Magazine Cultura

Recensione: Ptricia Brent, zitella

Creato il 27 dicembre 2012 da Annalisaemme @annalisaemme

Recensione: Ptricia Brent, zitella
Patricia Brent, zitelladi Herbert G. Jenkins

Prezzo di copertina: € 15,00
Editore: Elliot Edizioni
Pagine: 256
Formato: Brossura
Lingua: Italiano
Lingua originale: Inglese
Titolo originale: Patricia Brent, Spinster
Traduzione: M. Pensi - F. Alessandri
Genere: Letteratura straniera
Una giovane sola e indipendente, un Lord che vuole sposarsi a ogni costo, un gruppo di zitelle ficcanaso per una divertente, romantica commedia divenuta ormai un classico della narrativa inglese.
Siamo a Londra, durante la Prima guerra mondiale. La giovane Patricia lavora per un personaggio politico dalle scarse capacità e alloggia alla pensione Galvin, presso la quale risiede una variegata comunità che si ritrova ogni sera a cena attorno allo stesso tavolo. Un giorno, per caso, la ragazza ascolta una conversazione tra due ospiti che parlano di lei con accenti pietosi, sottolineando come la ragazza “non abbia nessuno che la inviti fuori”. Sentendosi umiliata, in un momento di rabbia Patricia annuncia di aver ricevuto per l’indomani un invito al ristorante dal suo fidanzato. Nulla di strano, se non fosse che il fidanzato non esiste né si intravede all’orizzonte. Pensando di essersela cavata con una piccola bugia e un pranzetto solitario, il giorno dopo, giunta al ristorante, si rende conto invece di essersi cacciata in un bel pasticcio, quando nota alcuni ospiti della pensione seduti a un tavolo con l’evidente scopo di spiarla. Per paura di essere scoperta, Patricia si avvicina a un giovane ufficiale chiedendogli di aiutarla a tenere il gioco. È così che fa la conoscenza di Lord Peter Bowen, ed è da lì che prende il via una divertente, raffinata e modernissima commedia degli equivoci: il giovane, infatti, non si limita a sostenerla nella messinscena al ristorante ma, con il passare dei giorni, si fa sempre più insistente perché il fidanzamento si concretizzi, tra lo sgomento di Patricia e molti, spassosi malintesi. Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1918, questo romantico e brillante romanzo ebbe un tale successo commerciale da essere trasposto in una versione cinematografica, e ha conosciuto una duratura fortuna editoriale che lo vede tuttora ristampato
Recensione: Ptricia Brent, zitella
Ho voluto leggere questo libro perchè già avevo letto in precedenza un libro della stessa autrice, ovvero "La ragazza con l'orecchino di perla", ed essendomi piaciuto particolarmente ho voluto continuare con un altro. Non ha deluso affatto le mie aspettative e anche questo mi è piaciuto molto. Prima cosa che mi è piaciuta è come l'autrice abbia deciso di dare voce ad ogni protagonista facendo raccontare in prima persona ogni capitolo da un personaggio diverso e dando così al lettore punti di vista diversi della storia e permettendo così di capire i vari stati d'animo ed entrando meglio nella storia stessa. Il romanzo è incentrato su queste due famiglie inglesi, che rappresentano il modello tipico di due tipologie diverse di classici nuclei familiari. I personaggi sono carichi di sentimento, di aspettative, di energia. Non si riesce a non comprendere Kitty Coleman che non avendo più nessuno stimolo dalla vita familiare si concentra e si dedica alla propaganda delle suffragette, alla figlia Maude, più matura della sua età che vive con una madre completamente assente, all'altezzosa Lavinia Waterhouse, egocentrica che cerca costantemente di concentrare l'attenzione su tutto ciò che la riguarda. Inoltre a questi personaggi si affiancano personaggi più umili che comunque entrano a far parte della storia delle due famiglie e che comunque narrano la storia dal loro lato, un lato spesso in secondo piano ma comunque fondamentale e fatto soprattutto di scelte difficili, quelle che lasciano cicatrici lente a rimarginarsi. Non è un classico libro sulla società inglese a lieto fine. Vuole rappresentare davvero uno squarcio di un epoca difficile, di un passaggio carico di avvenimenti e di cambiamenti non facile da sopportare nella vita quotidiana. L'autrice riesce davvero a farci capire le sensazioni e i sentimenti che i personaggi possono provare guardando quegli anni di inizi novecento con un pò di invidia e allo stesso tempo amarezza. Un libro che si legge tutto di un fiato, per niente banale che una volta iniziato non è facile da chiudere. Alla fine ti lascia in bocca un sapore insoddisfatto come se volessimo sapere ancora di più delle storie dei protagonisti. Lo consiglio vivamente e spero di leggere altri libri di questa autrice sperando che mi sorprendano come mi ha piacevolmente sorpreso questo.


Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Acqua tonica Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Recensione: Ptricia Brent, zitella




“Come una zitella può complicarsi la vita“
Herbert G. Jenkins nacque in Inghilterra nel 1876 e fondò l’omonima casa editrice Herbert Jenkins Ltd. Scrisse numerosi romanzi e saggi. Due suoi romanzi (tra cui Patricia Brent, zitella) e molti suoi racconti sono diventati film. Morì all’età di quarantasette anni a Londra.



Recensione: Ptricia Brent, zitella

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine