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RECENSIONE: "The edge of never" di J.A. Redmerski

Creato il 29 agosto 2013 da Franniepanglossa @Frannie_Pan
Buongiornoooo miei carissimi followers!
Come state? Tutto bene?
Indovinate un pò cosa ho fatto ieri? Approfittandone del fatto che sono ritornata a casa per qualche giorno, ho deciso di riordinarmi la libreria! Non che non fosse in ordine, non lo si pensi neanche, ma ho tolto tutti i libri dagli scaffali, ci ho dato una bella spolverata ed infine li ho risistemati, in ordine alfabetico prima per autore e dopo per titolo. Quanto sono belli i miei cucciolotti! RECENSIONE:
La recensione di oggi (si, finalmente arriva anche lei) è del libro "Il confine di un attimo" di J.A. Redmerski, pubblicato da Fabbri Editore al prezzo di 14,90. Uffi, perché succede sempre così? Questo libro non mi ha fatto emozionare tanto quanto avrei voluto anche se comunque mi ha fatto trascorrere due giornate piacevoli, immersa nella lettura. Quindi vi prego, non odiatemi!
RECENSIONE: Titolo: The edge of never #1Autrice: J. A. RedmerskiTraduttori: Cadelli E., Katerinov I., Taroni A.Casa Editrice: CreatespaceAnno di pubblicazione: 2012

TRAMA Camryn Bennett, vent'anni, non è certo il tipo da restare ingabbiata in una vita ripetitiva sempre uguale a se stessa. Ma da quando il suo ragazzo è morto in un terribile incidente, niente sembra più importarle davvero... Dopo che anche la sua migliore amica le volta le spalle, Camryn salta su un autobus, con solo un telefono cellulare e una piccola borsa, decisa a fuggire da tutti coloro che la vogliono incasellare in una vita che non le appartiene. Nel viaggio incontra un ragazzo di nome Andrew Parrish, un tipo non molto diverso da lei, da cui si sente irresistibilmente attratta. Andrew vive la vita come se non ci fosse domani: la provoca, la diverte, la protegge, la seduce, le insegna ad assaporare ogni singolo momento e ad ascoltare le sue emozioni più profonde, i suoi desideri più veri e inconfessati. Ben presto diventa il centro della sua vita. Ma Camryn ha giurato di non lasciarsi andare mai più, di non innamorarsi mai più... E il segreto che Andrew nasconde li spingerà irrimediabilmente insieme o li distruggerà per sempre? 


