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Recensione Padre Ricco Tour con Robert Kiyosaki e National Achiever Congress Rimini 2012

Da Robertopesce
Recensione Padre Ricco Tour con Robert Kiyosaki e National Achiever Congress Rimini 2012

Robert e Kim Kiyosaki

E’ terminata ieri sera la kermesse di formazione tenutasi presso la Fiera di Rimini dedicata al “Padre Ricco Tour” con Robert Kiyosaki e al National Achiever Congress che presentava a sua volta una dozzina di diversi relatori esperti di varie aree che andavano dalle strategie di investimento immobiliare all’apprendimento intensivo, dal trading sul Forex alla cura dell’immagine e ancora altre diverse discipline ancora.

Era la prima volta che seguivo da allievo questo evento e, come molti, ero soprattutto curioso di conoscere e ascoltare dal vivo Robert Kiyosaki di cui, come moltissimi degli oltre 2.500 presenti in sala a Rimini, avevo letto i libri e apprezzato molte idee pur se tipicamente ridondanti all’interno delle sue numerose pubblicazioni.

Qual’è il mio giudizio complessivo sull’evento? Cercherò di seguito di essere il più esaustivo possibile (ma, come di consueto, senza peli sulla lingua!) valutandolo soprattutto dal punto di vista del partecipante “medio” (io non faccio propriamente testo visto che, essendo del settore, sapevo già fin dall’inizio che avrei trovato ben poche novità quanto a contenuti) ma non risparmiando nemmeno alcune considerazioni da addetto ai lavori.

Partiamo dall’organizzazione di Girolamo Portacci (che ha anche condotto un breve intervento sulla psicologia finanziaria ad inizio convegno) e Risorse della Mente che mi è sembrata eccellente come al solito quanto ad aspetti organizzativi (allestimento sala, accoglienza partecipanti, staff gentilissimo e sorridente, traduzione simultanea etc.), da rivedere invece un pò di cose rispetto alla politica commerciale visto che sia su questo che già su prossimi eventi come il Millionaire Mind 2013 mi sembra ci sia un pò troppa disinvoltura nell’offrire biglietti a prezzi ondivaghi e omaggi talvolta in maniera disordinata con l’antipatico risultato finale dei partecipanti che, confrontandosi tra loro, scoprono di essere stati trattati diversamente a parità di momento di acquisto del biglietto (io stesso come partner nella distribuzione dei biglietti ho dovuto scoprire in corso d’opera che erano state modificate alcune cose e mi sono dovuto scusare con diversi miei clienti cercando di metterci una pezza dove potevo).

Venendo invece alla sostanza dell’evento e dei relatori che si sono alternati, parto dagli aspetti che mi sono piaciuti meno:

  1. Che le due giornate pre-Kiyosaki avrebbero avuto una struttura a mini workshop e con un ovvio obiettivo commerciale da parte dei singoli relatori lo si sapeva, peraltro il prezzo stesso dei biglietti così ridotto lo lasciava capire. Ciò detto, quello che ho trovato assai fastidioso è stata da un lato l’assoluta pochezza di contenuti forniti dalla maggioranza dei relatori e dall’altro la scarsissima “eleganza” nel proporsi da parte degli stessi tra eccessi di truismi, ripetizioni, passaggi scontati e fastidiosi etc. Per migliorare questi aspetti, volendolo fare, sarebbe sufficiente una sorta di “regia” dell’evento con una logica dei vari argomenti e dei rispettivi passaggi introduttivi tale per cui il tutto potrebbe assumere una forma almeno un minimo organica e fornire comunque un pò di contenuto utilizzabile ai partecipanti.
  2. Siamo tutti venditori e come detto era ovvio e normale aspettarsi delle proposte commerciali, peraltro in sè stesse anche gradite dal pubblico che ha comunque l’opportunità di conoscere in sole due-tre giornate molte cose diverse e di conseguenza decidere se e cosa approfondire per incrementare la propria formazione. Anche qua, tuttavia, c’è modo e modo per farlo e non parlo soltanto di eleganza comunicativa, che nella maggioranza dei casi evidentemente era elemento sconosciuto ai più, ma an
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    Richard Duncan e il Rich Dad Team al completo

    che della necessità di rimanere abbastanza vicini alla realtà delle cose senza pretendere di far passare pulcini per struzzi. Arrivo a dire che da qualsiasi commerciale ci si aspetta un pò di enfasi e di esagerazione e qualche boutade teatrale, tutto sommato fa parte del gioco e chi compra sa che deve sempre fare un pò di tara a quello che vede e che sente, tuttavia a Rimini (e qua fornisco una testimonianza relativa ai settori di mia specifica competenza nei quali conosco molto bene la realtà delle cose così come i risultati concretamente ottenibili o non ottenibili dalla maggioranza delle persone al termine di un seminario) ho sentito troppo spesso sparare numeri di risultati economici ottenibili assolutamente irrealistici e in diversi casi sostenere tesi palesemente non vere e quando dico questo non mi riferisco al giochino dei prezzi dei corsi che dopo un pò era peraltro diventato assolutamente stucchevole per non dire ridicolo. La mia personale opinione sull’aspetto commerciale della cosa è che per vendere seminari a prezzi oggettivamente cari e fuori mercato si pompassero a dismisura i risultati ottenibili oversemplificando dall’altro lato le difficoltà intrinseche connesse all’effettivo utilizzo del know-how in questione. Sul prezzo dei corsi in realtà non ci sarebbe nemmeno molto da discutere, ogni persona ha infatti il diritto di decidere da sè a quanto vuole vendere la propria merce ed è opinabile se sia più esagerato il prezzo di un seminario di due giorni a 2.997 € oppure una t-shirt da 110 € che si può comperare in qualsiasi boutique italiana, in ogni caso la risposta finale non sta a me che guardo dall’esterno ma al consumatore che è libero di decidere se comprare o meno. Se però si fa pubblicità ingannevole per promuovere tali prodotti o servizi beh, questa a casa mia si chiama mancanza di etica e onestà commerciale.

Cosa ho invece apprezzato e trovato di utilità generale:

  1. Il numero e la varietà di relatori e contenuti, grande opportunità per quantomeno conoscere a livello introduttivo temi, materie e argomenti di cui molti non hanno magari mainemmeno sentito parlare (si pensi ad esempio al tema dei tax lien completamente sconosciuto in Italia)
  2. La possibilità di ascoltare idee, modi di pensare e procedure diverse dalle nostre tipicamente italiane e di aprire la mente a nuove e diverse possibilità, tutto sommato praticabili anche all’estero, perchè no?
  3. In generale, la spinta a pensare in grande e a capire che si può realizzare molto se ci si impegna a trovare i modi per farlo
  4. La presenza femminile sul palco (abbiamo bisogno di più modelli di ruolo e leadership femminili, please signore, datevi da fare!!) rappresentata egregiamente da Eve Michaels e Kim Kiyosaki. Eve Michaels, pur senza fornire alcun contenuto particolarmente rilevante, ha sensibilizzato egregiamente il pubblico sull’importanza della cura della propria immagine non solo come veicolo per il successo professionale, elemento peraltro assai importante, ma anche come modo per sentirci meglio con noi stessi e con gli altri alzando anche la nostra autostima. Ho poi molto apprezzato la verve e l’energia di Kim Kiyosaki, anche lei assolutamente parca quanto a contenuti concreti ma sicuramente in grado di creare motivazione e parlare alle donne con un messaggio importante sulla necessità di agire.
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    Gli indimenticabili "topolini" di Italo Cillo

  5. L’intervento di Italo Cillo, unico relatore italiano del National Achiever Congress se non contiamo Girolamo Portacci che giocava più che altro il ruolo di “padrone di casa”. Italo ha riscosso più volte applausi a scena aperta per il suo intervento di grande umanità e al contempo costruito in maniera assolutamente raffinata ed elegante per poter raggiungere i propri legittimi obiettivi commerciali, prova del fatto che è assolutamente possibile portare avanti allo stesso tempo etica e commercio e fornire allo stesso tempo utilità al proprio uditorio. La mia personale opinione è che se il National Achiever Congress fosse costruito attorno a 7-8 relatori italiani di valore e assoluta competenza (ne avrei giunto in mente alcuni … ^_^) più un paio di grossi nomi internazionali il tutto ne risulterebbe estremamente accresciuto sia nel gradimento delpubblico che nell’efficacia dell’evento. Io stesso ho suggerito questa idea a Risorse della Mente ma non ho molte speranze che questo possa accadere in futuro anche per le idee dei signori di Success Resources che gestiscono l’evento a livello mondiale. Potremmo però impegnarci noi per costruire un evento del genere cosa ti sembra come idea?
  6. La testimonianza sul palco di John Cortis, speaker motivazionale australiano che ha sostanzialmente raccontato la storia della sua vita e le incredibili sfide che ha dovutoe deve tutt’ora affrontare a partire dalla sua grave disabilità (John Cortis soffre fin da piccolo di una malformazione congenita che lo ha poi portato all’amputazione di entrambe le gambe). Sinceramente parlando, il tipo di energia personale che ci ha comunicato John Cortis non mi ha esattamente conquistato ma tanto di cappello a quest’uomo per come ha saputo trasformare le proprie gravissime disabilità in una sconfinata forza interiore ed utilizzarle per ispirare la vita delle altre persone
  7. L’intervento di Rohan Weerasinghe (uno dei tre esperti di investimenti immobiliari assieme a Yang Po e a Ken McElroy) che, pur fornendo cifre e esempi poco o nulla comprensibili per noi italiani che viviamo una realtà diametralmente opposta, ha tuttavia aperto delle finestre sulla
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    John Cortis, speaker motivazionale, disabile

