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Recensione di Vorrei che fosse lei di Lorenzo Licalzi

Creato il 28 giugno 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

8 Flares 8 Flares × Recensione di Vorrei che fosse lei di Lorenzo LicalziVorrei che fosse leiLorenzo Licalzi
Pubblicato daBur
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Narrativa
Genere:Narrativa Contemporanea
Pagine:
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La trama:

Il monastero sul monte Fuji, bislaccamente singolare sfondo nipponico, per narrare un excursus sentimentale, soprattutto se a raccontarcelo è Andrea Zanardi, dongiovanni cinico e incallito. Cosa ne verrà fuori? Una conversione,un mea culpa,un ego te absolvo da parte del guru di turno? Chissà,ma una cosa è certa,ci sarà da ridere e attualmente non trovo emozione migliore da ambire.

Lorenzo Licalzi, psicologo-scrittore genovese classe 1956, vista l’età ma non il successo, si potrebbe definire come il padre putativo di Fabio Volo, il suo daemon per quanto riguarda il genere letterario, l’argomentazione, il tipo di scrittura e il linguaggio fluido colloquiale. Entrambi, il secondo con tomi di un maggior “spessore” per quanto riguarda il numero di pagine, il primo, Licalzi, più succinto e striminzito, riescono a colpire nel segno: trattare argomenti spiccioli comuni, tematiche come adolescenza e maturità,momenti di crisi esistenziali, con leggerezza e spensieratezza.

Ne vengono incredibilmente fuori romanzetti di formazione, quasi autobiografici che piacciono. Se il mercato letterario chiede ciò, è giusto che l’offerta delle case editrici sia questa e intelligenti i writers made in Italy che con prequel & sequel fanno parlare di sé. Sembra polemica,ma non lo è, semmai un’analisi sociologica di cosa abbisognano i lettori –medi del nuovo millennio. Ci sono anch’io tra i fan di Licalzi, quindi vediamo il perché lo leggo. Ho cominciato con l’ultimo Un lungo fortissimo abbraccio-2012- a mio avviso il migliore e fuori dal suo solito,per poi proseguire a ritroso con gli altri via via più o meno accattivanti fino a La vita che volevo-2011-quasi uno sprone d’introspezione. Ahhh che relax e che bello pensare che cambiare vita è possibile!Bene son contenta e quasi ottimista (???) e allora quando mi trovo tra le mani Vorrei che fosse lei-2006- 219 pagine edite dalla BUR Romanzi, sulla bancarella a metà prezzo, non ci penso due volte.

In mezzo pomeriggio m’imbatto in Andrea Zanardi personaggio con tanto di fan club virtuale reale –anche se non lo trovo su web attualmente- già presente in Il privilegio di essere un guru-2004 (non ancora letto) che mi racconta sue avventure adolescenziali come se fossimo a tu per tu, con tanto di cadenze dialettali genoane,che aumentano il tono confidenziale del discorso. Rimango perplessa sulla forma e sul contenuto … così, come una donna leggermente infastidita da ostentazioni da casanova ma nello stesso tempo mi fa tenerezza quel suo pensare l’aver capito come si conquistano le donne. Conclusione libro, un po’ libera,come dire fate voi,oppure ci sarà un seguito, chissà più avanti.«Ti ci vedresti nei panni di Zanardi? » Intervista a Licalzi su di un Magazine«(Sorride)… è che se dico sì la fidanzata mi ammazza. Però è vero, un po’ d’immedesimazione c’è». Ah ecco cosa vogliamo: leggere di uomini impersonatisi in Peter Pan un po’ imbranati e bamboccioni. Ci fanno ridere e giacché uomini o donne, indifferentemente,esseri umani pensiamo che “Ridere sempre così giocondo ridere delle follie del mondo ridere finché c’è gioventù perché la vita è bella e la voglio vivere…” SEMPLICEMENTE <3

Zarania

 

 



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