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[Recensione] Domani sarà un giorno perfetto – Carlo Deffenu

Creato il 05 agosto 2013 da Queenseptienna @queenseptienna

Il Corsaro NeroTitolo: Domani sarà un giorno perfetto
Autore: Carlo Deffenu
Serie: //
Edito da: Farnesi editore (Collana: Bluinchiostro)
Prezzo: 15,00 €
Genere:  Narrativa, nonsense, drammatico
Pagine: 352 p.
Votohttp://i249.photobucket.com/albums/gg203/nasreen4444/SognandoLeggendo/3Bstelle.png

[Recensione] Domani sarà un giorno perfetto – Carlo Deffenu
 
[Recensione] Domani sarà un giorno perfetto – Carlo Deffenu

Trama:

Un uomo di mezza età cammina in una città balneare all’inizio di un’estate rovente con la sua vecchia Minolta. Un ragazzo spia ossessivamente dalla finestra della sua camera le persone che passano per la strada. Una bambina trasloca con la madre in una nuova casa e scopre che le “ombre” che la perseguitano non si sono dimenticate di lei. Non si conoscono. Sono distanti per età, esigenze e percorsi di vita, eppure, nonostante questo, i loro destini si incroceranno misteriosamente.

Recensione
di Livin Derevel

Non mi ha del tutto convinta.
Lo stile con cui questo romanzo è stato scritto è impeccabile: descrittivo ma non ridondante, accurato ma non eccessivo, morboso in alcuni passaggi ma mai infodump. Attraverso le scene possiamo scorgere un paesaggio fresco, limpido, possiamo sentire sulla pelle il calore del sole e il profumo della Sardegna, possiamo vedere le grandiose tonalità del cielo che volge a ovest.

[Recensione] Domani sarà un giorno perfetto – Carlo Deffenu

I diversi protagonisti che si muovono tra le pagine sono bizzarri, insoliti, ognuno con il suo personale diavolo all’interno dell’anima che ha condizionato le loro scelte e il loro presente, e forse – forse – l’incontro con qualcun altro di questi personaggi che inizia con la lettera D può cambiare la direzione della loro esistenza.
Cosa non mi ha convinta? Piccole sfumature. Il carattere di alcune spalle secondarie, per esempio. La madre di Danette mi ha dato l’impressione di essere un’acida egocentrica che non ascolta mai, nemmeno una volta, le parole della figlia. La madre di Denis mi è sembrata un’ingenuotta senza arte né parte, forse perché nel romanzo il suo ruolo non è stato sviluppato abbastanza, o forse perché semplicemente non era destinata a essere quel mostro di comprensione che si aspetterebbe il nostro buonsenso.
Un altro esempio: un po’ troppe scene dettate più dalla necessità della trama che per mera spontaneità dello sviluppo della storia. Senza spoilerare, posso dire molte circostanze appaiono forzate, insensate se viste con gli occhi della razionalità (se mia figlia avesse continue crisi di panico e soffrisse di paranoia la porterei a parlare con qualcuno che la possa aiutare, non cambierei casa anno dopo anno), e coincidenze a sorpresa che non risultano fastidiose perché sono credibili, ma… poi vengono lasciate in sospeso, irrisolte. Lasciano l’amaro in bocca.
[Recensione] Domani sarà un giorno perfetto – Carlo Deffenu
L’opera nel complesso è un pittoresco ritratto che di persone che – per un periodo più o meno breve, in un modo o in un altro – si ritrovano a incrociare i propri destini. Il punto di congiunzione di tutti loro sono i demoni che devono combattere, che essi siano rappresentati da un lutto troppo difficile da superare o dal terrore di essere rifiutati, da un brutto evento che ha segnato l’infanzia o il desiderio di annientare se stessi.
Come ho detto prima, il libro ha ottime potenzialità: uno stile scorrevole e colto, esaustivo, ameno e mai noioso; personaggi che colpiscono per la loro intensità e la loro particolarità; ottima capacità narratoria se non per qualche sporadico dialogo un po’ raffazzonato, ma è proprio cosa da nulla.
La pecca più grande (a parer mio) è il nonsense dello sfondo che molto spesso fa a pugni con gli argomenti concreti di base. C’è un continuo tira e molla tra deliri onirici e realtà, tra ombre scaturite dalla paura e azioni materialmente attuabili, e le già citate forzature che paiono più scorciatoie per giungere al finale che altro. E anche il finale non è granché, purtroppo.
Si tratta comunque di un buon libro, atipico, a cavallo tra visione e verità, stravagante e dolce, che si fa scorrere lentamente e che lascia la fretta fuori dalla porta.
Da leggere soltanto se volete godervi un romanzo abbastanza imprevedibile, che non segue una scia eccessivamente lineare.


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