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Recensione John Carter (7.0) Un ottimo 3D ed un finale in crescendo

Creato il 11 marzo 2012 da Frenckcinema @FrenckCinema

Recensione John Carter (7.0) Un ottimo 3D ed un finale in crescendoDopo un'ottima campagna pubblicitaria portata avanti dalla Walt Disney Pictures per il suo nuovo blockbuster John Carter sembrava praticamente impossibile che io mancassi all'appuntamento con la visione del film in questo weekend, ecco cosa penso delle 2 ore e passa di visione.
Premetto di raccontare le mie impressioni da vero e proprio profano del romanzo originale di Edgar Rise Burroughs, descrivendo solo ciò che ho visto senza riferimenti al romanzo stesso.
John Carter racconta l'incredibile avventura di un ex soldato della guerra di secessione americana di fine ottocento che viene catapultato su Marte, in questo caso chiamato Barsoom, grazie ad uno strano manufatto, li diventerà un vero e proprio eroe partecipando ad una guerra che oramai va avanti da tanti anni.
La regia è stata affidata a Andrew Stanton che si trova ad un vero e proprio esordio con un live action dopo aver diretto classici della Disney come Alla Ricerca di Nemo e Wall E.
Il suo approcciò non cambia neanche davanti ad un live action di queste dimensioni, il budget stimato è di 250 milioni di dollari, scherza molto con i suoi personaggi rendendoli molto divertenti per certi aspetti, ma eroici allo stesso tempo.
Il suo talento è puro e su questo non ci piove, bravo ad adattare un difficilissimo romanzo che oramai ha più di un secolo di vita, la difficoltà più grande sembra essere sottolineata dal dare una spinta action al film, si passa da un inizio abbastanza privo emozioni ad una seconda parte più che soddisfacente con un finale addirittura mozzafiato che ha lasciato il pubblico in sala letteralmente entusiasta.
Recensione John Carter (7.0) Un ottimo 3D ed un finale in crescendo
Il cast utilizzato dalla Disney è più che ottimo, oltre al nuovo astro nascente Taylor Kitsch, può infatti contare su Ciaran Hinds, Mark Strong, Lynn Collins, Willem Dafoe, Dominic West, Bryan Cranston e James Purefoy.
Per Taylor Kitsch le parole si sprecano, dal lontano primo ruolo in X-Men Origins: Wolverine sono passati solo 3 anni eppure le grandi case di produzioni stanno puntando su di lui senza pensarci su due volte, lo vedremo infatti anche in Battleship della Universal e sempre da protagonista assoluto.
In John Carter sprigiona action, humour ed anche una buona dose di romanticismo grazie alla storia d'amore con la principessa Dejah sempre con tanta naturalezza manco fosse un veterano di pellicole extra costose, una vera sorpresa.
Lynn Collins ha partecipato con Taylor in X-Men Origins, ma per lei molta più gavetta ed un passato fatto di ottime interpretazioni come nel Mercante di Venezia e La Casa sul Lungo Lago del Tempo oltre a numerose serie tv e commedie d'amore.
Il suo approccio al ruolo è più che soddisfacente, di certo per un ruolo così centrale ci si aspettava un nome più altosonante e con un carico artistico ben più ampio, ma resta comunque una buona prova condita da un corpo stupendo che non guasta mica.
Il villain principale è stato interpretato dal sempre ottimo Mark Strong, beh ragazzi Mark è unico nell'interpretare cattivi molto pacati e sicuri di se, in Sherlock Holmes, Robin Hood e RocknRolla per fare qualche esempio fa lo stesso non si scompone mai, ma è sempre temuto oltre l'inimmaginabile, la Disney lo ha scelto per questo e lui ha ripagato ampiamente la fiducia con una prova stupenda.
Recensione John Carter (7.0) Un ottimo 3D ed un finale in crescendoIl comparto tecnico è stato stupefacente in special modo grazie ad un 3D ottimo, finalmente dopo tante pellicole prive di profondità ed immagini nitide e soprattutto scure, John Carter ripaga a pieno i 10 euro del biglietto con 2 ore di rilassane visione senza fastidio eccessivo alla vista.
Buono anche il paesaggio marziano ricreato dai tecnici, molte delle location reinventate per l'occasione sono stupefacenti e godono di un 3D molto ben sfruttato.
In conclusione posso affermare che John Carter è un ottimo film su quasi tutti i punti di vista, l'unico neo (mio) è quello del non poter confrontare il lavoro fatto da Stanton rispetto al romanzo di Burroughs ed ecco giustificato il voto rispetto alle parole spese.
La mia più forte paura è che John Carter possa fare la fine di Prince of Persia ed altri blockbusters del passato che nonostante siano partiti come primi di una lunga saga restino solo opere incompiute per via di incassi poco soddisfacenti e John Carter è già partito male al boxoffice statunitense.
Consiglio ampiamente la visione di John Carter per tutti i target di pubblico, da colore che cercano una storia epica agli innamorati in cerca di una storia d'amore fino alle famiglie con i loro piccoli, si parla sempre di un film Disney in fondo.

Frenck Coppola


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