Recensione | Teen Wolf 5×05 “A Novel Approach”

Il caldo torrido ancora non ci da tregua, ma noi resistiamo e con un gelato in una mano e il ventilatorino portatile nell’altra ci appropinquiamo a guardare questo quinto episodio che di azione ne ha pochina, ma almeno ci serve a portare avanti la trama e a farci scoprire un po’ di cose.

Dovremmo istituire un drinking game, ogni volta che Jeff NON abbandona una sottotrama bisogna bere. Avevo pensato di fare il contrario, ma non voglio avere gente intossicata dall’alcool sulla coscienza.

Recensione | Teen Wolf 5×05 “A Novel Approach”

L’episodio si apre con Stiles ancora alle prese con Donovan, che sembra proprio deciso a fargli vedere i sorci verdi, per un motivo che ci viene gentilmente spiegato qualche minuto dopo: a quanto pare, per colpa dello Sceriffo il papà di Donovan è rimasto paralizzato.

La discussione si fa accesa, ma alla fine ad avere la peggio è proprio Donovan, che rimane impalato. Beh, non poteva morire Stiles, lui è uno dei protagonisti. Lo so che Teen Wolf non è nuovo alla morte dei suoi protagonisti, ma Jeff non può essere così stupido da uccidere il personaggio più amato dal pubblico, se non vuol vedere la serie chiudere i battenti in un nanosecondo.

Stiles si comporta da buono e chiama la polizia, ma si dimostra anche abbastanza furbo e si nasconde, anche perché un’accusa di omicidio è difficile da cancellare, ma tutta sta ansia per niente, perché tanto il corpo di Donovan è sparito, quindi Stiles sta a posto.

Chi non sta tanto a posto è Kira, a cui la digievoluzione deve aver fatto malissimo, infatti ora parla giapponese pure nel sonno tanto sa svegliare Scott, giusto in tempo per fargli sentire l’allarme dell’ambulatorio di Deaton: i nostri eroi scoprono così che i corpi delle chimere (chiamiamoli così perché “esperimenti falliti” pare proprio brutto) sono stati trafugati, anche se ancora non sanno da chi. Noi siamo più avanti e sappiamo che è Parrish, che sta costruendo un suo monumento al Nemeton, anche se ancora non si sa il perché.

Malia, intanto, porta il libro che ha trovato da Tracy a Lydia. A quanto pare, il libro non è solo una scelta sfortunata di letture estive della povera Tracy, ma avrà un ruolo fondamentale nella trama dell’episodio e, se non viene mollato lì prima, di tutta la stagione.

Spendiamo giusto due parole su Theo, proprio perché ignorarlo è da maleducati e a fare il maleducato ci pensa già lui, quindi non ce n’è bisogno: Theo passa dai dottori per aggiornarli sulle ultime novità e decisioni prese da Scott e gli altri, poi passa in biblioteca per fare gli occhi dolci a Malia.

Arriviamo finalmente al vero cuore dell’episodio, e cioè il tizio con tre occhi che nella stagione scorsa aveva fatto gridare lo zio Peter di paura, lo ZIO PETER, mica bruscolini. Quando i nostri eroi hanno deciso di andarlo a trovare io ho cominciato a piangere, aspettandomi chissà quale mostruosità, ma se ignoriamo il terzo occhio, cosa possibilissima per coloro che come me non si sono persi neanche una puntata di Dragon Ball, il tizio con tre occhi non è altro che un pasticcino incompreso, almeno per ora.

Kira ce l’ha ancora un po’ con Scott per il “Ti amo” dell’ultima volta, ma Scott fa lo gnorri e Kira lascia perdere, chiedendogli di guardarla con i suoi occhi da lupo. Sono ancora un po’ confusa per la sua aurea, perché a me quella non sembrava per niente una volpe, anzi, io ci ho visto un panda. Che Kira si stia evolvendo davvero? Le volpi si evolvono in panda? Staremo a vedere, con la speranza che non sia una cosa buttata lì, ma che abbia un qualche senso in un futuro non troppo lontano.

Scott è preoccupato per la fidanzata-panda e ne parla con Stiles, che però al momento ha altro per la testa, come il tizio che ha ucciso e poi è sparito, quindi si stringe nelle spalle e conforta Scott con un “Che me ne fotte a me” chiaro e tondo.

La Eichen House ha una politica molto rigida per quanto riguarda gli animali, e volpi-panda e lupi non possono entrare, quindi a Scott e Kira tocca aspettare in corridoio mentre Stiles e Lydia interrogano il Tizio con Tre Occhi (non terrò mai a mente il nome vero), e sono subito Stydia feels.

Tre Occhi è disposto a parlare, ma in cambio vuole che Lydia urli in un registratore, ché a quanto pare è l’ultimo grido in fatto di suonerie (pun intended), Stiles punta i piedi, l’idea l’ha avuta prima lui e Tre Occhi è solo un copione, ma Lydia ne ha abbastanza di queste bambinate da hipster e da a Tre Occhi quello che vuole.

I dottori si presentano proprio sul più bello, mentre i poteri di Kira stanno litigando con i sistemi di sicurezza del manicomio e hanno in pratica fatto saltare tutto, lasciando il posto senza protezione. Certo che potevano avvertire prima, mettere un cartello nell’ingresso invece che spiegare le cose DOPO.

Per fortuna i dottori hanno una passione per le entrate in scena d’effetto e ci mettono un’eternità ad arrivare, quindi Tre Occhi ha tutto il tempo per spiegare che il libro l’ha scritto lui e serve per farti ricordare se hai già incontrato i dottori in passato e se ti hanno fatto qualcosa, un po’ come la lettura di 50 Sfumature che aiuta la regolarità intestinale meglio che una vagonata di Activia.

I nostri eroi riescono a fuggire, ma ai dottori frega cazzi, perché loro sono lì proprio per Tre Occhi, anche se poi gliene succhiano via uno, quindi perde il diritto a questo titolo suppongo. Che fortuna che i dottori abbiano deciso di fargli visita solo DOPO che Lydia e Stiles gli avevano estrapolato le informazioni necessarie a portare avanti la trama.

Comunque, Ex Tre Occhi usa l’urlo di Lydia per rompere la parete di vetro che lo teneva in imprigionato e, credo, si da alla fuga. Ha senso chiedersi perché l’urlo di Lydia non abbia avuto lo stesso effetto 5 minuti prima, mentre quello registrato sì?

Vi ringrazio per esservi sorbiti i miei ennesimi deliri, vi lascio con il promo del prossimo episodio e vi auguro una buona settimana!

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