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Recensione: L'ultima fuggitiva di Tracy Chevalier

Creato il 29 gennaio 2013 da Girasonia76

Recensione: L'ultima fuggitiva di Tracy Chevalier

The Last Runaway Recensione: L'ultima fuggitiva di Tracy Chevalier

Recensione: L'ultima fuggitiva di Tracy Chevalier Trama: È il 1850 quando Honor e Grace Bright si imbarcano sull'Adventurer, un grande veliero in partenza dal porto inglese di Bristol per l'America. L'aria smarrita di chi non è avvezza ai viaggi, il bel volto offuscato dal mal di mare, Honor Bright sa che non rivedrà mai più Bridport, il paese in cui è nata, nell'istante in cui la nave si allontana dalle verdi colline del Dorset. Troppo grande è il mare e troppo lontano è Faithwell, il villaggio dell'Ohio in cui Adam Cox, un uomo anziano e piuttosto noioso, attende sua sorella per prenderla in sposa. L'irrequieta Grace ha allacciato una corrispondenza epistolare con lui, culminata poi con la proposta di matrimonio, con l'intento di lasciarsi alle spalle l'angusta vita della piccola comunità di quaccheri in cui è cresciuta e abbracciare così nuove avventure. Honor Bright non condivide lo spirito temerario di Grace, ma Samuel, il suo promesso sposo, ha rotto il fidanzamento e la prospettiva di vivere in mezzo all'altrui compassione l'ha spinta a seguire la sorella al di là del mare. Una volta giunte in Ohio, tuttavia, a un passo da Faithwell, Grace si ammala di febbre gialla e, tra le misere mura di un albergo, muore. Honor Bright si ritrova così sola in una nazione enorme ed estranea, divisa da un immenso oceano dall'amato Dorset. Non le resta perciò che Adam Cox come unica ancora di salvezza. A Faithwell, tuttavia, viene accolta con freddezza dall'uomo e dalla cognata vedova. Nel paese, poi ̶ una fila di edifici ai bordi di una strada sconnessa, con una drogheria, una bottega e alcune fattorie nella campagna circostante ̶ le persone sono amichevoli, ma con una schiettezza che rasenta la brutalità. A turbare l'equilibrio di Honor non è, però, la vita sociale di Faithwell, ma qualcosa di più grande che riguarda l'America della metà del XIX secolo, il Paese in cui i neri sono ancora ridotti in schiavitù. Il villaggio si trova, infatti, nei pressi di un crocevia dove si accalcano i coloni diretti a ovest in cerca di terra da coltivare, gli schiavi in fuga verso nord e i cacciatori di schiavi pagati dai proprietari di piantagione per riportare indietro i fuggitivi. Tra questi Donovan, un uomo sfrontato e attraente, con gli occhi di un castano chiaro che spiccano nel viso squadrato e una durezza senza pari nello sguardo. Per non venir meno ai saldi principi di rettitudine cui è stata educata in Inghilterra, Honor decide di aiutare gli schiavi in fuga. Comincia di nascosto a offrire loro acqua e cibo e, in qualche caso, riparo. Sarà, tuttavia, abbastanza guardinga da non tradirsi? E, soprattutto, saprà resistere alla tentazione più grande? Quella di cedere a un uomo i cui principi detesta, ma che è l'unico in grado di rimescolarle il sangue nelle vene? Romanzo che conduce il lettore nel cuore dell'America schiavista, dove i grandi temi della crudeltà e dell'eroismo, dell'onore e della passione, della viltà e del coraggio trovano un fertile terreno, L'ultima fuggitiva è una splendida conferma del talento dell'autrice della Ragazza con l'orecchino di perla
Recensione: L'ultima fuggitiva di Tracy Chevalier L'autrice: Tracy Chevalier è nata a Washington. Nel 1984 si è trasferita in Inghilterra, dove ha lavorato a lungo come editor. Il suo primo romanzo è La Vergine azzurra (Neri Pozza, 2005). Con La ragazza con l'orecchino di perla (Neri Pozza, 2000) ha ottenuto, nei numerosi paesi in cui il libro è apparso, un grandissimo successo di pubblico e di critica. Bestseller internazionali sono stati anche i suoi romanzi successivi: Quando cadono gli angeli (Neri Pozza, 2002), La dama e l'unicorno (Neri Pozza, 2003) e L'innocenza (Neri Pozza 2007). Sito dell'autrice: www.tchevalier.com/
Recensione:
Il mio primo e unico incontro con la Chevalier fu più di dieci anni fa, quando scrisse quel capolavoro de La ragazza con l'orecchino di perla che mi incantò e trasportò in pagine piene di poesia e di storia. A distanza di anni, sono oggi qui a chiedermi perché non ho rinnovato quell'incontro. Perché non mi sono persa nella Francia cinquecentesca de La vergine azzurra o nella Bruxelles quattrocentesca de La dama e l'unicorno, o perché non mi sia accostata alla vita di William Blake ne L'innocenza. Purtroppo non c'è una risposta accettabile a questa mia mancanza, ma solo un memorandum: procurarmi i suddetti romanzi al più presto.
L'ultima fuggitiva mi ha travolta, mi ha fatto ricordare quanto si possa amare una scrittrice per il suo stile, per la sua bravura, per la sua intelligenza e per i contenuti dei suoi romanzi: mi ha fatto sentire una lettrice che merita di leggere bei romanzi, e non solo quei prodotti commerciali cui ormai sono assuefatta.
La Chevalier ci fa conoscere Honor, la sua protagonista, e la sua decisione di intraprendere il lungo viaggio che da Dorset, Inghilterra, la porterà in America. Siamo a metà '8oo, l'unico modo possibile per coprire quella lunga distanza è navigare per un periodo di tempo che sembra infinito. Honor deve farlo, se vuol lasciarsi alle spalle per sempre l'umiliazione subita: il suo fidanzato l'ha lasciata per sposare un'altra.
Honor inizia il romanzo con la fuga. Fuggire le appare l'unica risposta quando la vita non le si presenta come dovrebbe. Comincia fuggendo dal passato, si rifugia nel matrimonio come fuga da una situazione scomoda, aiuta gli altri a fuggire ma non smette, riprende a scappare anche lei, ma lo fa senza mai nascondersi. Come se il semplice atto della fuga bastasse a darle nuova forza, nuova dignità. La storia di Honor si intreccia alla vita dei Quaccheri, la comunità da cui la ragazza proviene, e incrocia il cammino di uomini che cercano una libertà che è loro proibita a causa di quella pelle il cui colore li rende schiavi. Intorno a Honor, una serie di personaggi che sembrano entrare in scena con la forza di attori navigati: l'affascinante ma pericoloso Donovan, la sfrontata Belle dai cappelli alla moda, la coraggiosa signora Reed, un troppo silenzioso e quasi vigliacco Adam Cox, un futuro marito che si svela poco alla volta, una suocera prepotente.
Un romanzo storico, un romanzo di cambiamento e di maturazione. Una storia che insegna la necessità di ricominciare daccapo, di fuggire non solo per scappare ma piuttosto per inseguire un sogno. Una nuova vita, la libertà, un nuovo mondo. Il sogno americano.

Titolo: L'ultima fuggitiva
Titolo originale: The Last Runaway Autore: Tracy Chevalier
Traduttore: Massimo Ortelio Editore: Neri Pozza Pagine: 320 Isbn: 9788854506787 Prezzo: €18,00 Data di pubblicazione: 10 gennaio 2013
Valutazione: 4,5 stelline

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