediligere questo romanzo agli altri.

Protagonista della storia è Oscar Drai, quindicenne che studia e vive in un obsoleto collegio nella Barcellona della fine degli anni Settanta. Per scappare dalla noia, Oscar ama girovagare per la propria città, intrico magico di strade gotiche e vicoli dimenticati, che farà da perfetto sfondo per tutto il resto della storia.

Ed è proprio in una di queste esplorazioni, più precisamente nella parte settentrionale del Paseo della Bonanova, che Oscar scopre una villetta semi-abbandonata. Soggiogato da una bellissima musica il ragazzo s’intrufola nella casa e viene incuriosito da un oggetto alquanto singolare: un orologio da taschino ornato da un’incisione. Accorgendosi di essere osservato, Oscar scappa, portando con se quasi inconsapevolmente l’orologio. Oscar non sa che, grazie a quell’oggetto, il suo destino si intreccerà inevitabilmente con la villetta di Sarrìa e i suoi abitanti. Oscar, quasi ammaliato dal mistero di quella casa desolata, ritorna più volte sui suoi passi e, nel tentativo di ricongiungere l’orologio al proprio padrone, incontra Marina. Grandi occhi grigi e pelle diafana, Marina  sarà la svolta definitiva della vita di Oscar: i due infatti, scoprendosi e conoscendosi, diverranno complici di un grande segreto.

Marina, ragazza sveglia e curiosa, appassionata di scrittura e avventura, confida ad Oscar che da ormai tre mesi segue e osserva una donna senza volto nel vecchio cimitero di Sarrìa: ornata da uno spesso velo nero e vestita a lutto, la donna deposita una rosa rossa su un a tomba senza nome ogni ultima domenica del mese. A distinguere la lapide dalle altre, un’incisione di una farfalla nera con le ali spiegate. Seguendo la donna tra i vicoli della vecchia Barcellona, un tempo animati dalla vita mondana e orami disabitati, i due divengono inconsapevoli protagonisti di una storia fatta d’amore e di morte. Inquietanti segreti saranno svelati, e un vecchio mistero riportato alla luce.

Con la sua solita maestria, Zafon ci trasporta in un complesso intrigo, prendendoci per mano e accompagnandoci nei quartieri della sua Barcellona, fatta di strette vie e angoli bui, osservatori secolari di amori e segreti, creando il background perfetto per un’avventura che vi lascerà senza fiato. Un libro che non sarà certo dimenticato perché, come suggerisce la stessa Marina, ricordiamo solo quello che non è mai accaduto.

Alessia Belfiore



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