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Recensione: "DOV'È FINITA AUDREY?" di Sophie Kinsella.

Creato il 11 giugno 2015 da Blog
Recensione:
Genere:  Young AdultEditore: MondadoriPagine:285Prezzo: 13,60€
Prezzo ebook: 6,99Uscita: 9 Giugno 2015
Sinossi:
Audrey ha 14 anni ed è da tempo che non esce più di casa. Qualcosa di brutto è successo a scuola, un episodio di bullismo che l'ha profondamente segnata e ora lei è in terapia per rimettersi da gravi attacchi d'ansia e panico che non le permettono di avere contatti con il mondo esterno. Per questo indossa perennemente dei grandi occhiali scuri, il suo modo di proteggersi e sfuggire al rapporto con gli altri. Il fratello invece è un simpatico ragazzino ossessionato dai videogiochi che, con grande disperazione della madre nevrotica, non si stacca un attimo dal suo computer e dal suo amico Linus che condivide la sua stessa mania. Ma quando Audrey incontra Linus nasce in lei qualcosa di diverso... deve poter trovare un modo per comunicargli le sue emozioni e le sue paure. Sarà questa scintilla romantica ad aiutare non solo lei, ma la sua intera famiglia scombinata. Dov'è finita Audrey? è un romanzo caratterizzato da una grande empatia in cui si ride tanto e ci si commuove e in cui Sophie Kinsella riesce magistralmente a alternare momenti di puro humour a momenti più seri e teneri con grandissima sensibilità.

L’autore:Recensione: Sophie Kinsella (pseudonimo di Madeleine Wickham, Londra, 1969), prima di diventare una scrittrice di successo, è stata una giornalista economica. Per Mondadori ha pubblicato I love shopping (2000), che è diventato in breve tempo un bestseller sia in Italia che all'estero, I love shopping a New York (2002), I love shopping in bianco (2002) e Sai tenere un segreto? (2003), I love shopping con mia sorella (2004) La regina della casa (2005), I love shopping per il baby (2007), Ti ricordi di me? (2008), La ragazza fantasma (2009), I love mini shopping (2010), Vacanze in villa (2011), Ho il tuo numero (2011) e Una ragazza da sposare (2012). Con il suo vero nome, Madeleine Wickham, ha pubblicato La signora dei funerali (2008) e La compagna di scuola (2010). Nel 2009 ha vinto il Glamour Women Of The Year Award come migliore scrittrice dell'anno. Vive a Londra con il marito e cinque figli.
 Recensione:
Recensione: “Dov’è finita Audrey?” è un libro insolito. In pieno stile Kinsella, ma lontano dal solito chick lit. Si può definire senza dubbio uno young adult e la cosa spiazza.La storia raccontata è quella della giovane adolescente Audrey che, a causa di alcuni problemi di bullismo non meglio specificati, ha subìto dei traumi psicologici che la portano e chiudersi in se stessa e ad avere paura della gente.Se riesce a uscirne fuori sta a voi lettori capirlo.Tutto ciò si scopre solo nel corso della storia, non viene spiegato nulla prima, tutto viene vissuto attraverso gli occhi della giovane protagonista.Di primo acchito, la cosa che ho pensato è stata: “Ma cosa ha bevuto la Kinsella? Questa ragazzina sembra ancora più fuori delle solite protagoniste!”. Tuttavia, lo stile accattivante dell’autrice mi ha invogliata a continuare e, alla fine, non sono rimasta delusa e ho chiuso il libro col sorriso sulle labbra.Dicevo che è un libro insolito anche perché, a mio avviso, i protagonisti di questo libro non sono i personaggi, ma le emozioni e i sentimenti di tutti, di Audrey e della madre in primis.L’adolescenza è un periodo difficile e non tutti hanno la tempra per affrontare il mondo esterno e i compagni bulli. Gran parte del problema è legato sicuramente alla situazione familiare, poiché è la famiglia che aiuta a temprare il carattere: mi stupisco che, fino al momento del disastro, Audrey sia cresciuta sana di mente. La madre è ossessivo - compulsiva, da di matto per tutto, anche e soprattutto con il fratello Frank, e opprime i figli sotto ogni aspetto. Sicuramente gran parte del suo comportamento è dovuto alla caduta della figlia, ma risulta un personaggio insopportabile e di cattivo gusto. Esagerato.Ecco perché le emozioni sono protagoniste: noi non sappiamo nulla della madre, dei fratelli, del padre di Audrey e di lei stessa, se non qualche caratteristica fisica e le reazioni diverse alle situazioni di panico.In questo senso il libro è costruito molto bene: ci fa capire, attraverso i pensieri di una famiglia, quali sono i danni derivati da un trauma psicologico pesante.Audrey è simpatica, però. Sui generis ed eclettica, un po’ confusa, senza dubbio, ma di certo accattivante.Lo stile della Kinsella si riconosce subito. Confusionario ma semplice, senza fronzoli (e meno male!), incisivo e, allo stesso tempo, superficiale: lancia frecciatine che arrivano dove devono e poi lasciano al lettore l’immaginazione. Come l’allusione al colore degli occhi di Audrey, buttato lì, quasi a caso, ma che acquista, verso la fine del libro, un’importanza fondamentale.“Dov’è finita Audrey?” è un libro molto particolare e che tratta tematiche complesse senza risultare noioso o pesante e si legge davvero in poche ore.Personalmente lo consiglio sia alle amanti della Kinsella sia alle amanti degli Young Adult perché rientra perfettamente nei canoni di entrambi.
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