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Recensione Ozone Gaming Gear Argon

Creato il 28 dicembre 2015 da Lightman
    Recensione Ozone Gaming Gear Argon

Il mouse Ozone Argon è un prodotto dotato di un ottimo rapporto qualità/prezzo, in grado di riproporre molte delle caratteristiche dei mouse di fascia alta, ad un prezzo relativamente contenuto.

Recensione Ozone Gaming Gear Argon Recensione Ozone Gaming Gear Argon

Alessio Ferraiuolo è cresciuto a pane, cinema e videogame. Scopre in giovane età la sua passione per la tecnologia, che lo porta a divorare tutto quello che il mercato ha da offrire, dall'hardware per PC agli smartphone, senza mai sentirsi sazio. Nel tempo libero adora suonare la chitarra, andare in palestra e guardare tonnellate di film e serie TV. Lo trovate su Google+.

Il mercato delle periferiche da gaming è molto ricco di alternative, in tutte le fasce di prezzo. Si passa dai mouse economici a quelli che superano i 150€, per un'offerta in costante crescita. Accanto ai marchi storici di questo settore, come Razer o Logitech, troviamo una serie di produttori che puntano su specifici segmenti di mercato, come Ozone Gaming Gear, che cerca di offrire prodotti dotati di un prezzo non eccessivo ma capaci spesso di soddisfare le esigenze dei gamer, senza far rimpiangere i dispositivi più costosi. Di questa categoria fa certamente parte il mouse Argon, che riesce bene a configurarsi come un'alternativa di buon livello per tutti i giocatori in cerca di un mouse prestante e versatile. Con un prezzo di circa 65€ online, l'Argon si pone come una via di mezzo decisamente riuscita, merito delle features inserite, che ricalcano quelle dei mouse di livello superiore, e del buon equilibrio raggiunto tra dotazione tecnica e prezzo, che ne fa un dispositivo da tenere in seria considerazione.

Design e caratteristiche costruttive

Ozone Argon fa della semplicità un punto di forza. Le linee sono simmetriche, un tipo di design che permette anche ai mancini di usare la periferica senza problemi. Le dimensioni sono leggermente superiori alla media e la parte posteriore bombata non si adatta molto bene a chi utilizza una presa Fingertip Grip, mentre coloro che prediligono prese Palm Grip e Claw Grip non avranno problemi. Oltre ai due tasti principali, troviamo il selettore dei DPI appena sotto di essi, due tasti sui bordi laterali destro e sinistro, speculari, e un ulteriore pulsante collocato sotto alla rotellina principale. Visto frontalmente, si nota una griglia ad impreziosire il design del dispositivo, che unita alle linee scelte per i due tasti principali ricordano le soluzioni scelte da Razer per alcuni dei suoi mouse, come il DeathAdder, ma i rimandi finiscono qui. Sui bordi laterali troviamo anche due inserti in gomma per aumentare il grip, utili e realizzati con materiali di buona qualità. Una volta capovolto, l'Argon mostra, appena al di sotto del sensore laser, un piccolo vano con tappo a vite, in cui installare dei pesini da 4.5 gr, fino a un massimo di quatto unità. Queste sono bloccate attraverso degli alloggiamenti installati all'interno del tappo, che mantengono ben fermi i piccoli cilindri metallici. Ad impreziosire ulteriormente il design troviamo anche l'illuminazione RGB a 16.8 milioni di colori, che mette in evidenza le linee laterali del mouse, la rotellina, il selettore di DPI e il logo Ozone, nella parte posteriore della periferica. Il cavo di collegamento USB è telato e lungo 1.8 metri e la parte finale è placcata oro.
In generale, materiali e caratteristiche costruttive sono di discreto livello, anche se dal punto di vista qualitativo i prodotti più costosi si differenziano per finiture più curate e per l'utilizzo di un policarbonato di qualità superiore. Detto questo, il livello raggiunto è ottimo, soprattutto in questa fascia di prezzo. Anche il pack di vendita non sembra appartenere a questa categoria: la confezione è realizzata con un cartone molto spesso e con apertura a scrigno, mentre all'interno troviamo, oltre al mouse, anche un pratico astuccio per contenere i pesini non utilizzati.

Caratteristiche tecniche e software di gestione

Ozone Argon sfrutta un sensore laser Avago ADNS 9800, capace di raggiungere gli 8200 DPI e un polling rate di 1000 Hz. A differenza degli ultimi modelli proposti nella fascia alta, che raggiungono i 16.000 DPI, Ozone ha preso una strada più conservativa, ampiamente condivisibile, visto che valori tanto alti trovano una difficile applicazione pratica in contesti d'uso normali. Sotto ai due tasti principali trovano spazio due switch meccanici OMRON, per offrire una risposta migliore alle sollecitazioni. All'interno sono disponibili anche 128 Kb di memoria, per salvare i profili creati attraverso il software di gestione.
Anche se Ozone offre periferiche di vario tipo, l'azienda non fornisce un software unico per la configurazione di mouse tastiere, con il risultato che ogni prodotto ha la propria applicazione. Razer e Logitech offrono un supporto migliore sotto questo aspetto, ma alla fine il programma di gestione del mouse funziona bene, anche se l'interfaccia è leggermente confusionaria. Tramite i 5 profili disponibili si possono programmare tutti e nove i tasti del mouse, selezionando anche sensibilità e polling rate. La parte dedicata all'illuminazione permette di scegliere i colori visualizzati tra i 16.8 milioni disponibili, anche se non è possibile gestire più colori in base alla zona del mouse. Le modalità sono due, una fissa e una pulsante, e il software permette di selezionare l'intensità della luminosità o il ritmo del battito, nel caso si sia selezionata questa modalità. Anche qui dunque Ozone ha puntato sulla semplicità, fornendo comunque un'esperienza d'uso completa.

Prova

Recensione Ozone Gaming Gear Argon

Dai titoli più frenetici a quelli più riflessivi, il mouse di Ozone si è sempre comportato bene. Il merito va all'ergonomia, al sensore utilizzato, sempre preciso, e al selettore dei DPI, che permette di gestire al volo la sensibilità in base alle esigenze, senza passare dal software principale. Nel frenetico Star Wars Battlefront abbiamo apprezzato la velocità di esecuzione e i tempi di risposta, davvero ottimi, mentre in un titolo meno impegnativo sul fronte dei tempi di reazione, come World of Tanks, il poter impostare in tempi rapidi la sensibilità si è rivelato un vantaggio, soprattutto per colpire i nemici dalla distanza. La scorrevolezza della periferica è buona ma non raggiunge quella dei prodotti più costosi, dotati di materiali che consentono prestazioni migliori sotto questo aspetto, ma alla fine ci si abitua in fretta.
Stessa cosa per l'illuminazione RGB, una caratteristica prettamente estetica che non cambia in alcun modo l'uso del mouse: la plastica trasparente utilizzata per l'illuminazione laterale è leggermente cheap, ma si tratta di un elemento tutto sommato marginale, che non riesce a far passare in secondo piano gli aspetti positivi del prodotto.

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