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Recensione Saga #1 #2 #3 #4 di Brian K. Vaughan e Fiona Staples

Creato il 22 gennaio 2015 da Leggiamo
E' arrivato il momento di recensire come si deve Saga, una delle graphic novel più originali - nonostante una trama quasi scontata - che mi sia mai capitato di leggere negli ultimi tempi.
Attenzione. Saga è ancora in corso, pertanto se volete tuffarvi in questo mondo per uscirne solo alla parola "fine" dovrete aspettare ancora. Quanto, non ci è dato saperlo.
SAGA di Brian K. Vaughan e Fiona Staples
| Bao Publishing, 2013, 2014, 2015 | volumi #1 #2 #3 #4 |

Voto:

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Tutto ha inizio con un romance. 

Recensione Saga #1 #2 #3 #4 di Brian K. Vaughan e Fiona Staples

"Ti dice niente questo?"

Ebbene sì miei cari lettori, proprio così. Il romance, quel genere di romanzi di infima categoria che tanto viene bistrattato ma che alla fin fine incuriosisce - e non poco - è il fulcro intorno a cui ruota la storia di Marko e Alana. Lui è un prigioniero, lei la sua carceriera. Lui viene da Wreath, un pianeta i cui abitanti praticano la magia, un satellite di Landafall che condanna ogni forma di stregoneria e alleva generazioni di combattenti armati fino ai denti i quali hanno un unico fine: sottomettere il nemico. Alana è una di loro.
E' durante le ore in cui sorveglia Marko (incatenato e quindi impossibilitato a fuggire) che legge Fumo di Notte e scopre che l'amore tra due popoli diversi è possibile. Addirittura bellissimo.

Recensione Saga #1 #2 #3 #4 di Brian K. Vaughan e Fiona Staples

"Ma è proprio questo il fatto! E' una storia d'amore!
Il mostro e la ragazza si incontrano ma,
invece di uccidersi a vicenda, stanno insieme,
fanno giochi da tavolo e ogni tanto lasciano l'appartamento
 per andare a mangiare panini al cinema."

Recensione Saga #1 #2 #3 #4 di Brian K. Vaughan e Fiona Staples

"Ti prego. Continua a leggere."
E adesso ditemi che Marko,
anche se dotato di due corna non indifferenti,
non è un bel vedere.

Alana legge ad alta voce mentre Marko è ai lavori forzati e così, con la complicità di un romanzo e di uno sguardo di troppo, i due s'innamorano. E scappano. Alana lo libera e insieme si danno alla fuga.
Saga inizia con la nascita della piccola Hazel, la loro bambina, la prova vivente che l'amore tra due razze diverse è possibile. C'è solo un problemino. Adesso i loro nemici hanno un motivo in più per volerli tutti morti. Hazel è il simbolo della pace e la Storia purtroppo ci ha insegnato che alimentare l'odio è meno complicato che coltivare l'amore. Strano, ma vero. A dar loro la caccia il mondo intero. L'universo anzi. Forze armate, mercenari disposti a tutto pur di riempirsi le tasche, genitori, suoceri e anche ex fidanzate... Sono tutti sulle loro tracce, e tutti per motivi differenti.
Comunque non voglio dirvi altro se non che ogni albo chiude un arco narrativo per aprirne uno nuovo e che l'intera storia ruota intorno a questi sfortunati ma determinati Romeo e Giulietta che non hanno però nessuna intenzione di morire. Alana e Marko vogliono solo trovare un posto in cui vivere come una famiglia normale. Niente di più.
Ma Saga non è solo una semplice e scontata storiella d'amore o non avrebbe già vinto tre Eisner Award. Saga è la collisione tra la fantascienza e il fantasy. I mondi ideati da Vaughan hanno dell'incredibile e Fiona Staples li ha resi visivamente abbaglianti. Ma Saga è soprattutto innovazione. La favola per eccellenza si colora di irriverenza, a tratti è addirittura grottesca, e le sfumature che la caratterizza non sono di certo rosa. 
Saga non ha filtri.

