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Recensione – Fear the Walking Dead 1×01 “Pilot”

Creato il 24 agosto 2015 da Cinetvrecensioni

Finalmente ci siamo, lo spin-off più atteso degli ultimi tempi è partito, il successo della serie “madre” The Walking Dead ha convinto la ACM a produrre “Fear the Walking Dead“, che si preannuncia già elettrizzante e pronta a bissare il successo della serie principale.

In The Walking Dead avevamo perso lo scoppio dell’epidemia, Rick era stato ferito e il periodo cruciale del contagio è stato omesso per via del coma del protagonista. Se lì il bello era vedere un protagonista completamente spaesato e inerme contro mostri pronti ad ucciderlo senza una motivazione, qui la faccenda cambia. L’epidemia è agli albori e cominciano ad esserci solo dei segnali. Questo spiega la falsa lentezza di questo pilot, rispetto al pilot di TWD.

Ci troviamo a Los Angeles, il periodo come avrete capito è di poco precedente al coma di Rick Grimes, e veniamo a conoscenza di Nick Clark (Frank Dillane), ragazzo con problemi di tossicodipendenza e che dopo una notte di bagordi si risveglia in una chiesa abbandonata, meta dello sballo per diversi ragazzi. Prima di andar via rintraccia la sua amica, ma lei ormai è già diventata uno zombie e sta attaccando i resti dei suoi amici, costringendo il povero Nick ad una fuga precipitosa con annesso investimento.

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Le storia si sposta sulla famiglia di Nick. Ci vengono presentati la madre Madison (Kim Dickens), consulente scolastica, e il suo fidanzato Travis Manawa (Cliff Curtis), insegnante e anche la sorella di Nick, Alicia (Alycia Carey), i quali vengono avvisati del ritrovamento di Nick, che si trova in ospedale in condizioni fisiche e psicologiche pessime, ovviamente secondo la famiglia dettate dall’incidente e dall’uso di droghe.

Oltre ai problemi che riguardano i Clark, Travis ha problemi anche col suo vero figlio che non accetta la nuova famiglia del padre, ma sicuramente le sue dinamiche familiari, sia quelle dei Clark verranno approfondite nei prossimi cinque episodi.

A differenza di “The Walking Dead”, in cui Rick Grimes deve comporre i pezzi da solo per capire cosa sia successo mentre era in coma, qui ad epidemia ancora ignota i segnali di qualche “problemino” ci vengono dati prima da uno studente di Madison che giustifica il possesso di un’arma con la paura di una possibile epidemia e poi dallo stesso Nick in ospedale, il quale racconta a Travis cosa è accaduto nella chiesa.

Per 40 minuti buoni si ha sempre la sensazione che debba accadere qualcosa, scene e suoni giocano a favore della suspence e ci fanno pensare al peggio salvo poi rivelarsi falsi allarmi.
Tranne qualche scena un pò piu lenta la narrazione non ne risente, merito anche di personaggi (Nick e Travis soprattutto) con cui si ha subito empatia.

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Quando Nick fugge dall’ospedale,la madre e Travis vanno nella chiesa dove Nick si è risvegliato (Travis per la seconda volta) per cercare di capire il comportamento del ragazzo. Tentativi vani, perché il ragazzo vaga per Los Angeles, completamente disorientato da cio che gli è accaduto e da ciò che ha visto.

Questo clima di attesa verrà interrotto a 10 minuti dalla fine dell’episodio, infatti, Los Angeles comincia a rendersi conto che c’è qualcosa che non va grazie ad un filmato che mostra un infetto attaccare civili ed agenti di polizia, il quale ovviamente non morirà neanche dopo l’inesorabile scarica di pallottole degli agenti, che sfortunatamente (lo so… non ne sono al corrente) non lo beccano mai in testa.

A fine puntata Nick cerca Calvin, il suo spacciatore, per sapere se la sua esperienza ad inizio puntata fosse stata una visione dovuta a della droga tagliata male. Calvin ovviamente vedendo Nick in stato delirante e per paura di ripercussioni future tenta di ucciderlo, ma dopo qualche colluttazione Nick uccide lui. Cosa che mi è sembrata un po’ esagerata, dato lo stato di Nick e la mole di Calvin. Fatto sta che il povero Calvin viene sparato.
E noi grazie a TWD, sappiamo cosa succede a chi muore…
Quindi per Nick, Travis e Madison (che avevano nel frattempo raggiunto il ragazzo) la compagnia di Calvin sarà tutt’altro che piacevole.

Fear-The-Walking-Dead

Non c’è che dire, questa nuova prospettiva ci ha già appassionato.
La nascita dell’epidemia che avevamo perso in The Walking Dead ci viene mostrata qui in maniera intelligente, non con dissanguamenti e scene splatter che potevano essere premature, ma con continui segnali della catastrofe imminente che recepiamo attraverso gli occhi di Nick e della sua famiglia.

Menzione all’interpretazione ottima di Frank Dillane, che abbiamo già ammirato da ragazzino nel sesto capitolo di Harry Potter. 

L’attesa per i prossimi cinque episodi della stagione è alta, come è alta la curiosità di scoprire se Fear the Walking Dead e la serie madre si congiungeranno prima o poi.

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