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Recensione "Le Streghe di East End" di Melissa De La Cruz

Creato il 18 luglio 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Care lettrici e lettori, 
oggi vi parlerò di un libro leggero e piacevole, perfetto da leggere sotto l'ombrellone o ai margini di un parco. Si tratta del nuovo volume di Melissa de La Cruz, Le streghe di East End, conosciuta in Italia per la serie Young Adult dei Sangue Blu e che la Leggereditore porta in Italia con un volume per un pubblico adulto dal prezzo interessantissimo.
Recensione Streghe East EndTrama: A volte la vita è fatta di pura magia... a volte c’è solo una possibilità per ristabilire i fragili equilibri fra il bene e il male. E ora tutto dipende dalle Beauchamp. È settembre e le tre donne si sono da poco trasferite a North Hampton. Sulla cittadina sembra regnare la calma; tuttavia, quando la comunità viene sconvolta da morti e scomparse misteriose, e gli occhi di tutti sono su di loro, dovranno decidere da che parte stare e riprendere in mano il loro destino. Da secoli hanno rinunciato ai propri poteri: Joanna può resuscitare i morti, Ingrid prevede il futuro, e Freya ha una pozione magica per ogni pena d’amore. Ora il tempo stringe, ed è giunto il momento di recuperarli... Fra misteri, forze oscure da placare, sensualità e vero amore, si muove questa avventura dal ritmo incessante e irresistibile. In questa prima prova per adulti, Melissa de la Cruz si riconferma come una delle maestre dell’ urban fantasy, con la sua inconfondibile capacità di creare un mondo fantastico, ricco di atmosfere suggestive, e una voce che incanta a ogni pagina. 
RECENSIONE Le streghe di East End è il classico volume della Leggereditore: fresco e leggero, che non pretende un grosso impegno intellettuale da parte delle lettrici. Un classico romanzo d'evasione. Melissa De La Cruz è conosciuta al grande pubblico per i suoi romanzi young adult: da questo punto di vista, non ho notato una significativa mutazione dello stile nel modo di raccontare la storia, né una crescita di contenuti "pruriginosi". Vi sono una paio di scene di sesso, ma molto sfumate, quasi poetiche: nulla a che vedere con l'erotismo dilagante della Adrian
Il romanzo si apre con un prologo in cui si definisce la geografia della vicenda: North Hampton, vicino a Long Island, luogo di villeggiatura di alta classe per la creme della società americana. Il paese -  piccolo, sonnolento, affacciato sull'Atlantico, circondato da eleganti dune di sabbia - è come Brigadoom: difficile da trovare, difficile sfuggirne.  


In questo scenario sospeso, si muovono tre donne, due figlie e una madre. Freya, barista sexy dall'insospettabile talento per le pozioni d'amore; Ingrid, seria bibliotecaria con la capacità di risolvere i problemi di natura soprannaturale, e Joanna, una bella donna di mezza età che può richiamare i morti dall'Ade. Le tre donne, che sono perfettamente integrate nella comunità del piccolo paese, hanno l'obbligo di mantenere celati i loro poteri. Destinate a morire e rinascere sotto spoglie mortali, partorite sempre dalla stessa donna (che ringiovanisce ogni due o trecento anni), Freya e Ingrid hanno attraversato secoli e vicende personali dolorose, hanno perso molte cose, sopratutto ad una vita semplice fatta di amore e di famiglia. Furono processate a Salem ed arse sul rogo come streghe, scacciate nel 1800, o morte in un incidente stradale... Come la loro madre, un consiglio composto da Autorità superiori ha impedito loro di far uso della magia e del loro rango di dee, così esse vivono imprigionate nella nostra realtà, dove poteri, caratteristiche soprannaturali e sapienza magica sono bandite. Soffrono per questa privazione che le rende monche, prive della loro autentica essenza, eppure hanno fatto di necessità, virtù. Insomma: sopravvivono a sé stesse. 
Ma adesso Freya ha trovato il grande amore, quello che le donerà la gioia per tutta (questa) vita: Bran, ricco discendente di una famiglia storica di North Hampton. Piccolo particolare: al suo party di fidanzamento, Freya si concede una scappatella al calor bianco con Killian, il bellissimo fratello minore del futuro sposo... e da allora, quell'uomo le è entrato sotto pelle, facendola smaniare di una passione che aveva provato solo una volta, all'alba del tempo. Nel frattempo, Joanna ha preso sotto la sua ala protettiva il piccolo Tyler, figlio dei suoi domestici, che gli ricorda Fryr, il gemello di Freya, prigioniero delle divinità superiori; dall'altra parte, anche Ingrid ha i suoi grattacapi. Creatura dal cuore sensibile e generoso che nasconde sotto un'apparenza algida, Ingrid non riesce a rinunciare all'idea di aiutare gli esseri umani. E scopre che qualcosa di nefasto, di oscuro e antico come il tempo sta insidiando la piccola comunità di North Hampton...
Il libro ha un ritmo narrativo costante, attraverso cui la storia procede senza grossi scossoni o colpi di scena eclatanti: vi è, insomma, quella sorta di placida, rassicurante prevedibilità che rende il volume una fonte di relax non impegnativa grazie anche ad uno stile semplice e fresco, con punte di garbata ironia che danno un pizzico di pepe alla narrazione. 
Il progressivo disvelamento della vicenda delle tre donne (che proprio streghe non sono e già il nome di Freya dovrebbe mettere sull'avviso le lettrici più smaliziate...) è effettuato con grazia e maestria, fedele ai canoni del genere. Bello l'incipit, con un forte impatto visivo e una notevole caratterizzazione dello scenario della storia che mi ha riportato alla memoria i telefilm di Jessica Fletcher, con i classici personaggi da borgo marinaro dell'America WASP.  


I personaggi sono ben caratterizzati attraverso i poteri magici di cui dispone: Freya è bella e sensuale, ed è capace di influenzare i sentimenti altrui attraverso le pozioni d'amore. Ingrid è generosa, altruista, sebbene mostri al mondo un'apparenza severa; Joanna è materna, creativa e un po' anarchica. 
Recensione Streghe East EndNella caratterizzazione, ho ritrovato segni e accenti di un delizioso film degli anni Ottanta tratto da un romanzo di Updike, Le streghe di Eastwich, dove a scompigliare le carte tra le tre splendide donne era niente meno che il Diavolo in persona. Qui il cattivo di turno si mostra sotto vesti di agnello, ma subirà la sua punizione, ve lo assicuro. Se devo muovere una critica, questa è per il finale: un po' rubato, quasi frettoloso. In meno di due capitoli, l'Autrice spiega la genesi del male che avvolge North Hampston e che ha coinvolto Freya e Ingrid. Personalmente avrei preferito un maggiore approfondimento della vicenda e una descrizione meno approssimata e più intrigante del legame tra Bram, Killian e Freya. Ma, ripeto, si tratta di una posizione personale. Per concludere: divertente, piacevole e facile da leggere. Libro consigliato per l'estate.
L'AUTRICE
Melissa de la Cruz è una scrittrice filippina cresciuta tra Manila e San Francisco. È autrice di numerosi best seller acclamati dalla critica, romanzi per ragazzi, tra cui le serie Au Pairs, Ashleys, Angels on Sunset Boulevard, e la serie Sangue Blu, pubblicata in Italia con grande successo da Fanucci Editore. Le streghe di East Endè il primo romanzo di una saga accolta con grande calore dal pubblico americano, e nella quale appaiono alcuni personaggi della serie Sangue Blu.

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