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Recensione FERRO E FUOCO di Romano De Marco

Creato il 18 settembre 2013 da Diegothriller
Recensione FERRO E FUOCO di Romano De Marco Recensione a cura di Federica Belleri
Roma, i Cavalieri dell'Apocalisse; quattro giovani banditi armati di Beretta 7,65 amanti delle motociclette e spietati assassini; veloci, precisi e senza scrupoli. Il Pazzo, il Capo, lo Squarta ed il Nero stanno tenendo in pugno la città sfidando e provocando le forze dell'ordine. Una scia di morti al loro passaggio tra i quali anche un bambino. Carabinieri, Ministero dell'Interno e polizia mobilitati. Si istituisce una squadra speciale con attrezzature e tecnologia all'avanguardia senza limiti di spesa. Quindici giorni di tempo per risolvere il caso o troppe teste saranno pronte a saltare. Un uomo molto discusso avrà totale libertà d'azione e guiderà questa squadra. Il suo nome è Supermèn. E' una persona difficile, controversa, scomoda che crea imbarazzo tra i suoi ex colleghi. Già perché non indossa più la divisa da almeno quattro anni. E' tornato a Roma da circa un anno ed è senza dubbio il più adatto in questo momento. Lui è in realtà Rinaldo Ferro, un metro e novanta, snello, occhi scuri e capelli castani legati in una coda.Ha vissuto gran parte della sua vita in Giappone, paese dal quale ha portato con sè una donna molto importante. Laggiù ha imparato tutto ciò che sa, grazie ad uno speciale maestro. E' una macchina per uccidere anche a mani nude. I suoi uomini fidati non lo aspettano e per loro rivederlo è uno shock misto a sorpresa. Sono con lui al 100%. L'indagine inizia con un preciso ordine, nulla viene tralasciato. L'abilità e l'intuito di Rinaldo non si discutono. Certo, i suoi metodi sono molto "particolari" ma, come dargli torto?
Nel suo gruppo di lavoro c'è però una persona che non si fida molto di lui; si accorgerà prestissimo di essere molto simile al suo capo, più di quanto possa immaginare. Imparerà ad apprezzarlo. I Cavalieri dell'Apocalisse dapprima sprezzanti del pericolo e per nulla impauriti da Supermèn, cominciano ora a vacillare, a sospettarsi l'un l'altro, il muro di cemento che si sono costruiti inizia a sgretolarsi. Ma chi sono? Da dove vengono? Queste sono le domande spontanee che si fanno leggendo queste pagine. Scene crude, veloci e adrenaliniche. Botta e risposta dinamici. Tensione altissima. Rinaldo Ferro deve inevitabilmente fare i conti con i suoi fantasmi. I suoi problemi se li deve risolvere da solo, cosa che sa fare benissimo. Si riapre per lui una porta che ha tentato in ogni modo di tenere chiusa per quattro anni; non vedere per non pensare, non ricordare per non soffrire. Ogni azione che si compie provoca delle conseguenze; scontato forse? In ogni caso vero. Spesso si paga per ciò che si è commesso, per mano di altri o della propria. Il male che ci si porta dentro può esplodere all'improvviso ed in maniera incontrollata. Questo è un libro che si potrebbe divorare in poche ore, che ti travolge. E' un libro però che io mi sono imposta di leggere con calma. Per comprendere meglio la personalità di Rinaldo, per accorgermi che non è poi così diverso da chi lui stesso uccide; perché la sua infanzia e la sua adolescenza sono state private di tante cose; per capire che le regole e la disciplina lo hanno cambiato. Rinaldo sa cosa significa soffrire e non lascia scampo a chi provoca dolore. E' un uomo dai sentimenti e dalle emozioni contrastanti, sicuro nel suo lavoro ma impacciato nei rapporti umani, soprattutto con le donne. Supermèn appunto, capace anche di improvvisi slanci di generosità. Una lettura che consiglio, davvero bellissima.
TRAMA: Da mesi quattro banditi che uccidono, stuprano e rapinano tengono sotto assedio la capitale, prendendosi gioco delle forze dell'ordine. La stampa li ha ribattezzati "i quattro Cavalieri dell'Apocalisse". Quando, nell'ennesimo attacco a un supermercato una giovane commessa viene uccisa senza apparente motivo, il procuratore capo di Roma capisce che la sua città è davvero in ginocchio e decide di scendere a patti con il diavolo. C'è solo un uomo che può fermarli, anche se il suo rientro in servizio rischia di innescare una escalation di violenza: quando il capitano Rinaldo Ferro, del reparto operativo dei carabinieri, tornerà in scena con la sua squadra, Roma si trasformerà in un territorio di guerra. Ma catturare i Cavalieri dell'Apocalisse non è il solo motivo che ha convinto Ferro a tornare in azione. C'è un doloroso episodio del suo passato su cui è giunta l'ora di fare chiarezza. Una sottile linea di sangue collegherà gli eventi legati all'indagine sui Cavalieri a quelli che quattro anni prima causarono il suo allontanamento dall'arma dei carabinieri. Gli spiriti delle vittime hanno sete di giustizia... e Rinaldo Ferro ha intenzione di placare quella sete. Ad ogni costo.
TitoloFerro e fuoco AutoreDe Marco Romano Prezzo di copertina € 15,00 Dati2012, 291 p., brossura EditorePendragon  (collana I vortici)

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