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Recensione film The Amazing Spider-Man 3D

Creato il 09 luglio 2012 da Masedomani @ma_se_domani

Recensione film The Amazing Spider-Man 3D

Erase and Rewind” titolo di una famosa canzone dei The Cardigans di qualche anno fa che deve essere tornata alla memoria a qualcuno dall’altra parte del globo per decidere, dopo tre episodi a firma Sam Raimi, di ripartire con le avventure di Spider-man da capo. 50 anni di fumetti e decadi di serie TV da cui attingere sequel della saga e invece, niente da fare, torniamo agli albori anzi, facciamo addirittura un ulteriore passo indietro e ci ritroviamo faccia a faccia con un Peter Parker bambino che disorientato vede i genitori portarlo via da una casa in cui pare sia appena passato un tornado prima di sparire per sempre.

Crescendo coi protettivi zii (che a questo giro hanno i volti di Martin Sheen e Sally Field), il nostro Peter starà tranquillo sino all’adolescenza quando tutta la sua vita cambierà per sempre. Sarà l’amore per la scienza e la voglia di scoprire il proprio passato a portalo nella tana del lupo: all’interno del colosso della ricerca fanta-futuristica di cui era dipendente il padre ed in cui vi è a tutt’oggi l’ex-socio. Ed è questo il primo di molti punti in cui la versione nuovo millennio della storia prende il sopravvento su quella più classica.

Recensione film The Amazing Spider-Man 3D

Volto nuovo per lui, ma pure fidanzatina con rinnovati tratti e chioma, maggiore emotività per tutti e soprattutto nuove tecnologie a disposizione del supereroe che ha sempre spopolato per la sua somiglianza con noialtri comuni mortali. È sfigato ma con sensi acuti, è bruttino ma gli fa il filo la più gnocca della scuola, all’inizio le prende dai buoni e dai cattivi ma alla fine verrà protetto da tutta la comunità, Spider-man rende davvero possibile il sogno di tutti: gli umani difetti non pregiudicano un domani ricco di soddisfazioni, di desideri realizzati e di riconoscimenti! Insomma, il successo è dietro l’angolo anche per coloro che sono partiti più svantaggiati rispetto ad altri, basta crederci…

Gli americani, lo sappiamo, vanno a nozze con questi messaggi e dobbiamo ammettere che indipendentemente dal genere riescono a farli passare sempre e comunque con efficacia. Qui hanno svecchiato, azzardando un pochino, non solo il costume ed i giocattoli a disposizione ma lo stesso Peter, che è cambiato sia fisicamente (non è più in grado di far uscire dai polsi resistenti ragnatele, bensì deve procurarsi una fornitura sine die di funi super resistenti e davvero fantasiose) sia emotivamente. Lui è più risoluto e spavaldo, l’atmosfera è più cupa ed in generale la pellicola risulta molto più introspettiva, tecnologica, combattiva ma anche umana e condita da debolezze tipiche del nuovo millennio.

Recensione film The Amazing Spider-Man 3D

Spider-man è sempre l’uomo ragno della nostra adolescenza, nonostante lo sforzo di catturare le nuove generazioni, è li di fronte a noi fragile e sensibile come lo ricordavamo mentre cammina col suo cappuccio sulla testa per le strade di una New York più luccicante e gremita di cattivi ancora più brutti e pericolosi ma che paiono con un’anima (per lo meno per ora). Tutto è più scuro e patinato, il ritmo incalza e gli scontri sono senza esclusione di brevetto anche se forse non vogliamo ammettere che tra qualche anno sarà di nuovo tutto inesorabilmente âgé.


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