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Recensione: "Dust e Decay" di Jonathan Maberry

Da Selly82 @SellyMoon
Recensione:  "Dust e Decay" 
di Jonathan Maberry

La Trama: Hammer, nelle infestate terre di Rot e Ruin; sei mesi da quando Benny Imura e Nix hanno visto qualcosa sorvolare i cieli. Qualcosa che ha cambiato per sempre la loro vita.
Ora, dopo mesi di rigorosi allenamenti impartiti dal grande cacciatore di zombie Tom Imura, Benny e Nix sono pronti per lasciare Mountainside in cerca di un futuro migliore. Lilah, la Lost Girl, e il miglior amico di Benny, Lou Chong, andranno con loro.
Il viaggio si prospetta interessante. Ma pochi istanti dopo aver superato i cancelli del fortilizio, la compagnia si rende conto che qualcosa di inquietante aleggia tra i boschi: non solo zombie, ma anche animali selvaggi mai visti prima, uomini deliranti, falsi profeti e... ciò che resta degli orrori di Gameland, dove gli adolescenti sono spinti a battersi per la propria vita in perversi giochi di sopravvivenza.
E peggio che mai, può quel diavolo di Charlie-occhio di vetro essere ancora vivo?
A Rot & Ruin ogni cosa può ucciderti. E non tutti, nella piccola compagnia, riusciranno a sopravvivere...
La mia opinione:
Ed eccoci al secondo libro di questa serie e come speravo non mi ha per niente delusa. Ritroviamo gli stessi personaggi principali ma sebbene siano sempre adolescenti, le vicende/disavventure del libro precedente li hanno fatti cambiare alla svelta. Benny ora è un discreto combattente allenato (così come i suoi amici) per mesi dal fratello maggiore con cui ha instaurato pian piano un rapporto. Al suo fianco non mancheranno la rossa Nix (profondamente colpita dal suo lutto personale), la sempre meno sola Lost Girl (in un certo senso adottata dai ragazzi del gruppo) e Chong (il suo migliore amico). Alcuni amicizie si spezzeranno, altre si consolideranno e altre ancora nasceranno. L’azione sarà veramente una protagonista e sicuramente non ci sarà il tempo di annoiarsi. La storia principale prenderà vita fin dalle prime pagine e sarà ben  raccontata dall’autore in grado di creare delle belle basi per il futuro. Drammatico il finale (comunque ipotizzabile). Ho apprezzato particolarmente la crescita dei ragazzi, il cattivo di turno (ma ora chi sarà il prossimo?), la conoscenza dei vari cacciatori di zombie, la parte sentimentale (assolutamente di contorno ma necessaria), la scelta di non avere un unico punto di vista e ovviamente la visione degli zombie (non hanno alcuna colpa per i loro istinti). 

Ci vedrei proprio bene una versione televisiva! Sinceramente è una serie che consiglierei un po’ a tutti (zombie permettendo ;)), Maberry (autore) è bravo, il ritmo serrato, la storia originale e interessante.
Recensione:

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