    possibilità di costruire strategie interessanti di investimento in immobili, magari geo-localizzate all’estero se non praticabili da noi. Personalmente ho apprezzato la puntualizzazione del fatto che, una volta compresa e adottata una certa strategia di investimento immobiliare, vada poi cercata l’area geografica in cui tale strategia possa funzionare, e qui risulta interessante riflettere sul fatto che l’Inghilterra è sicuramente più accessibile per costi e distanze rispetto agli Stati Uniti

  8. Il Rich Dad Team nel suo insieme. Bella e interessante la cosa di presentare 3 esperti di livello nelle rispettive aree di competenza per supportare le proprie tesi e ad una prima occhiata sia Richard Duncan (macro economista che ha disegnato foschi e oscuri scenari per il futuro …) che Tom Wheelwright (esperto di fisco e tassazione che, ovviamente senza spiegare il “come”, ci ha lasciato più volte con l’acquolina in bocca ma allo stesso tempo interdetti sostenendo di poter garantire la non tassazione in maniera legale anche di rilevanti ritorni economici!) che il già citato Ken Mc Elroy (investitore immobiliare che utilizza strategie sofisticate di utilizzo del debito bancario per moltiplicare la resa dei propri business) sono sembrati personaggi di assoluto valore e competenza e sarebbe stato bello sentirli svelare almeno un pò del proprio sapere che tuttavia sarà riservato a chi vorrà frequentare con loro un seminario futuro nel 2013, il tutto come sempre per la modica cifra di 2.997 €. Tale cifra sarebbe niente per l’utilità di quanto è stato lasciato intuire se non fosse che più di un dubbio ti rimane soprattutto quando senti dire che loro hanno comperato un terreno e costruito 108 appartamenti in un anno (!!), più o meno il tempo che da noi serve solo per avere i permessi sempre che te li diano, quindi rifinanziato il tutto con un secondo mutuo di importo maggiore (!!! ma che banche hanno gli americani?) che copriva tutto il valore aumentato della proprietà tale per cui gli investitori come Kiyosaki potessero avere un mega ritorno già dopo 12 mesi. In effetti Kiyosaki ha ripetuto almeno 8 volte di tenere la mente aperta e di non pensare “Ma questo in Italia non si può fare!” ma lo scetticismo in sala era su questi aspetti parecchio diffuso … Sorvolando il fatto che il fantomatico corso del 2013 è stato presentato in stile “prendere o lasciare” senza che sia spiegato nemmeno uno straccio di programma, in ogni caso il trio dei Rich Dad Advisors è stato sicuramente una delle cose più interessanti della giornata.
  9. Infine, ho sicuramente apprezzato aver conosciuto e ascoltato dal vivo Robert Kiyosaki che, per chi si interessa a questi argomenti ed al proprio benessere finanziario era un “must” imperdibile. Kiyosaki mi è apparso decisamente carismatico, francamente più di quanto mi aspettassi e le cose che ha detto sono sicuramente state stimolanti, non tanto perchè abbia espresso al massimo mezza parola in più rispetto a quanto scrive e riscrive sui suoi libri, quanto per l’enfasi che ci ha messo. Certo, come già scrivevo più sopra, molti dei suoi concetti sono difficili da mandar giù e rispetto alla nostra esperienza italiana molte cose fanno fatica a quadrare ma il personaggio e il suo speech condotto in maniera coordinata assieme a sua moglie e ai suoi advisor direi valesse la partecipazione.

Riflettendo sull’evento nel suo insieme e ascoltando il parere sia dei miei allievi e clienti presenti all’evento che di altri partecipanti anche nei giorni immediatamente successivi, direi che il “Padre Ricco Tour” e il “National Achiever Congress” abbiano abbastanza diviso, penso molto anche in base alle aspettative che ognuno aveva nel recarsi a Rimini.

Chi si aspettava concretezza, idee immediatamente applicabili, grande valore aggiunto rispetto ai libri di Kiyosaki e cura del partecipante “all’italiana” è in effetti rimasto piuttosto deluso dal tutto. Chi, viceversa, aveva già in mente di recarsi più ad una “fiera” che ad un seminario ed era in cerca di idee per sviluppare la propria formazione e desiderava conoscere il mito Kiyosaki di persona è rimasto decisamente soddisfatto ottenendo ciò che voleva.

