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Recensione: "La nave di Teseo di V.M.Straka" di J.J.Abrams e Doug Dorst

Creato il 05 marzo 2015 da Saraguadalupi
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Un libro, due lettori, un mondo di pericolo e desiderio... Una giovane bibliotecaria trova per caso un libro lasciato fuori posto da uno sconosciuto: un lettore intrigato, rapito dalla storia e dal suo misterioso autore, come rivelano le note che ha appuntato a margine. Lei gli risponderà con note di suo pugno, dando inizio a un singolare dialogo che li condurrà insieme in un mondo sconosciuto. Il libro: La nave di Teseo, l'ultimo, discusso romanzo di V.M. Straka - autore prolifico quanto enigmatico - nel quale un uomo senza passato viene rapito e imbarcato a forza su una strana nave dal terrificante equipaggio e lanciato verso i pericoli di una missione ignota. L'autore: Straka, oscuro e discusso protagonista di uno dei più grandi misteri del mondo; rivoluzionario di cui nulla si conosce se non le parole che ha scritto e le teorie elaborate sul suo conto. I lettori: Eric e Jennifer, un ricercatore e una studentessa indietro con gli esami, entrambi chiamati a scelte cruciali per capire chi sono e che cosa vogliono diventare, e quanto saranno in grado di mettere le proprie passioni, ferite, paure l'uno nelle mani dell'altro. "S." ideato, concepito, realizzato dal regista J.J. Abrams e scritto dal romanziere Doug Dorst, è il diario di due persone che si incontrano tra i margini di un libro per ritrovarsi invischiate in una lotta mortale tra forze sconosciute: un viaggio nell'universo della parola scritta che risucchierà i suoi lettori in una rischiosa spirale...
Buongiorno cari amici della blogsfera! E' finalmente arrivato il momento di parlarvi di uno dei libri più strani che io abbia letto e, leggendo questa recensione, capirete cosa intento con "strani": "La nave di Teseo di V.M. Straka" di J.J. Abrams e Doug Dorst. Se uno di questi due nomi vi è familiare, è perchè il suddetto Abrams è colui che ha rivoluzionato il mondo delle serie tv, sfornando un fantastico Lost e che ha messo le mani su cult cinematografici del calibro di Star Trek e Star Wars. Si si, proprio lui. Ovviamente però, da un mente del genere, non potevamo aspettarci un romanzo come tanti altri..
Prima di cominciare però, vi riporto cosa dice Wikipedia a proposito del "Paradosso della nave di Teseo" , argomento da cui deriva il libro:
il paradosso della nave di Teseo esprime la questione metafisica dell’effettiva persistenza dell’identità originaria, per un’entità le cui parti cambiano nel tempo; in altre parole, se un tutto unico rimane davvero se stesso (oppure no) dopo che, col passare del tempo, tutti i suoi pezzi componenti sono cambiati (con altri uguali o simili). Si narra che la nave in legno sulla quale viaggiò il mitico eroe greco Teseo fosse conservata intatta nel corso degli anni, sostituendone le parti che via via si deterioravano. Giunse quindi un momento in cui tutte le parti usate in origine per costruirla erano state sostituite, benché la nave stessa conservasse esattamente la sua forma originaria. Ragionando su tale situazione (la nave è stata completamente sostituita, ma allo stesso tempo la nave è rimasta la nave di Teseo), la questione che ci si può porre è: la nave di Teseo si è conservata oppure no? Ovvero: l’entità (la nave), modificata nella sostanza ma senza variazioni nella forma, è ancora proprio la stessa entità? O le somiglia soltanto? Tale questione si può facilmente applicare a innumerevoli altri casi; per esempio alla scrupolosa conservazione di alcuni antichi templi giapponesi (anch’essi principalmente in legno, come la nave di Teseo), per i quali ci si può domandare se siano ancora templi originali. Si può anche rivolgere il paradosso riguardo all’identità della nostra stessa persona, che nel corso degli anni cambia ampiamente, sia nella sostanza che la compone sia nella sua forma, ma nonostante ciò sembra rimanere quella stessa