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Recensione: I morti viventi sono tra noi (Thomas Plischke)

Da Zombie Knowledge Base
Un bel volumone dal titolo I morti viventi sono tra noi (titolo originale Die Zombies) è comparso recentemente sugli scaffali delle migliori librerie. Merita una lettura? Scopritelo dopo il salto.
Recensione: I morti viventi sono tra noi (Thomas Plischke)
Ammetto senza vergogna di essermi avvicinato con molto scetticismo a questo tomo, che supera di poco le 500 pagine, il mio atteggiamento era principalmente dovuto alla sinossi ufficiale (che riportiamo qui sotto assieme ai dati estrapolati dal sito dell'Editore Armenia):
I morti viventi sono tra noi
di Thomas Plischke
ISBN: 344-2704-0
Pagine: 512
Prezzo: € 17.50
Un horror incentrato sugli zombie completamente al di fuori dei cliché letterari e cinematografici. Per la prima volta, i morti viventi sono descritti secondo un’inedita prospettiva, cioè come individui con pensieri e sentimenti precisi, come presenze reali nella società moderna…
La giovane Lily, studentessa inglese di antropologia, sta scrivendo una tesi di dottorato sugli zombie, ma non sa che questa sua passione sarà irrimediabilmente la causa della sua discesa nel mondo delle tenebre.
Al funerale del nonno, la giovane conosce infatti Victor, uomo affascinante e ambiguo che, con il pretesto di darle importanti informazioni per la tesi, la accompagna a una festa dove, nel corso di uno strano gioco, un uomo travestito da zombie la morde. Da quel momento inizia una metamorfosi che conduce Lily a trasformarsi, lentamente ma inesorabilmente, in una morta vivente e a sfuggire a se stessa e agli altri abitanti del villaggio di Manger, regno degli zombie.
Una zombie, tuttavia, non può amare né rifugiarsi nell’inferno in cui è stata trascinata senza fare del male a chi le sta accanto... ma, forse, un giorno, spinta dall’amore, potrà essere in grado di frenare i suoi impulsi omicidi.
In questa speranza il destino di Lily… e la sua maledizione.
Questa sinossi mi ha portato subito alla mente l'immagine di trame adolescenziali e storie d'amore a tinte dark che purtroppo tanto vanno di moda al giorno d'oggi... ebbene mai trama è stata scritta peggio!!
Il libro è tutt'altro che noioso e gli Zombie non sono per nulla docili. Seguiamo le alterne vicende di più personaggi, rivedendo continuamente il nostro pensiero in merito alle loro figure: quelli che prima ci apparivano smidollati possono rivelare sorprese inattese, mentre i crudeli arrivano a suscitare la nostra ammirazione... e la cosa strana è che continuiamo a chiederci se anche il nuovo sentimento, che proviamo per le figure che si alternano tra le pagine, non sarà solo frutto di un errore di valutazione da parte nostra!!
Tutto inizia con Lily, la studentessa britannica di origini caraibiche (non preoccupatevi, non è una storia voodoo), che vive per completare la sua tesi di laurea sul mito dei morti viventi nelle varie culture modiali (infatti, come anche noi abbiamo rimarcato più volte, il morto vivente non è stato inventato nè dal vodoo nè da Romero). E' così che nella prima parte del libro conosciamo la vita della ragazza, la famiglia, e le amicizie (vere o "particolari"); ma soprattutto abbiamo occasione di attingere a parte del materiale raccolto per la tesi che, in alcuni casi, indica dei veri e propri mini-outbreak, che ovviamente la ragazza scambia per farneticazioni o per mistificazioni usate a scopo educativo nelle culture del passato. Interessante notare come l'autore, seppure nella finzione di un romanzo,  abbia documentato miti reali (come i miti europei sui non-morti e le pratiche adottate per scongiurarne il ritorno).
Se già solo la prima parte risulta interessante le cose vanno a migliorare quando ci si trova di fronte alla trasformazione della protagonista in uno Zombie senziente (in questo libro i non-morti che hanno saputo dominare "la fame" mantengono un'intelligenza propria). Non assisteremo mai ad outbreak apocalittici, ma ad una lotta per la sopravvivenza che si svolge nell'ombra, guidata da regole metafisiche che vengono pian piano svelate (inutile dire che, in un paio di occasioni, la mente è tornata alla trilogia dei morti di David Wellington).
Solo nella terza ed ultima parte, dove faranno comparsa altri personaggi per nulla secondari nella narrazione, scopriremo se veramente il bene ed il male sono reali ed assoluti, se le forze in campo sapranno mantenere il controllo, se le tradizioni resisteranno all'era in cui le usanze tendono a scomparire.
Non possiamo darvi troppi indizi altrimenti rovineremo una lettura incredibile che sa appassionare senza interruzioni!!
Conclusione: un libro da avere assolutamente!! Un romanzo che in alcune pagine si trasforma in saggio. Una storia che, pur non essendo apocalittica come quelle a cui siamo abituati quando pensiamo ai morti viventi, non trascura l'orrore, la paura e la morte (che ovviamente ha l'aspetto di una bocca spalancata bramosa di carne viva).
Consigliato: a tutti!!
Sconsigliato: solo ai fan più estremi degli outbreak planetari (in questo libro ci sono anche orde di Zombie, ma non troverete disperati sopravvissuti intenti a scatenare il loro limitato arsenale contro migliaia di non-morti che li stringono d'assedio).

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