Magazine Cultura

Recensione: "I dodici bambini di Parigi" di Tim Willocks

Creato il 25 settembre 2014 da Diegothriller
Recensione a cura di Patrizia Seghezzi
"I dodici bambini di Parigi" di Tim Willocks è il nuovo fantasy-storico edito da Multiplyer.it Edizioni recensito oggi per voi da ThrillerPages  La definizione per questo libro è: eccessivo. In tutto. Iniziando dalla grandezza, più di 700 pagine da affrontare non sono poche, anche se il lettore bulimico come la sottoscritta non si spaventa davanti a niente (o quasi). Proseguendo con le descrizioni sin troppo dettagliate di squartamenti, decapitazioni e chi più ne ha più ne metta. D'altronde è la caratteristica di questa trilogia, iniziata con Religion, dove i morti erano una moltitudine ma si era in guerra. In questo libro c' è una sorta di eroe alla ricerca della moglie incinta che porta morte e distruzione e quindi il numero di cadaveri è notevolmente inferiore al primo libro!
In una Parigi sporca, fetida, durante la cosiddetta notte di San Bartolomeo (tra il 23 e il 24 agosto 1572) in cui verranno massacrati migliaia di ugonotti da parte dei "cattolicissimi" francesi su ordine del re, Tannhauser, il nostro sopracitato eroe,  si mette alla disperata ricerca della moglie, a Parigi per le nozze reali appena celebrate. Chiaramente troverà enormi difficoltà che lo costringeranno a uccidere in una spirale di sangue e violenza infinita ma troverà anche aiuto da parte di persone improbabili che incrocia sulla sua strada. Dicevo un romanzo eccessivo ma scritto in maniera eccellente da un grandissimo scrittore che ha fatto della violenza sfrenata, del sangue che scorre a fiumi, delle descrizioni sin troppo accurate e particolareggiate le colonne portanti della narrazione di questa splendida trilogia. Alcune pagine devo dire che sono risultate particolarmente pesanti,  per non dire nauseanti,  anche a me che amo molto la sua scrittura e sicuramente risulteranno improponibili a chi ha il cuore troppo tenero o lo stomaco un po' debole. Io lo consiglio vivamente, partendo dal primo della trilogia.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog