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Recensione: "Il cavaliere del re" di Kinley MacGregor (pseudonimo di Sherrilyn Kenyon)

Da Selly82 @SellyMoon

Ciao a tutte,
ho appena terminato di leggere il libro “Il cavaliere del re“ della scrittrice Kinley MacGregor (pseudonimo di Sherrilyn Kenyon), pubblicato dalla Mondadori nella collana “I romanzi Classic“.
Apprezzo moltissimo questa scrittrice perchè sia che scriva romance o fantasy, il successo è assicurato. Ho letto fino ad ora tutti i libri romance che ha scritto e mi sono piaciuti moltissimo tutti, ma quello che attendevo maggiormente era proprio questo. Avendo già letto i precedenti libri sui fratelli Macallister (altrettanto affascinati e coinvolgenti), questo particolare fratello  mi ha colpito fin da subito.  Finalmente ho potuto leggere la sua storia.
Trama: 
Recensione: Prigioniera del re inglese Enrico il Plantageneto, Caledonia MacNeely è un’abile e impavida spadaccina. Eppure non sa come combattere la sensazione che la sconvolge quando il sovrano, per salvaguardare i confini settentrionali con la Scozia, la offre in sposa a uno dei suoi cavalieri, il famigerato lord Sin. Caledonia teme questo misterioso straniero più per il suo tocco bollente che per quello che si mormora sul suo conto. Ma poiché c’è di mezzo il destino del clan, non può rifiutare. Bandito dalle Highlands quando era ancora un bambino, Sin MacAllister disprezza le proprie origini, tuttavia neanche lui potrà opporsi all’ordine del re. Né alla passione che in lui presto divamperà…
La mia opinione:
Come vi ho già anticipato nella mia breve introduzione, attendevo con ansia questo libro, perché già dalle prime volte che leggevo di questo personaggio negli altri libri, ne ero affascinata e fortunatamente non ne sono assolutamente rimasta delusa.
La scrittrice ha raccontato meravigliosamente la vita di questo  particolare MacAllister, tanto che in alcuni momenti mi sono sentita così coinvolta da non riuscire a smettere un momento di leggere. Portavo con me il libro ovunque andassi…
Sin è un uomo duro, forte, non sa cosa sia l’amore poiché nella sua vita non ne ha mai ricevuto, pensa di essere ormai perduto, di non avere un cuore. La sua vita è costellata da sofferenza e indifferenza ricevuta. Nato bastardo, sua madre lo manda dal padre scozzese che sentendosi in colpa nei confronti della moglie che ha tradito, non lo riconosce. Nel momento di scegliere quale dei suoi figli deve essere l’ostaggio predestinato da inviare alla corte di re Enrico, la decisione è scontata. Terminato il periodo di prigionia, il padre rifiuta di riprenderselo così diventa scudiero di un cavaliere di Enrico. Venduto in tenera età ai saraceni, dallo stesso cavaliere, questi lo trasformano in uno spietato assassino, lo picchiano, gli rubano l’anima sia con la loro crudeltà che con quello che è costretto a fare per sopravvivere. Salvato da Enrico, gli giura fedeltà. Ed è proprio alla corte del re che Sin incontrerà la bella e coraggiosa Caledonia MacNeely (una prigioniera). I due per ordine del sovrano si sposano, lei è l’unica a non aver timore di Sin, a dimostrargli fiducia, comprensione e amore… E sarà proprio grazie all’ amore di Caledonia che l’ anima e il cuore di Sin  si salveranno.
 Penso sia il romanzo più bello letto fino a ora e penso anche che vi appassionerà come è successo a me. Il mio giudizio è molto positivo. Vi consiglio di leggerlo, non ne rimarrete deluse …
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