persona. Ciò che subito colpisce è il suo aspetto: un specie di cofanetto nero, con una S in rilievo - come fosse un sigillo - ed all'interno del cofanetto un libro che appare già consumato dal tempo, passato di mano in mano negli anni, con pagine ingiallite e copertina ruvida. Ci rendiamo subito conto che si tratta di un libro vissuto, di un libro che, dalla sua pubblicazione, non si è mai fermato un attimo. Già solo il prenderlo in mano, ci da delle sensazioni tutt'altro che "normali": è come essere investiti da un'ondata di storia e, di fatti, nell'aprire il volume, ecco apparire cartoline, ritagli di giornale, appunti scritti su post-it , fotografie sbiadite..e sui lati delle pagine, fiumi di appunti scritti a mano da due persone diverse. Fin da subito ci rendiamo conto che la storia non può che essere decisamente intricata, perchè, se da un lato abbiamo il romanzo "La nave di Teseo" scritto da Straka, parallelamente abbiamo la storia di due giovani universitari, Jennifer ed Eric che, nel tentativo di ricostruire le tracce e la storia dello stesso Straka, si ritrovano a scambiarsi più volte il libro - senza mai incontrarsi - ma in un continuo ragionamento fatto di appunti al lato delle pagine. Il libro diventa la stessa nave che fa la spola tra le due sponde, unico mezzo di comunicazione tra i due, nella cornice di una biblioteca. Per aiutarvi a comprendere meglio come è strutturato il tutto, vi lascio qualche fotografia che ho scattato alle pagine..è stranissimo, non è vero?? :D Come avrete sicuramente compreso, la lettura è tutt'altro che semplice. Non ci sono istruzioni. Così, nell'aprire il tomo mi sono domandata: e adesso? Leggo prima la storia di Straka, oppure leggo le note a lato delle pagine? E se leggessi tutto insieme? Queste domande sono state dettate dal fatto che Abrams e Dorst ci danno così la possibilità di leggere due storie: quella puramente narrativa scritta da Straka e quella più reale, vissuta da Jen ed Eric, nella loro continua indagine, e le pagine stesse vengono concepite come una sorta di "scatola" dentro cui trovare tutti quegli indizi che (forse) ci aiuteranno a risolvere il mistero dell'autore. E' una sorta di intreccio infinito di storie: la realtà che si fonde con l'immaginazione di un autore misterioso e quasi senza tempo. Eccola qui, l'impronta inconfondibile di Abrams: personaggi senza tempo in un libro che sappiamo essere immaginario ma che ci da continuamente l'illusione di un fondo di verità nascosta ed un finale che potrebbe avere un'infinita serie di spiegazioni tutte plausibili. Da una prima lettura - credo che ne servano almeno due per comprendere a fondo tutti gli indizi e le note che ci troviamo davanti - l'impressione che ho avuto è che, più che la storia della nave, ciò che spinge il lettore a proseguire di pagina in pagina, siano proprio gli appunti e le note che Jen ed Eric si scambiano a lato della storia vera e propria: io stessa mi sono sentita molto più coinvolta dai loro scambi di battute che dal romanzo di Straka, forse troppo prolisso e descrittivo per i miei gusti. Per una come me, che ama i dialoghi scritti, trovarsi davanti ad un eterno botta e risposta tra due ragazzi, è stata una bellissima sorpresa! Niente descrizioni troppo lunghe, niente paragrafi inutili: solo parole scritte a mano in un modo tale che, anche senza descrizioni, si è perfettamente in grado di capire le loro emozioni e quasi immaginare i loro volti. Spero di avervi fatto capire al meglio cosa è in grado di lasciare dietro di sé questa lettura di gran lunga più originale di tante altre: e concludo consigliando a tutti di fare un piccolo investimento in questo romanzo che davvero merita, se non altro, per l'esperienza di lettura "multimediale" che offre. Sia che vi piacciano le storie d'amore, che quelle d'avventura, oppure se siete dei novelli investigatori e vi piace scavare a fondo nelle storie che vi circondano, qui troverete davvero pane per i vostri denti.
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