Recensione Saga #1 #2 #3 #4 di Brian K. Vaughan e Fiona Staples

"Ho un alito terribile"
(poesia allo stato puro)

Recensione Saga #1 #2 #3 #4 di Brian K. Vaughan e Fiona Staples

Marko: "Questa. Questa è stata la volta migliore."
Alana: "Sei. Sei venuto dentro di me?"


Saga è sessualmente esplicito.

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"Ti voglio fino in fondo baby"


Recensione Saga #1 #2 #3 #4 di Brian K. Vaughan e Fiona Staples

Saga è volgare.

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"Sto cagando? Sembra che sto cagando!"
Emh... no, stai partorendo u.u


Saga è divertente.

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"Ragazzo, mi secca convincere qualcuno che non sono un genio,
ma ti giuro che quella storia aveva solo un tema per me: soldi facili."


Saga è politicamente scorretto.

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Per farla breve...
Alana s'impasticca per rendere più soft la giornata lavorativa.


Ma se quelli sopra citati vi possono sembrare dei difetti - e non lo sono - sappiate che Saga sa essere anche infinitamente tenero.
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Sophia: "Sono sporca dentro, perché ho fatto cose brutte con..."
GattoBugia: "Bugia"


Insomma, leggendolo vi potrà sembrare di essere di fronte a una colossale presa per i fondelli, invece ci sono tante piccole verità tra queste pagine. Giuro, non vi sto prendendo in giro, anche se le immagini qui sopra possono farvi pensare a una storia superficiale, non è così. Anzi, a colpire maggiormente il lettore è proprio il contrasto che c'è tra il modo in cui vengono narrati i fatti e il significato stesso di quei fatti. Bisogna saper andare oltre le apparenze, ma sarà più facile di quel che sembra, dopo un albo o due vi verrà addirittura naturale. A me il colpo di fulmine è scattato in ritardo, con il terzo albo per la precisione, ma è scattato, ed è questo che conta.
Inizialmente non avevo idea di che razza di fumetto fosse Saga, e non nego che mi ha spiazzata. Vedevo Marko e Alana che fuggivano, alla disperata ricerca dell'autore del romance "galeotto", convinti che solo lui potesse avere la chiave per la pace del mondo e mi chiedevo se ci facevano o ci erano questi due pazzi. Poi ho capito. E anche le cose più assurde hanno trovato la loro collocazione logica.
In Saga tutto è possibile. Ma soprattutto in Saga c'è molto più realismo di quel che sembra.
C'è la guerra con i suoi soprusi, le sue violenze, le sue assurdità. E c'è la quotidianità di due persone che pur essendosi dati alla macchia, pur sapendo che rischiano la vita ogni giorno, non possono fare a meno di provare ogni sorta di sentimento, razionale o meno che sia. Passione, gelosia, rabbia, frustrazione e solitudine fanno parte di loro. Come possono crescere una bambina in un mondo dove l'odio germoglia in ogni angolo? Come possono amarsi liberamente se devono vivere di segreti e sotterfugi?
Il divario tra la drammaticità della storia e la comicità degli eventi è geniale, e per quanto Saga sia paradossale è anche pura poesia. Basti pensare alla tenerezza della voce narrante, quella di Hazel, che vede e racconta con occhi innocenti tutto ciò che la circonda. Occhi che ancora non sanno. Occhi che ancora non sono stati contaminati dall'ipocrisia e dall'avidità. Ma basta, ho già parlato troppo.
Spero solo di avervi un minimo incuriosito. Spero che i disegni di Fiona Staples abbiano trafitto anche le vostre cornee. E spero che Brian K. Vaughan sia un ulteriore motivo per farvi fiondare in libreria. Lui non è solo un fumettista, ma è uno degli sceneggiatori di telefilm come Lost e Under the Dome pertanto credo che non servano ulteriori parole... lo si odia o si ama. Io lo lovvo.
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