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Recensione: Mano Fantasma di Ripley Patton

Creato il 28 settembre 2015 da Erika @erika_zini

ripley patton - mano fantasmaUna lettura capitata quasi per caso, un periodo particolarmente “no” per la lettura, la scoperta di un autrice, l’entusiasmo per un libro particolarmente intenso.

Questa un po’ la sintesi di quello che mi è successo con Mano Fantasma, una lettura estremamente piacevole e sorprendente che mi ha conquistata dall’inizio alla fine e in merito alla quale non vedo l’ora di leggere il seguito.

Ecco la mia recensione!

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Il romanzo racconta la storia di Olivia, una ragazza nata con una rara patologia: la sua mano destra, invece che di carne e sangue, non è che una silhouette eterea. La vita di Olivia, già abbastanza complicata di per sé, subisce enormi cambiamenti quando la sua mano fantasma comincia a dare segni di possedere strani poteri e una volontà propria; al tempo stesso, una potente organizzazione bigotta e ostile nei confronti di chi vive la condizione di Olivia comincia a darle la caccia e lei si vede costretta ad affidarsi all’aiuto di Marcus, un ragazzo sconosciuto di cui non è completamente sicura di potersi fidare.

Titolo: Mano Fantasma (Le cronache della PSS #1)
Titolo originale: Ghost Hand
Autore: Ripley Patton
Traduttore: Ernesto Pavan
Editore: Self Published
Pagine: 277
Prezzo: € 2,45 (Amazon.it), € 2,70 (Kobo Store), $ 2,99 (iTunes)
Data di uscita: 3 agosto 2015

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Mano Fantasma ha per protagonista la giovane Olivia, nata con una particolare malformazione nota come PSS. Si tratta di una rara malattia che ha come effetto quello di avere una parte del corpo fantasma, seppur perfettamente funzionante. Nel caso di Olivia si tratta della mano: in fondo al polso si sviluppa qualcosa di etereo, luminescente della forma di una mano che lei usa normalmente come fosse di carne, pur non avendo le stesse sensazioni a livello tattile.

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I malati vengono visti con sospetto e paura e lei, essendo l’unica malata di PSS della scuola, viene tenuta a distanza dalla maggior parte dei compagni ma non solo, anche la madre pare essere abbastanza spaventata da questa caratteristica, soprattutto da quando il padre è morto; padre che, invece, adorava la figlia (gli ha anche fatto un dipinto dove l’unica componente materiale era la mano e il resto era fantasma, intitolato “l’altra Olivia”).

Tutto inizia un giorno quando Olivia durante una lezione si rende conto che la mano inizia ad agire da sola espandendosi quasi fosse attirata dalla compagna di classe che ha di fronte, fino ad entrare dentro di lei senza che la ragazza lo possa impedire. Accorre in suo aiuto, invece, il nuovo arrivato Marcus che, tutt’altro che spaventato da questa strana manifestazione l’aiuta a controllarla e a nascondere il fatto al resto della classe.

Ma chi è questo nuovo arrivato? Perché non ha paura di lei? E, soprattutto, perché la sta aiutando?

Non vi anticipo altro della trama se non che Olivia scoprirà che la diffidenza può facilmente trasformarsi in paura e poi in odio, tale da portare alla volontà di annientare ciò che provoca questo disagio. Scoprirà che il “male” è più vicino a lei di quanto abbia mai immaginato e che ci sono persone, invece, come lei che sono pronte ad aiutarla non solo ad uscire da questo nuovo problema ma anche a capire cosa le sta succedendo e perché.

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Particolarmente ben riuscita la costruzione dei personaggi. Olivia è una ragazza comune, con una buona dose di sarcasmo, decisa nel proteggere gli innocenti e nel fare “la cosa giusta”. Estremamente coerente, è un piacere seguirla attraverso il suo punto di vista nella narrazione. Spesso prende delle cantonate ma lo fa in buona fede e non è mai arrogante o antipatica, anzi, sprigiona simpatia ed empatia (ok, non abbiamo arti fantasma ma se li avessimo senz’altro troveremmo in lei una valida alleata!). Cocciuta e ironica, riesce ad essere buffa anche nelle situazioni più normali.

Marcus, il protagonista maschile è un personaggio ambiguo, non il classico “bello e stronzo” piuttosto quello “carino e sfuggente”, non sai se fidarti o no, sai che non sta raccontando tutta la verità tuttavia sa qualcosa di importante. Ammetto che l’autrice, anche in questo caso, ha fatto un buon lavoro creando qualcuno di credibile, interessante e allo steso tempo esasperante (seppur in senso positivo).

Lo stile di scrittura della Patton è molto scorrevole, la costruzione della storia è quella del thriller dove in ogni pagina succede qualcosa e non lascia mai tempo al lettore di poggiare il libro.

In generale, di Mano Fantasma ho apprezzato particolarmente il suo essere originale pur giocando con elementi già letti in migliaia di romanzi. Ciò che accade non è mai scontato e succede proprio quello che non ti aspetti, rivendo una lettura avvincente e intrigante, un perfetto mix di thriller, paranormal e una punta di sci fi. Il romance è appena sfiorato, lasciando spazio ad una gamma di sfumature che lasciano presagire qualcosa di interessante per i prossimi libri della serie.

ripley patton - oliviaNulla è facile nel mondo di Olivia, non ci si può fidare di nessuno, nemmeno delle persone più vicine.

Una lettura consigliatissima agli amanti degli Urban Fantasy e più in generale del target Young Adults all’interno del quale Mano Fantasma è una piccola chicca.

Da dire, anche, che l’autrice si è auto pubblicata in Italia (ma è auto pubblicata anche all’estero) affidandosi alla sapiente traduzione di Ernesto Pavan che ha saputo dare una voce unica alla protagonista mettendo in evidenza il suo essere un-politically correct.

Voto: 8 e 1/2

La serie delle Cronache della PSS è composta di 4 libri:

  • Ghost Hand (The PSS Chronicles #1): tradotto in italiano come Mano Fantasma;
  • Ghost Hold (The PSS Chronicles #2): in via di traduzione in italiano;
  • Ghost Heart (The PSS Chronicles #3): disponibile solo in inglese (per ora ;-) );
  • Ghost Hope (The PSS Chronicles #4): uscirà negli store internazionali nell’autunno 2015.

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ripley patton2Ripley Patton vive sulla Costa Ovest degli Stati Uniti. Ha un gatto, due figli adolescenti e un uomo che vorrebbe vivere su una barca. È una scrittrice premiata per i suoi racconti, nonché autrice delle Cronache della PSS, una serie di thriller paranormali dedicati ai giovani.
Ripley non fuma, beve o impreca quanto i suoi personaggi. I suoi unici vizi sono la scrittura, le M&Ms e i reality show.


Archiviato in:Fantasy, Recensioni, Rubriche, Thriller, Wishing Well, Young Adult Tagged: mano fantasma, marcus, olivia, paranormal, pss, recensione, ripley patton, serie, thriller

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