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Recensione di "Una grande e terribile bellezza" - Libba Bray

Creato il 24 ottobre 2013 da Annie_caffeine @annie_caffeine
Cari visitatori della Tana,
oggi è tempo di recensioni, e sono qui per parlarvi dell'ultimo romanzo che ho letto, Una grande e terribile bellezza di Libba Bray, primo volume della trilogia di Gemma Doyle.

Il libro è uscito in italia nel 2008 per Elliot al prezzo di € 17,50. Le pagine sono 454.
TRAMA
Fine Ottocento. Alla morte della madre, la sedicenne Gemma Doyle, trascurata da un padre schiavo del laudano, lascia Bombay dove ha trascorso l'intera infanzia per un severo e cupo collegio femminile appena fuori Londra, la Spence Academy. Qui, dopo molti tentativi, riesce a entrare nell'esclusivo gruppo formato dalla potente Felicity, la vezzosa Pippi e l'imbranata Ann. Dopo il primo periodo di permanenza, costellato di noiose lezioni, rigida disciplina e soprattutto oscure visioni (nonché dalla presenza di Kartik, un giovane misterioso e seducente che l'ha seguita fin dall'India e l'avvisa di non dar retta ai sogni che la funestano), Gemma scopre un diario segreto che le svela l'esistenza dell'Ordine, una congrega di sole donne dedite alla magia e alla ricerca di universi paralleli dove tutto è possibile. Assieme alle amiche, e nonostante la ferma opposizione di Kartik e di altri a lui vicini, la ragazza è intenzionata a saperne di più, a ribellarsi alle regole che la vorrebbero studentessa modello, a raggiungere la grotta nascosta dove l'attende un destino imprevedibile e dove alcuni pressanti interrogativi troveranno finalmente un chiarimento.


LA MIA OPINIONECome alcuni di voi sapranno, questo romanzo era nella mia TBR list d'Autunno, ed era tantissimo che mi riproponevo di leggerlo.
In questo primo volume della trilogia veniamo catapultati direttamente nella vita di Gemma, protagonista e voce narrante della storia. Dopo la terribile quanto misteriosa morte della madre, Gemma, anche se ancora confusa dato che ha avuto una visione proprio sulla morte di sua madre, viene portata in Inghilterra, dove comincia a frequentare la Spence Academy.
Come ogni accademia che si rispetti, ci sono gruppi esclusivi, segreti, cattiverie e intrighi.
La nostra protagonista, dopo alcune incertezze, riesce a formare un piccolo gruppo insieme alla sua compagna di stanza Ann e altre due ragazze molto influenti all'interno della scuola, Pippi e Felicity. Le quattro ragazze tentano di diventare amiche, anche se è molto difficile, dato che provengono tutte da famiglie che occupano gradini diversi nella scala sociale. E' anche vero che ognuna di loro ha le sue ferite e i suoi punti deboli, quindi tutte tentano di proteggersi come possono. Ciò che in realtà le porta a legarsi è un mistero di cui parla il diario di una vecchia studentessa dell'accademia che Gemma ritrova, e che parla di un Ordine formato da donna con poteri magici, che sono in grado, con i loro poteri, di raggiungere altri regni, dove è possibile compiere grandi magie ed esaudire qualsiasi desiderio.
Ma non è tutto oro quello che luccica: presto le ragazze scopriranno che nei regni si nascondono mostri e demoni, al servizio di una terribile creatura: Circe.
Tra misteri e nuove scoperte, magie e un misterioso ragazzo che l'ha seguita dall'India, Gemma si ritrova praticamente incastrata tra il mondo reale e i regni, con la curiosità di scoprire fin dove può arrivare con la magia ma anche spaventata dalle ombre che potrebbe incontrare.
Devo dire che in questo romanzo ci sono tantissimi buoni elementi, ma non tutti sono sfruttati al massimo della loro potenzialità, ma dall'altra parte bisogna anche tener conto del fatto che sia il primo volume di una trilogia, e quindi molti dei misteri rimasti irrisolti sicuramente troveranno risposta nei prossimi due volumi.
Un esempio per tutti riguarda la natura e la funzione dei poteri di Gemma: bene, lei ha questi poteri, ha anche delle visioni, ma non è chiaro fino in fondo in cosa consista e come Gemma abbia fatto a riportarla indietro. Da questo punto di vista sicuramente la descrizione dei regni è eccessivamente onirica, e sembra che manchi qualche passaggio.
Quello che sicuramente ho apprezzato è l'ambientazione: siamo nell'Inghilterra vittoriana, che però non viene ben descritta: l'ambientazione vera è quella della Spence Academy, tra le mura scolastiche, i giardini, i boschi e le grotte, che sono tutte descritte con un'aura di mistero che inevitabilmente le circonda.
E poi ci sono le quattro protagoniste, che sono caratterizzate più che bene. Ciascuna di loro ha pregi e difetti, e vengono descritte a trecentosessanta gradi, sia per i loro lati positivi che per i lati negativi.
Inoltre, grazie al fatto che ci troviamo all'interno di una scuola femminile, è proprio il punto di vista delle donne quello che predomina nel libro. Nella Spence Academy le ragazze sono istruite in odo da rinunciare a qualsiasi sogno o aspirazione. L'unica prospettiva loro fornita è quella di un buon matrimonio, se appartengono ad una famiglia ricca, oppure di essere istruite per diventare delle buone governanti nel caso in cui si tratti di ragazze povere che frequentano l'accademia grazie alla carità dei parenti o ad una delle borse di studio.
L'accademia ci offre uno spaccato della società di fine ottocento e del ruolo delle donne in particolare: brave mogli o brave serve, per loro non c'è alternativa. Proprio per questo le ragazze sono tutte affascinate da Miss Moore, l'insegnate di Arte, una donna molto forte ed indipendente. Dall'altra parte cercano un qualunque pretesto per evadere dalla realtà sicuramente non avventurosa o allegra nella quale sono costrette a vivere, e la magia e la possibilità di attraversare i regni offre loro il modo perfetto di passare qualche ora lontano dalle tristi prospettive di vita che hanno.
Una nota particolare la devo sicuramente a Gemma: oltre ad essere una protagonista nei cui pensieri un po' tutte ci possiamo rispecchiare, è una ragazza riservata e misteriosa, ma anche forte, indipendente e passionale.Nel complesso, questo romanzo mi è sicuramente piaciuto ma è ovvio che ho voglia di trovare le risposte a molti dei misteri ancora senza risposta, per cui ho già cominciato a leggere il seguito!
Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti e mezzo!

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