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Recensione: Petite di Geneviève Brisac

Creato il 11 febbraio 2015 da Ladycooman @LadyCooman
Recensione: Petite di Geneviève Brisac
Ciao lettori!!!Come va? Come procedono le vostre letture?
Oggi vi voglio parlare di Nouk, protagonista di Petite, libro scritto da Geneviève Brisac e in parte autobiografico, che parla del tema dell'anoressia. Il libro è uscito nella collana YA della Piemme, ma per il modo in cui è scritto e il tema trattato, è adatto anche a dei lettori adulti.
Un giorno, la protagonista tredicenne, prima golosa e amante del cibo, decide di smettere di mangiare.
Parte una lunga lotta contro il nutrimento, i crampi allo stomaco, la famiglia e la verità.
La decisione di Nouk è duratura e, all'inizio, sembra che niente possa ostacolarla. I genitori sono distratti e le lasciano fare quello che vuole, solo in occasione di visita medica di controllo, tutti si accorgeranno del livello estremo a cui Nouk è arrivata.
Ma lei, anche se ha paura, non vuole smettere e inizia a ideare trucchi per ingannare la bilancia e i genitori.
Una parte secondaria, ma molto interessante della storia, è che la sorellina della protagonista è sovrappeso, e deve perdere qualche chilo. La reazione di Nouk, un po' pensando di farla felice un po' per sentirsi bene lei, è quella di comprargli cibo e dolcetti di nascosto.
La narrazione è molto strana, passa dalla prima persona alla terza, anche nella stessa frase, e da un argomento all'altro. Anche lo scorrere del tempo ha un ritmo particolare, con sbalzi dei ricordi da un età ad un altra lontana. Il linguaggio è semplice, le frasi brevi vogliono essere d'impatto. Le ultime pagine, si concentrano su un nuovo personaggio: il nonno, ma tramite esse si capisce che Nouk, sta meglio e che ce la farà.
È una lettura gradevole e veloce, ma a volte disorientate, per il modo in cui è scritta. Da' comunque un idea di quello che può succedere dovendo lottare contro questa malattia e un senso di speranza.

Non avrò più fame, mi dissi. Erano le sette di sera e avevo fame. Sul carrello della cucina, la torta di noci appariva stupenda, la glassa di cioccolato luccicava. Le dissi addio per sempre. Avevo tredici anni e avevo smesso di crescere. Non crescerò più mi ero detta. Mangerò soltanto l'indispensabile. Quel che serve per sopravvivere.
Avete letto altri libri del genere? Che ne pensate di questo e di come è narrato?Vi auguro buone letture ;)

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