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Recensione "Giorni di zucchero, fragole e neve" di Sarah Addison Allen, edito da Sonzogno
Creato il 14 gennaio 2012 da Maila TrittoSinossi: Josey ha tre certezze: l'inverno è la sua stagione preferita; lei non è il classico esempio di bellezza del Sud; i dolci è meglio mangiarli di nascosto. Vive a Bald Slope, il paesino di montagna dov'è nata, rinchiusa nell'antica casa di famiglia ad accudire la vecchia madre. Ma di notte Josey ha una vita segreta. Si rifugia in camera a divorare scorte di dolcetti e pile di romanzi rosa. Finché un bel giorno, misteriosamente, nello stanzino nascosto dal guardaroba, dove l'aria profuma di zucchero, spunta un'esuberante signora che dice di essere venuta per aiutarla. Chi è quella donna? Perché il suo corpo odora di fumo di sigaretta e acqua stagnante? Perché sembra scappare da qualcosa o da qualcuno? Josey non farà in tempo a chiederselo, che il suo piccolo mondo sarà messo sottosopra. Scoprirà che in amore e in amicizia le certezze non esistono e che le persone, anche le più care, possono nascondere qualcosa di inconfessabile. Accettare questa sfida è la grande prova che Josey dovrà superare. E per lei sarà l'inizio di una nuova vita: la sua.
Recensione: Giorni di zucchero, fragole e neve è il secondo romanzo scritto dall’autrice americana Sarah Addison Allen e pubblicato, in Italia, dalla casa editrice Sonzogno. Il romanzo mi ha colpita, sin da subito, per la bella copertina e anche per il titolo. Sebbene, come molti sostengono, di un libro non è sufficiente valutare solo la sua cover è, però, questa importante da un punto di vista di marketing. Diciamocela tutta, se un libro ha una bella copertina, sicuramente, attrae più di un libro la cui copertina non è abbastanza curata. Ciò dipende anche da quello che si intende comunicare. Ed è proprio su quest’ultimo punto che vorrei procedere all’analisi del romanzo, letto in questi ultimi giorni. Giorni di zucchero, fragole e neve è un titolo che senz’altro fa pensare che la storia scritta da Sarah Addison Allen sia, riprendere le parole del titolo stesso, “dolce come lo zucchero”. Si potrebbe, perciò, pensare che il romanzo faccia parte del genere rosa. Posso garantirvi che non è, del tutto, così. Mi sono avvicinata alla scrittura della Allen proprio con questo romanzo, sebbene la sua opera prima sia Il profumo del pane alla lavanda. Quest’ultimo è, in effetti, un romanzo che ha incontrato un grande favore soprattutto da parte delle lettrici. Alcune di esse sostengono, peraltro, che sia addirittura più bello di Giorni di zucchero, fragole e neve. Ai fini della mia analisi, però, tale particolare non è rilevante. Quello che mi interessa dirvi è, invece, che Giorni di zucchero, fragole e neve è tutto fuorché un romanzo rosa vero e proprio. E vi spiego subito il motivo. Lo stile di Sarah Addison Allen sorprende e spiazza. È come se avesse una “penna magica” con cui scrivere. L’autrice, infatti, è riuscita in un’impresa che – per certi versi – è anche difficile. Con il suo stile, un po’ particolare, Sarah Addison Allen è riuscita a rendere “dolce” gli aspetti “amari” della vita. Quei problemi e quelle difficoltà che, spesso, l’uomo è costretto ad avere, a vivere e – si spera – a superare. Con uno stile semplice ed efficace, la Allen ha cercato il modo in cui si sarebbe potuta ridurre la tensione caratterizzata dai problemi – seri – che hanno i vari personaggi presenti nella storia. Questi ultimi hanno una psicologia ben delineata. Addirittura è possibile cogliere l’essenza di personaggi secondari piuttosto che di quello principale. La suddivisione in capitoli è definita e la caratteristica che colpisce – oltre a tutto ciò che ho già elencato – è il fatto che per ogni capitolo sia abbinato un titolo che rimanda a un particolare tipo di dolce. In fondo, è quello che ci si aspetta da un romanzo come Giorni di zucchero, fragole e neve. I giorni vissuti dai personaggi che sono costretti a fare delle rinunce o a vivere la vita nel modo in cui non vorrebbero. Giorni, questi, in cui anche la protagonista – per alleviare, un po’, le sue sofferenze – preferisce rifugiarsi nei dolci. Perché la vita è, per lei, amara e non trova altro modo se non quello di affogare i suoi dispiaceri nello zucchero. Riflettendo sul titolo stesso e confrontandolo con l’intreccio del romanzo, è possibile cogliere anche “una certa ironia”; per i motivi sopra elencati. L’unica caratteristica che non ho, del tutto, gradito è il finale che mi è sembrato “troppo frettoloso” se paragonato allo sviluppo di alcuni eventi. Nel complesso, è un romanzo che può essere letto in un breve lasso di tempo poiché non richiede troppo impegno. Nella mia, personale, valutazione do 3 stelline su 5.
Titolo: Giorni di zucchero, fragole e neve
Autore: Sarah Addison Allen
Editore: Sonzogno
Data di pubblicazione: 10/03/2011
Prezzo: 19,00 Euro
Pagine: 288 p.
ISBN: 978-88-454-2480-9
Sarah Addison Allen: è nata e cresciuta nel North Carolina. Oltre a Il profumo del pane alla lavanda, per Sonzogno ha pubblicato Giorni di zucchero, fragole e neve (2011).
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