Recensione “Pixels” (2015)

Fan dei videogiochi da sala stile anni ’80 radunatevi.

Pixels il film che fa per voi.

Cinque anni dopo Percy Jackson, il regista preferito dai ragazzi Chris Columbus, torna in cabina di regia.
Da Mrs.Doubtfire a Harry Potter, da Mamma ho perso l’aereo a Percy Jackson stesso.
Columbus ci ha abituato ad un certo genere di film, spesso usando budget astronomici, e qui abbiamo un’ennesima dimostrazione.

È l’anno 1982 e la NASA decide di inviare una sorta di capsula nello spazio, contenente informazioni sul nostro pianeta per raggiungere altre forme di vita.
Peccato che il contenuto della stessa sia frainteso dagli alieni, che vedono i videogiochi umani come delle forme di violenza e quindi un chiaro segnale di guerra.
Il Presidente degli Stati Uniti (Kevin James) , ai giorni nostri, per difendere il mondo, chiama in proprio aiuto un suo amico d’infanzia Sam Brenner (Adam Sandler), ex campioncino dei videogiochi da sala, e attualmente installatore di impianti elettrici.
A loro si aggiungeranno il nerd per eccellenza Ludlow Lamonsoff (Josh Gad) e Eddie “The Fire Blaster” Plant (Peter Dinklage), simpatico impostore ex rivale di Sam.

Trama che appassionera’ gli amanti del genere, ma che forse la troppa voglia di stupire rovina.
La coppia collaudata Sandler-James, vista in tante commedie, a volte diverte e a volte no. Qui non molto, complice il ruolo di James che rende il ruolo del Presidente degli Stati Uniti una macchietta (forse sono abituato troppo al Francis Underwood di House of Cards).
Pixels poi, riprende da certi punti di vista il format di Ralph Spaccatutto, rimanendo però, a differenza del cartone, un film gradevole e nulla di più.
La pochezza dei titoli estivi farà di certo la differenza per un film che, soprattutto in 3D vale comunque la pena vedere. Gli effetti speciali infatti sono curati nei minimi dettagli.
Chi ama i vari Pac Man, Donkey Kong e Space Invaders sarà felice di vedere Sandler e compagnia combattere questi giochi versione gigante in varie battaglie all’insegna del divertimento.

Parlando di videogiochi (quindi del mondo nerd) poi, cosa può esser meglio di un bel cast di contorno che sembra scelto apposta per gli appassionati. Sean Bean e Peter Dinklage direttamente dal Trono di Spade, ma anche Fiona Shaw la zia di Harry Potter (che torna quindi a lavorare con Columbus) richiamano il nerd che c’è in noi a collegamenti con saghe o serie tv.

Pellicola dunque che mantiene le premesse, ma che non supererà quel limbo a cui è destinata, dove sono appollaiate tutte le commedie che si lasciano guardare con spensieratezza ma che sono facilmente dimenticabili. Sandler ne sa gia qualcosa.

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Ringraziamo la pagina: Peter Dinklage fanpage

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