RECENSIONE: Ho atteso impazientemente il momento in cui avrei potuto leggere questo libro, proprio come era successo con “Tutto ciò che sappiamo dell’amore” e devo mio malgrado ammettere che le aspettative erano decisamente alte, sia perché la trama mi piaceva molto sia perché aveva ricevuto moltissime valutazioni positive. Purtroppo un po’ mi ha deluso.
E’ stato come quando inizi a leggere piena di speranze e desideri e al termine della lettura, quando chiudi il libro, ti senti vuota e stranita. Sono rimasta un po’ spaesata, intontita. Questo perché non mi è rimasto niente. Nessuna riflessione, nessuna emozione, niente. Ero estranea alla storia, acqua che mi è scivolata tra le dita senza che potessi fermarla.
I personaggi, tutto sommato, li ho trovati simpatici. Specialmente Alex, con la sua spontaneità e allegria contagiosa e con le sue battute sempre pronte; e Camryn, forte ma indecisa, gentile e bisognosa di affetto. L’alternanza del punto di vista mi ha permesso anche di conoscerli meglio, il che ha contribuito a farmi cercare di comprenderli sebbene a volte mi sia riuscito difficile.
E’ la storia ad essere un tantino sconclusionata, le loro azioni poco credibili per certi versi.
Tanto per cominciare, decisamente troppi drammi tutti insieme. I genitori di Camryn sono separati, il fratello è in prigione per possesso di droga e per aver ucciso un uomo, l’amore della sua vita è morto in un incidente d’auto. Come se non bastasse, il fidanzato della sua migliore amica le confessa di aver avuto una cotta per lei sin da piccoli e quando Cam ne parla con lei viene accusata di essere una bugiarda. Bella mia, hai tutto il diritto di essere depressa. Decide quindi di partire, di scappare dalla sua vita che le sta fin troppo stretta e non le permette di respirare; sceglie a caso una destinazione (Idaho) e sale sul bus con lo zaino in spalla. Tecnicamente un borsone, era per rendere l’idea. Qui incontra, sempre per caso o forse per un ignoto e perverso volere del destino, Alex che si sta recando a  per andare a trovare in ospedale il padre che sta per morire a causa di un tumore al cervello. Tra i due nasce subito un legame, una profonda ed inspiegabile empatia che entrambi cercano di dissimulare ma è una verità chiara ed evidente che non può essere negata. Sia Alex che Camryn avvertono un vuoto da colmare, non hanno nulla da perdere; così, dopo la visita, partono per un viaggio senza meta desiderosi di vivere alla giornata.   
Per quanto si comportino come una coppia e vogliano anche esserlo in fondo in fondo, si mantengono a distanza in tutti i modi possibili ed immaginabili per via di complessi e dissidi interiori. La cosa è stata decisamente snervante. Capisco che Camryn doveva superare la morte del fidanzato e Alex non voleva affezionarsi così tanto ad un’altra persona rischiando poi di spezzarle (di nuovo) il cuore ma allora perché fare tutta una serie di cose, dal viaggiare insieme a comportamenti più espliciti sessualmente (che non sto a spoilerare nel caso in cui stesse leggendo qualcuno che non lo ha ancora letto), se non vuoi dei legami? Se è talmente palese, se ti rendi conto che non puoi resistere, buttati! Perché perdersi in ulteriori ed inutili giri di parole? Un po’ senza senso e sicuramente frustrante per il lettore. Poi si capisce dall’inizio che Alex ha un segreto, altrimenti non si spiegherebbe il suo desiderio e bisogno di andare all’avventura. Un segreto, per quanto triste, un pò scontato e che fa a pugni con le probabilità statistiche. I mean, what are the odds?
 Mi piace l’idea del viaggio. Lasciarsi alle spalle le  responsabilità e i doveri, non dover rendere conto delle proprie azioni a nessuno, girare il mondo con uno zaino in spalla vedendo sempre posti nuovi e facendo sempre cose nuove senza restare imprigionati nella monotonia della quotidianità… Alla “va dove ti porta il vento”.
Tuttavia, nonostante la bellezza del tema principale, non sono riuscita ad emozionarmi quanto avrei voluto e, ad eccezione di alcune parti, sono rimasta piuttosto distaccata dagli eventi.  Ed il finale mi è parso troppo sbrigativo, come se l’autrice avesse avuto fretta di concluderementre invece avrei preferito che venisse approfondito il momento in cui Alex viene ricoverato e il dolore di Camryn che vede nuovamente il mondo precipitarle addosso.
Nel compresso il libro è piacevole sebbene a tratti tragico, un YA in piena regola. Avrei solo voluto che fosse riuscito a scuotermi, a farmi provare qualcosa che va al di là di una semplice lettura.
 

RECENSIONE:

Ok, niente male, però... manca qualcosa!


Beh, dai, non è andata così male, no? Il 5 novembre negli usa uscirà il seguito: "The edge of always". Da una parte sono curiosa di leggerlo ma dall'altra ho letto la trama e... insomma, altri drammi? E' stata fatta una strage per parlare delle sofferenze di entrambi! Lo ammetto, sto storcendo un pochettino il naso. Vedremo!
Avete letto questo libro? A voi è piaciuto, vero? Si, lo so, sono io quella strana!
RECENSIONE:
Alla prossima!
RECENSIONE:

Ps. Un benvenuto ai nuovi followers, grazie di essere qui!

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