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Recensione : Il ballo di Irène Némirovsky

Creato il 02 febbraio 2014 da L'Angolino Di Ale @LangolinodiAle

Ciao a tutti, amici dell’angolino! Oggi chiacchieriamo su un brevissimo romanzo di un’autrice capace di raccontare le vicende e le invidie di ricche famiglie di inizio ’900, con un’eleganza ed una precisione senza eguali: Irène Némirovsky. Siete tutti invitati a “Il ballo”. Buona lettura!

Recensione : Il ballo di Irène Némirovsky

Titolo :  Il ballo

Autrice :  Irène Némirovsky

Traduzione di Alessandra Di Lernia

Casa editrice :  Newton Compton Editori

Pagine :  123

Prezzo :   0.99 € cartaceo

(su Amazon : 0,84 € cartaceo)

Trama

“Il ballo” è la storia di una perfida rivincita all’interno di una ricca famiglia. Per i Kampf l’organizzazione del ricevimento è un’occupazione serissima. Tutto deve funzionare alla perfezione. Proprio per questo, il ballo, che dovrebbe segnare l’ingresso della quattordicenne Antoinette nella brillante società parigina, è un sogno più per la madre, volgare e arcigna, che per la ragazza.

La mia recensione

In questo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1930, tutto ruota attorno all’organizzazione di un ballo, come si può facilmente capire anche dal titolo. A casa Kampf è tutto un fermento. Antoinette, la giovane e prediletta figlia di due genitori occupati nella scalata sociale, è stanca della disattenzione dei suoi genitori ai suoi reali bisogni. Questa famiglia, di umili origini, si è arricchita progressivamente ed è a un passo dal diventare una vera famiglia nobile. Nel frattempo Antoinette si sente sempre più sola in questa grande casa, nella quale nessuno le chiede un parere, dove nessuno la coinvolge nelle attività quotidianamente. Inizia a sentirsi stanca di questa situazione: mai uno sguardo o una parola carina, mai un abbraccio o un miraggio di affetto.

La madre, avara, spietata ed insensibile non accompagna la figlia attraverso il difficile periodo dell’adolescenza ma, al contrario, la sbeffeggia senza pietà. L’unico obiettivo è far sì che la figlia faccia il suo ingresso nella società “bene” e faccia le giuste conoscenze per garantirsi un roseo futuro. Il suo ingresso nella società parigina dovrà essere indimenticabile e, soprattutto, dovrà lasciare il segno. Con l’energia e l’astuzia dei suoi quattordici anni, Antoinette cerca di divincolarsi dalla presa insistente della mano della madre. La situazione sta diventando insostenibile ed Antoinette soffoca la sua disperazione tra salate lacrime e preghiere di liberazione.

La costruzione dei personaggi è impeccabile. La figura materna, così avara ed egoista, emerge con prepotenza tra le pagine del libro. Così come la fragile figura della giovane Antoinette, confusa ma determinata a dare una svolta a questa situazione, serba in sé la voglia di vendicarsi da una madre assente, solo attenta alle proprie personali ambizioni. Non sarà facile per Antoinette riuscire a sopravvivere tra i piani predisposti dalla madre, fredda calcolatrice, ed una società che poggia le proprie basi sull’apparenza e l’ipocrisia.

Il ballo” è un racconto breve nel quale l’autrice dipinge, con pennellate precise ed uno stile asciutto e chiaro, un sentimento di rabbia nei confronti di una società arrivista e senza scrupoli.

Al di là della storia, che risulta appunto troppo breve per far sì che ci si appassioni alle vicende dei personaggi, ho trovato molto interessante lo stile della scrittrice. In pochissime pagine, Irène Némirovsky ha condensato gran parte dei vizi e capricci di una società che, oggi come allora, pone l’accento più sul valore economico che sulla qualità dei sentimenti e dei rapporti umani.

Leggerò senz’altro qualcosa di più corposo di questa autrice, magari “Suite francese“, romanzo nel quale riprende ed argomenta molti temi importanti, tra i quali anche il rapporto tra la media ed alta borghesia dell’epoca.

Voi avete già letto qualcosa di questa autrice? Cosa ne pensate?


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