A livello personale, se da un lato come scritto sopra ho trovato comunque diverse cose interessanti, dall’altro faccio sinceramente fatica a non esprimere una sensazione generale di fastidio, un pò la stessa cosa che avevo già espresso ad inizio anno tornando da Londra dal “Never Work Again” (leggi QUA la recensione dell’evento).

Indubbiamente questo fastidio dipende soprattutto dai miei valori personali e professionali, ne sono consapevole, in quanto mi piacerebbe ricevere da questi rinomati trainer internazionali lo stesso tipo di approccio caldo, umano e attento al dare costantemente servizio e utilità ai clienti che tipicamente mi impegno a corrispondere all’interno dei miei seminari.

Se ho compreso anni fa che etica e marketing devono costantemente andare a braccetto all’interno di una propria attività professionale, ho pochi dubbi in proposito nell’esprimere il mio favore rispetto ad un equilibrio sbilanciato più sulla prima che sul secondo. Ciò detto, è evidente che esistono molti modi di fare le cose e questo non mi e non ci deve impedire di estrarre comunque il meglio da ogni personaggio e situazione e in questo senso se onestamente non so quanto Kiyosaki & Company abbiano realmente qualcosa di rilevante e applicabile da trasmettere quanto alle strategie di investimento che affermano di utilizzare, non ci sono dubbi sul fatto che in quanto a capacità di fare marketing e branding di sè stessi e del proprio lavoro hanno davvero ben pochi rivali sul pianeta.

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Livio Sgarbi on stage

Concludendo, un caro saluto a tutti gli amici e clienti che hanno voluto condividere con noi questo evento a Rimini e una parola di scusa sincera nei confronti di chi non è rimasto granchè soddisfatto rispetto alla propria partecipazione.

Mi farebbe peraltro molto piacere se chi era a Rimini volesse esprimere qua sotto il proprio feedback personale sull’evento LASCIANDO UN COMMENTO in calce all’articolo. E’ interessante sapere se e cosa vi è piaciuto e se e cosa non vi ha invece soddisfatto così come cosa pensate di applicare e/o approfondire di quanto ascoltato a Rimini. Come sempre, confrontare le proprie idee ed esperienze è una fonte infinita di crescita reciproca.

Infine, ricordo a tutti che SABATO PROSSIMO, 22 SETTEMBRE 2012, Livio Sgarbi ed io condurremo personalmente a Reggio Emilia un’intera giornata di formazione gratuita intitolata “ROBERT KIYOSAKI E NAC: DALLA TEORIA ALLA PRATICA” in cui cercheremo di fornire supporto a chi era a Rimini ed aiutare a distillare il meglio da questa esperienza così come a mettere in concreto alcune delle idee fornite.

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Come investire in commodities come petrolio e cibo?

I presenti a Rimini ricorderanno ad esempio il concetto più volte ripetuto dal macro economista Richard Duncan e dallo stesso Robert Kiyosaki sull’importanza di investire nel prossimo futuro in petrolio e materie prime (cibo in primis) così come in seconda battuta in oro ed argento e questo sarà sicuramente uno dei temi che tratterò sabato spiegando come sia possibile farlo anche dall’Italia senza eccessive complicazioni ma anche operando con le dovute cautele, cosa un pò troppo spesso sorvolata a Rimini. Sto anche cercando di coinvolgere al follow-up un paio di amici esperti rispettivamente di mutui e finanziamenti immobiliari così come di Forex che sono stati altri argomenti trattati al NAC in modo che chi interverrà sabato possa fare tutte le proprie domande e ricevere risposte comprensibili e attuali da parte di chi conosce con certezza la situazione italiana.

Prima che me lo chiediate in 200 nei commenti o via mail, preciso che il follow-up di sabato sarebbe in teoria riservato ai nostri clienti che hanno partecipato all’evento di Rimini ma visto che ci avanza dello spazio in sala ed è un peccato sprecarlo, siamo felici di poter allargare la partecipazione a questa che sarà una vera e propria giornata di formazione gratuita ma di grande valore a chiunque abbia piacere di partecipare e di vederci allo stesso tempo lavorare dal vivo.

Visti i contenuti che stiamo preparando per sabato mi sento di dire che saranno fruibili pressochè integralmente anche a chi non ha partecipato al “Padre Ricco Tour e NAC”.

Porte aperte quindi, unica cosa è OBBLIGATORIO PRENOTARSI VIA INTERNET CLICCANDO QUA perchè è l’unico modo che abbiamo per controllare l’affluenza prevista e chiudere le iscrizioni al raggiungimento della capienza della sala.

Un caro saluto e a presto, aspetto i vostri commenti qua sotto e ci di vede sabato al follow-up!

Roberto Pesce


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