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Recensione - "Nel cerchio" di Bernard Minier

Creato il 16 giugno 2014 da Diegothriller
Recensione a cura di Massimo Minimo

"Nel cerchio" di Bernard Minier (Piemme) è il thriller recensito oggi da ThrillerPages. Clicca qui e leggi trama e note sull'autore L’11 giugno del 2010 tutta la Francia è davanti agli schermi televisivi per la partita della Nazionale transalpina contro l’Uruguay. Quasi tutta, perché Martin Servaz, comandante della polizia di Tolosa, non è particolarmente interessato al calcio e la sua attenzione è rivolta alla telefonata che ha appena ricevuto. Il suo grande amore di gioventù, Marianne, è angosciata perché il proprio figlio, Hugo,  è il principale sospettato dell’omicidio di una professoressa. Martin si reca subito a Marsac, cittadina luogo del delitto ed in cui lui stesso aveva studiato e, nonostante le iniziali resistenze di alcuni superiori, riesce a farsi assegnare il caso. Anche perché un indizio trovato sulla scena del crimine sembra portare a Julian Hirtmann, spietato serial killer catturato dal poliziotto ma poi evaso. Per Servaz l’indagine comporta un tuffo nel passato, pieno di ricordi, a volte piacevoli ma più spesso dolorosi. Mentre cerca di sbrogliare l’intricata matassa insieme alla sua fidata squadra, Martin diventa il bersaglio del criminale e deve quindi lottare per salvare la propria vita e quella della figlia Margot.
Nel cerchio è il secondo romanzo di Minier, sempre con protagonista il comandante Servaz. La trama è complessa e si dipana in un alternarsi di passato e presente, con alcuni “intermezzi” che sembrano estranei al racconto ma che, alla fine, acquistano un significato ben preciso. Tanti sono i personaggi che affollano le pagine del libro e se Martin è la figura principale, le altre non possono essere definite di contorno. Anche la vicenda centrale, l’assassinio della giovane professoressa, è solo una delle storie che s’intrecciano nel corso della narrazione. La bravura dell’autore consiste proprio nella capacità di tenere alta la tensione per tutto il romanzo  e poi tirare le fila in modo da rendere chiaro ciò che sembrava così complicato. L’epilogo lascia intendere un probabile seguito, ma non vi svelo nulla e v’invito alla lettura di questo bel thriller.

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