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Recensione, PRODIGY di Marie Lu

Creato il 18 marzo 2014 da Leggiamo
Marie Lu mi manda in crisi, i suoi libri sono un concentrato di cose che mi lasciano indifferente e altre che mi fanno impazzire e... e niente, vi lascio alla recensione che è meglio, sent che potrei parla a vanvera e non è il caso!
Ah, non so se lo sapete già, ma il film di Legend è in pre-produzione e la regia è stata affidata a Jonathan Levin già dietro la macchina da presa con Warm Bodies. *me curiosa*
Prodigy di Marie Lu
| Piemme Freeway, 03/2013 | pag. 300 ca | € 16,50 | legend #2 |- goodreads - anobii -
Recensione, PRODIGY di Marie LuLos Angeles, Stati Uniti. Il Nord America è spaccato in due parti, la Repubblica e le Colonie, e la guerra sembra destinata a non finire mai. June e Day arrivano a Vegas dopo essere miracolosamente sfuggiti all'ingiustizia della Repubblica quando l'inconcepibile accade: l'Elector Primo muore e il figlio Anden prende il suo posto. Mentre la Repubblica sprofonda nel caos, i due ribelli innamorati si uniscono ai Patrioti nel disperato tentativo di salvare il fratello di Day, Eden. E i Patrioti accettano, ma a una condizione: June e Day dovranno prima uccidere il nuovo Elector. È l'occasione per cambiare il mondo, per dare un senso alla morte di tante persone amate e di tanti innocenti... peccato che il nuovo Elector, l'affascinante e sensibile Anden, sembri completamente diverso dal suo crudele genitore. E se i Patrioti si stessero sbagliando?

Voto:  Recensione, PRODIGY di Marie LuRecensione, PRODIGY di Marie LuRecensione, PRODIGY di Marie LuRecensione, PRODIGY di Marie LuRecensione, PRODIGY di Marie Lu
Marie Lu è una di quelle autrici capace di fregarmi. Ho letto Legend con un certo distacco e poi mi sono ritrovata a divorare le ultime cento pagine come se da quelle dipendesse la mia vita e lo stesso è successo con Prodigy. Non nego di averlo iniziato con grande piacere, soprattutto perché la Piemme ci ha fatto il "regalo" di pubblicarlo a pochi mesi di distanza dal precedente, ma il mio approccio è stato del tutto normale, nessuna crisi da fangirl in visibilio, non mi sono strappata le vesti e non mi sono scompigliata i capelli... una lettura piacevole, con dei pregi, ma anche con dei difetti, e poi all'improvviso ci sono ricascata di nuovo, perché appena ho sfogliato l'ultima pagina avrei solo voluto avere Champion tra le mani! Com'è sto fatto??? Mica la Lu intinge il pennino in una miscela di inchiostro e sostanze stupefacenti???

Va be', delirio a parte, non voglio fare spoiler di nessun tipo quindi andrò ad evidenziare i punti forti e deboli del romanzo.
Allora... mi è piaciuto che i due protagonisti, June e Day, fossero così agli antipodi, perché anche se in questo libro sposeranno la medesima causa il carico di perdite che si portano addosso è tale da non riuscire a guardare avanti senza pensare a cosa si stanno lasciando indietro. E prima June aveva tutto. Era uno dei soldati più promettenti della Repubblica, aveva solide e inconfutabili certezze riguardanti il suo Paese, viveva in un comodo appartamento, aveva un fratello che l'amava sopra ogni cosa e un cane che scodinzolava al suo ritorno a casa. Al contrario Day non aveva niente di materiale, e per il bene della sua famiglia, stremata e ridotta alla fame, si era trasformato nel ladro più ricercato della Repubblica. Scaltro, veloce, agile, intelligente... insomma una vera leggenda. Ma adesso le carte si sono ribaltate per entrambi, adesso è il momento di portare alla luce le falle del sistema e di soverchiarlo nel nome di un futuro giusto e carico di aspettative per tutti, ma ovviamente capire da che parte siano il bene e il male non sarà sempre facile...
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