Recensione | Once Upon A Time 5×13 “Labor Of Love”

Nel mezzo del cammin di nostra vita (spero di non esserci ancora arrivata, ma non si sa mai: forse i troppi feels mi porteranno a morte certa e prematura, e l’Oltretomba sta quasi iniziando a piacermi) o, in questo caso, a metà della quinta stagione, ecco che gli abitanti di Storybrooke – o almeno, quelli che contano – si ritrovarono nell’Aldilà.
Della serie: certo che gli autori non sapevano più cosa inventarsi; ma ci accontentiamo un po’ di Mitologia greco-romana non sta del tutto male nel minestrone che questo telefilm è e dobbiamo anche guardare il lato positivo: non hanno ancora inserito i personaggi de Il Segreto! Meglio così.

“Labor Of Love” si apre sul nostro Hook tutto sanguinante, sembra che si sia tuffato in una piscina piena di cactus. Ora, comprendo che siamo in Quaresima e non fanno altro che trasmettere film sulla Passione, ma questo ragazzo l’hanno davvero conciato come un povero Cristo.
A dargli tutte queste carezze col rastrello è stato Cerbero. Secondo la tradizione, bestia feroce a tre teste posta come guardia dell’ingresso agli Inferi, è ripresa da J.K.Rowling nel momento della creazione di Fuffi e da Once Upon A Time. Dante lo dipingeva così:

Cerbero, fiera crudele e diversa,
con tre gole caninamente latra
sovra la gente che quivi è sommersa.                

Li occhi ha vermigli, la barba unta e atra,
e ‘l ventre largo, e unghiate le mani;
graffia li spirti, iscoia ed isquatra.

Sì, insomma: è proprio un brutto mostro. Hook non riesce a liberarsi dal suo supplizio, ma riesce a far fuggire una fanciulla con lui prigioniera; la domanda “Lei chi è? Lei chi èèèèè?” rimarrà fino alla fine dell’episodio. Sempre se non siete perspicaci, come me.
Per l’appunto, la ragazza incontra subito la crew di Storybrooke per dirle dove si trova Hook. Solo il pensiero di poter sconfiggere Cerbero sembra malsano, ma Mary Margaret (lei sì  che conosce tutti) sembra avere la soluzione. Ha da poco scoperto che Hercules, suo amico di gioventù – nonché sua vecchia liaison  – è morto e si trova nel limbo.
La dodicesima celeberrima fatica di Ercole (od Eracle, a voi la scelta) consisteva proprio nello sconfiggere Cerbero. In Once Upon A Time, è morto provandoci e questa è la sua questione irrisolta che lo trattiene dal raggiungere l’Olimpo.

Per trovarlo, le Charlie’s Angels (Mary Margaret, Emma e Regina – no pun intended), si rivolgono alla Blind Witch che, a quanto pare, nel localizzare le persone è più efficace del centralino del 12.40.
Hercules fa lo scaricatore di porto e no, non è Ryan Gosling. Le mie speranze sono morte sul nascere.
Ma comunque. Superato lo shock iniziale nel rivedere  Biancaneve più agée, madre e nonna (io ancora mi sento destabilizzata al pensarci, ma mi basterebbe guardare un episodio di Beautiful per considerare tutto questo normale), Hercules accetta di battersi contro la feroce bestia a tre teste.
Tuttavia, il suo coraggio sembra affievolirsi quando Ade irrompe sul luogo della battaglia per screditare il nipote. Di fatto, il semidio era già stato sconfitto come un cane dal vero cane e, indubbiamente, avrebbe perso anche stavolta.
Mary Margaret è in preda ad una serie crisi di identità (che volete farci, prima o poi capita a tutti… creeedo) ed è decisa a tornare la balda ed impavida Biancaneve: la stessa che, anni ed anni… ed anni prima, si era lasciata baciare addestrare da Hercules a diventare un’arciera degna di Hunger Games ed Arrow, e che aveva potuto, così, difendere il suo regno dai banditi e dall’allora terribile Regina.
Perciò, Mary Marg… scusate, Biancaneve è pronta ad aiutare SuperMuscolo. Apparentemente, Cerbero se ne va a spasso per l’Oltretomba ed aggredisce Hercules, Snow e la ragazza prima citata (che finora ha vagato senza meta per la città ed ora si ritrova nel mezzo). Armati di coraggio, nonché di freccia, pugnale ed… un tubo (SuperMuscolo Idraulico Gel), il trio Medusa (anche se ancora la suddetta non s’è vista) riesce, con tre soli colpi, a mettere il cane KO. Anzi, direi a metterlo CO₂, visto che fa “Puff!”.

Hercules ha completato la sua missione e può, finalmente, raggiungere l’Olimpo. Anche la ragazza misteriosa, che rivela essersi Megara “Meg”, ha raggiunto la salvezza e la felice coppia ascende al cielo. Amen.

Insomma, tutta questa fatica non ha portato a niente – eccetto nel caso di Hercules, sia chiaro. Hook è ancora sotto le grinfie di Ade, che è pronto a fare del male non solo a lui, ma anche agli amici giunti per salvarlo e sarà proprio lui a determinare le vittime.
Ade, ti odio, ma ti amo. You know what I mean.
Staremo a vedere come la situazione si evolverà; è certo che non mi metterò a maledire Ade e a pensare “Lo voglio morto!” perché be’, ci siamo capiti. Poi ci sono dei casi straordinari, tipo Rumple che ha 7 vite come i gatti, è adorabile come loro e graffia altrettanto dolorosamente.

Per concludere, non dimentichiamoci di Henry! (La mia è un’affermazione coraggiosa, visto che, in mille  parole, non ho ancora citato Charming, ma lo faccio adesso).
Chi non muore si rivede, si suol dire, ma in questo caso si rivede anche chi è già bell’e morto, crepato e schiattato. Cruella DeVil aka Crudelia DeMon, nell’altro mondo, side sulla poltrona di Regina e, per giunta, Henry se la ritrova davanti durante una missione inutile e fallimentare intrapresa con Robin Hood. La moda è la stessa: anche lei vuol tornare in vita e adula Henry affinché, da autore, le scrivi un’altra fine… che cancelli la sua fine, se vogliamo essere più accurati. Con la scusa bella e buona di riportare sua madre alla purezza, quando questa aveva già rubato in tutti i supermercati d’America a quattordici anni, Cruella gli confida che il potere dell’autore non è solo nella penna e che può benissimo riportarla in vita.
Sembra una gara, chi sarà il prossimo ad implorare per la resurrezione? Ripeto, sarà che siamo in Quaresima.

Questo episodio mi è piaciuto molto, è riuscito ad intrattenermi per tutti i suoi quaranta minuti e non è nemmeno stato banale. Voglio dire, una breve pausa dai lamenti di Emma, la qual mi pare di molto rammollita, ci voleva. E non è nemmeno giusto infilare sempre il coltello nella piaga raccontando la vita di Regina, nota presidentessa del Mai ‘Na Gioia Club. La seconda parte di questa stagione sarà un gioco di ombre, e non so quanta luce i nostri paladini saranno in grado di trovare, o sfruttare.
Il promo del prossimo episodio mi sembra scottante, un po’ perché siamo negli Inferi, un po’ perché vede due diavoli a confronto. Il male è sempre attraente (oltremodo quando ha la faccia di Tom Hiddleston), lo sappiamo bene, perciò mi aspetto una puntata coinvolgente, proprio come lo è stata questa. Vi lascio col suddetto promo, grazie ed arrivederci! :)

*parte la sigla di Uomini e Donne*

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