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Recensione: La verità della suora storta di Andrea Vitali

Creato il 09 febbraio 2016 da Roryone @colorelibri
Recensione: La verità della suora storta di Andrea Vitali
Prezzo: € 16,40Ebook: € 9,99Pagine: 231Genere: RomanzoEditore: GarzantiData di pubblicazione: 22 Ottobre 2015
Santo Sisto ha la manualità e la fantasia giuste del meccanico di rango. Da ragazzo ha riparato perfino una Peugeot 403 senza fare una piega, lasciando a bocca aperta il Scatòn, il suo capo officina che i diesel manco li conosceva. Però adesso fa il tassista. Si è comprato un Millenove e aspetta i clienti alla stazione ferroviaria di Bellano. Pochi. Arrivano da Sondrio o da Lecco e Milano, e vanno in visita all'ospedale o su al cimitero. Oggi gli è capitato un fattaccio. Una donna è arrivata dopopranzo, poco prima che dalla radiolina che tiene in macchina partisse la sigla di "Tutto il calcio minuto per minuto". Non che fosse importante: ultima giornata; campionato 1970 già bell'e andato al Cagliari, però... Gli ha chiesto di essere portata al cimitero, che non sa nemmeno dov'è. Ma poi, arrivati là, il Sisto si è accorto che la donna era morta. Proprio lì, sul sedile posteriore del Millenove, macchiandolo pure di urina. Un guaio mica da ridere. Da tirare in ballo il maresciallo Riversi. Anche perché la donna è senza borsetta e non si riesce a capire chi sia, né chi stesse cercando al cimitero di Bellano in quel pomeriggio di fine aprile.

Andrea Vitali è uno di quegli autori di cui ho sempre sentito parlare bene, ma che non ho mai ritenuto essere nelle mie corde, come se nei suoi libri ci fosse stato sempre qualcosa a trattenermi dal leggerli, anche se, a dirvi la verità, non saprei indicare un motivo ben preciso. Quando, però, ad inizio Dicembre, l'autore è stato ospite della Libreria della mia città mi son detta "Perché non provare? Perché non prendere il libro e andare alla sua presentazione?" e così è stato, fortunatamente mi sono data ascolto e non avrei potuto fare scelta migliore: ho scoperto in Andrea Vitali un autore sorprendente, in grado di scrivere romanzi senza fronzoli, ma che arrivano dritti al punto, molto semplici e per questo motivo ancora più belli, divertenti e travolgenti, perfetti per una lettura leggera e spensierata.

Il Sisto è un semplice tassista, nato con una deformazione alla mano destra e con un passato da eccellente meccanico, tanto da sorprendere costantemente il Scatòn, il suo capo nonché proprietario dell'officina che l'ha accolto quando, da adolescente, non gli era più rimasto nulla, se non se stesso. Le mete richieste dai suoi clienti sono sempre le stesse, variano tra l'ospedale ed il cimitero, e proprio quest'ultimo era il luogo in cui avrebbe dovuto portare la donna che, subito dopo pranzo, ha chiesto i suoi servizi, se non fosse stato per un piccolo ma significativo particolare: durante il breve tragitto, la donna misteriosa muore, probabilmente a causa di un malore. Il fatto, chiaramente, richiede l'interno del maresciallo Riversi, soprattutto perché non ci conosce l'identità della donna e quando viene ritrovata una fotografia che la ritrae negli anni della giovinezza il caso sembra essersi risolto, ma altri grandi interrogativi vengono a galla inducendo il maresciallo ad indagare. Spinto da una grande curiosità, si imbatterà nella suora storta, o meglio Suor Teresa, ma cosa c'entra lei in tutto questo? Cosa nasconde veramente quella foto? Le vite dei nostri protagonisti sono collegate da un invisibile filo sottile pronti a svelarsi in tutta la sua sorprendente verità.
I toni che l'autore ha voluto dare al libro si palesano al lettore fin dalle prime pagine, quando verrà investito da un'ironia dilagante che gli farà scappare più di un sorriso e molto spesso più di una sonora risata. Al contempo, però, si capisce anche come in realtà Andrea Vitali abbia voluto narrare una storia più profonda di quello che si possa pensare inserendo il lettore nella vita del primo protagonista che incontra, Il Sisto, attraverso i suoi ricordi mettendo subito in chiaro che una forte componente sentimentale farà da sfondo ad una storia tutt'altro che frivola.
Al di là delle vicende narrate, molto belle e particolarmente intense, spiccano su tutto i personaggi per la loro originalità, ma anche, paradossalmente, per il fatto di essere persone comuni, quelle che si potrebbero incontrare tranquillamente tutti i giorni, sensazione che viene amplificata nei dialoghi, dove l'uso del dialetto è frequente e la parlata colloquiale fa da padrona, come se uscendo di casa si potesse incontrare il Sisto, un tassista come un altro, e si cominciasse ad intavolare un discorso con una grande semplicità. Il maresciallo Riversi, poi, potrebbe tranquillamente essere il maresciallo di ogni paese o città, colui che ha a cuore gli interessi dei cittadini, pronto ad indagare sulla minima perplessità; così come il parroco, don Cantoni, è l'uomo che ciascuno di voi potrebbe incontrare ogni domenica durante la celebrazione della Santa Messa. Della suora storta, invece, non voglio rivelarvi nulla altrimenti vi rovinerei la magia e la sorpresa che si cela dietro la sua persona,  per cui dovrete scoprire il resto da soli, ma credetemi: ne varrà assolutamente la pena, senza dubbio. Ognuno di essi, però, proprio per questa caratteristica risulta essere anche particolarmente originale: pensateci, quanti libri avete letto con protagonista gente comune? La maggior parte delle nostre storie sono popolate da ragazzi o ragazze dalla bellezza incredibile, con doti inimmaginabili e dalle capacità impensabili, ed è per questo motivi che creare una vicenda simile risulta assurdamente così singolare!
Le tematiche che affronta l'autore, nonostante così non possa sembrare, nascondono significati molto profondi e molto toccanti: gli Affetti irrompono nella vita dei protagonisti con una grande forza, come solo loro sono in grado di fare, sentimenti ed emozioni faranno da padroni e si impadroniranno del cuore del lettore che verrà trasportato in un uragano di sensazioni difficilmente immaginabili; anche il Passato diviene protagonista della storia, quello che torna a galla con una potenza inoppugnabile portando con sé dolore, rimorsi, passioni e amori. Entrambi i temi vengono trattati con una grande semplicità da una parte parte e con maestria dall'altra: nulla sarà mai inopportuno, al contrario la delicatezza e la dolcezza risalteranno su tutto, facendo apprezzare ancora di più l'autore.
Il finale potrà portare due reazioni differenti: alcuni lettori potrebbero rimanere con l'amaro in bocca, altri invece, al contrario, potrebbero apprezzare la scelta adottata dallo scrittore, ma in ogni caso, da qualunque parte voi stiate, la storia vi rimarrà ben impressa nel cuore e nella mente, per un motivo o per un altro, ed in entrambi i casi nessuno potrà togliervi il sorriso che automaticamente colorerà il vostro viso.
Lo stile usato dall'autore è molto semplice e scorrevole, ma non ha assolutamente nulla da invidiare a qualsiasi altro scrittore: quella nota di ironia e di freschezza che lo denotano lo rendono unico nel suo genere.
Ho scoperto Andrea Vitali solo di recente ma di una cosa sono già certa: del suo grande talento.
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