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Recensione: Fullmetal Alchemist di Hiromu Arakawa

Da Gullinbursti
In queste settimane di pace estiva mi sto sbizzarrendo con le recensioni manga, non so bene il motivo, forse è per estraniarsi un po' dal mondo degli studi.
Oggi parleremo di Fullmetal Alchemist - L'achimista d'acciaio o FMA di Hiromu Arakawa. Attendendo l'imminente arrivo del Suo nuovo manga in Italia.. Gin no Saji - Silver Spoon - Cucchiaio d'argento (usate qualche traduttore per le altre lingue!).
Partiamo come sempre dalla storia: In un mondo fantastico che poi è una sorta si pianeta Terra rivisitato, dove abbiamo i nostri "europei", "africani" ed "orientali" si snodano le varie vicende, in un'epoca pressapoco paragonabile al nostro fine '800 inizio 900'. Due bambini Edward "Ed" Elric e suo fratello Alphonse "Al" Elric devono assistere alla prematura morte della madre. Tentano così di riportarla in vita studiando i libri di alchimia lasciati dal padre scomparso(grandi misteri e grandi sorprese dietro questa figura). Arriva il grande giorno, i due fratelli tentano di riportare in vita la madre. Qualcosa va storto, Alphonse viene reclamato come sacrificio umano, ma Ed riesce a salvarlo donando un suo braccio e una gamba e legando l'anima di Al ad un'armatura. Da qui hanno inizio le peripezie dei nostri due eroi.
Dopo l'incidente il "governo" scopre ciò che avevano compiuto i due fratelli, la pratica della trasmutazione umana era vietata. Viene inviato sul campo il il tenente Roy "l'alchimista di fuoco" Mustang che suggerisce ai due di unirsi al corpo degli alchimisti di stato. I due essendo troppo piccoli e feriti, vengono presi in custodia dalla vecchia Pinako Rockbell e da sua nipote Winry Rockbell (di un'età pressapoco simile a quella dei nostri due protagonisti), entrambe abilissime costruttrici di automail, ovvero arti meccanici da impiantare a coloro che avevano perso i propri. Ciò cadde proprio a fagiuolo. Ed e Al avevano commesso un errore: si erano "scordati" che in alchimia vige la legge dello scambio equivalente: durante una trasmutazione è necessario "sacrificare" qualcosa dello stesso valore di ciò che si vuole che venga trasmutato. Da qui nacquero tutti i problemi su cosa dovessere essere offerto come scambio equivalente per l'anima di una persona.
Recensione: Fullmetal Alchemist di Hiromu ArakawaPassano gli anni veniamo quindi alla scelta di Ed di diventare un Alchimista di Stato, ovvero uno speciale corpo dell'esercito di Amestris (lo stato dove è in parte ambientata la nostra storia) al quale vengono solamete affidate le missioni più difficili. Ed riesce facilmente a diventarlo ed ovviamente è uno dei migliori: dopo l'incidente della trasmutazione della madre Ed divenne in grado di eseguire l'alchimia senza dover disegnare cerchi alchemici.
Qui vengono alla scoperta della pietra filosofale, un oggetto in grado di aumentare in maniera spropositata i poteri alchemici ma soprattutto con essa era possibile eseguire qualunque trasmutazione senza esser per forza legati alla legge dello scambio equivalente, Ed difatti voleva recuperare la pietra per ridare al fratello il proprio corpo.
I due fratelli allora decidono di mettersi alla ricerca dell'oggetto, che ovviamente essendo il sogno di tutti gli alchimisti era bramato da molti.
La vera storia ha inizio in questo momento: i due fratelli alla ricerca della pietra che si imbattono nei loro più acerrimi nemici: gli Homunculus (non ricordo se nel manga viene usato anche il plurale, in tal caso sarebbe Homunculi), esseri semi-umani creati artificialmente. Gli homunculus sono tanti quanti i peccati capitali: Envy, Lust, Gluttony, Greed, Pride, Wrath e Sloth.
Ben presto i due capiscono quali sono i veri poteri e gli "ingredienti" necessari per poter creare la pietra filosofale: vite umane. (SPOILER) Soltanto più tardi però si viene a scoprire che il compito degli Homunculus, e soprattutto di colui che li ha creati, era quello di creare un enorme cerchio alchemico in tutta Amestris in modo tale da sacrificare tutti i suoi abitanti per cre creare un'enorme e potentissima pietra filosofale. (FINE SPOILER)
Accadono davvero tantissime cose nel manga che non vi racconterò per non rovinare ovviamente la sorpresa.
Tra tutti quanti i personaggi ricordiamo anche gli altri membri degli Alchimisti di Stato (che poi non tutti sono veramente alchimisti) Maes Huges, Riza Hawkeye, il forzuto Alex Louis "l'alchimista nerboruto" Armstrong, la fredda Olivier Milla "la parete nord di Briggs" Armstrong ed il capo di stato King Bradley. Uno dei pochi abitanti di Ishbar sopravvissuti Scar, gli abitanti di Xing venuti ad amestris per impossessarsi del segreto dell'immortalità: il principe Ling Yao e la piccola May Chang. Più le varie chimere.
Recensione: Fullmetal Alchemist di Hiromu Arakawa
Il disegno è molto bello, pulito e dettagliato. Non ci sono mai scene confuse dove non si capisce che sta succedendo, la disposizione delle vignette è molto lineare e di facile lettura. Nulla da aggiungere.
Parlando dell'edizione possiamo dire che è edito da Panini, e se non ricordo male dovrebbero essere uscite, oltre all'edizione regolare, anche la versione gold e la gold deluxe.
Esistono anche due anime, il primo che segue la storia sino ad un certo punto e poi va per i fatti suoi (una porcata tremenda), il secondo che ricalca un po' più fedelmente il manga, anche se sono state omesse varie cose a mio avviso utili alla storia.
Due film: Fullmetal Alchemist - Il conquistatore di Shamballa e Fullmetal Alchemist - La sacra stella di Milos. Ho visto il primo e non era per niente male, ma io non amo molto i film estrapolati dalla storia a meno che non siano veramente legati ad essa. Comunque se si ha tempo da perdere si possono vedere
Vari videogiochi e gadget.
Recensione: Fullmetal Alchemist di Hiromu ArakawaCommento finale: l'opera è una delle mie preferite, l'autrice (si, Arakawa è una donna) è riuscita a creare un grandissimo shonen, che oltre a coinvolgerti per la storia, è rilassante, con molte gag comiche messe nei punti giusti e che diminuiscono mano a mano che la storia va a farsi più seria (come giusto che sia). L'arco narrativo è molto lineare, contiene pochissimi flash back (la storia di Ed e Al, il bambino di Izumi Curtis e la guerra ad Ishbar). E' stato un manga davvero coinvolgente, mai noioso e ridondante. La grande quantità di personaggi non rende mai la storia complessa da leggere e ricordare. I loro nomi sono stati scelti con cura, e soprattutto in inglese, così da non essere troppo complessi per i lettori del resto del mondo (il contrario di Bleach) che magari non hanno il tempo di leggersi due volte il volume.
Arakawa è stata molto abile a fondere assieme le conoscienze della medicina tradizionale orientale, i riti e le credenze africane, la scienza, la cultura e quell'esoterismo propriamente europeo ed americano.
Insomma questo manga lo consiglio davvero a tutti, maschi o femmine che siano, giovani e vecchi, alti e bassi (soprattutto ai bassi!). Chiunque, nessuno escluso, a parer mio riuscirà ad interfacciarsi con qualche personaggio, se non più di uno. Buona lettura!

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