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Recensione | The Flash 1×02 “Fastest Man Alive”

Creato il 15 ottobre 2014 da Parolepelate

Mi trovo di fronte a un dilemma: sono io troppo entusiasta per questa serie e di conseguenza non riesco a essere obiettiva, o la serie è proprio bella e quindi non c’è niente che non va nel mio metro di giudizio?
Dopo un quasi perfetto Pilot, ci troviamo di fronte un secondo episodio al quale non manca nulla: buoni sentimenti, azione, riflessioni, divertimento e, perché no, anche un po’ di apprensione. Ma andiamo con ordine.

I’m not your kid, Joe. And you are not my father.

Se l’episodio della settimana scorsa era servito a presentarci i vari personaggi che, insieme al nostro protagonista Barry, ci accompagneranno in questa avventura, oggi abbiamo iniziato a scavare più a fondo nelle dinamiche che li legano al nostro eroe. In particolare, è stato affrontato il rapporto tra Barry e Joe West, che il ragazzo vorrebbe avere come suocero ma per ora deve accontentarsi di chiamare “capo” o “papà”. Sì, già l’avevamo intuito, ma oggi attraverso i flashback vediamo come il Detective West non sia stato soltanto un semplice amico di famiglia, ma proprio lui ha avuto il compito di tirare su il nostro Barry Allen. Grazie Joe, hai fatto davvero un ottimo lavoro, lasciamelo dire.

Oggi la polizia di Central City si trova di fronte un rapinatore che uccide un commesso e ruba sei pistole. Perché sei, se il ladro è uno? Perché la polizia crede che si tratti di un singolo criminale, ma al contrario Barry sostiene invece che si tratti di un gruppo abbastanza numeroso. Inutile dire che la sua faccia da cucciolo non basta a convincere i suoi superiori e il nostro Allen viene bellamente ignorato… e probabilmente preso anche per scemo. Ed ecco che arriva Joe a riportalo sui binari. Come qualunque padre farebbe.

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La verità è che Joe è l’unico veramente interessato alla sicurezza del ragazzo. Wells, Cisco e Caitlin, per quanto siano buoni carini e coccolosi, in realtà al momento sono più interessati a vedere fino a che punto riesca a spingersi grazie alle sue capacità, incuranti delle conseguenze. Ed è normale, sono uomini di scienza e vedono soltanto il metaumano che possono studiare, ma Barry per Joe è come un figlio, nonostante il giovane non sia dello stesso avviso.
Immaginate come debba essere stata difficile la vita del signor West negli ultimi anni: ha adottato il ragazzino quando aveva appena undici anni, ovvero durante quell’età in cui ai genitori sembra che le cose siano finalmente facili ignorando che i problemi si stanno semplicemente evolvendo in qualcosa di peggio: l’adolescenza. Sicuramente il poveretto si è alzato una mattina e ha detto “la mia Iris ha undici anni, per altri tre o quattro anni non uscirà ancora con i ragazzi, è abbastanza autosufficiente, posso prendermi una piccola pausa”. E invece no: ha accolto in casa Barry Allen, il cui obiettivo principale fin dal suo arrivo è stato quello di scappare per andare a cercare suo padre. Ce lo vedo proprio Baby-Barry organizzare piani di fuga ogni giorno, contando sulla complicità della sua cara amica Iris. Immaginate lo stress, povero West? E immaginate che cosa abbia provato quando, credendo che a venticinque anni il suo figliolo adottivo avesse messo su un minimo di giudizio, ha scoperto che è stato colpito da un fulmine, diventando l’uomo più veloce del mondo? Mi chiedo come non gli sia venuto un aneurisma.
In più, c’è una cosa che abbiamo ignorato: come dice Joe, Barry è veloce, non a prova di proiettile, di conseguenza questa sua voglia di fare l’eroe non attenua le sue ansie, ma addirittura le accentua. Capirete perché non aspetta e si presenta subito alla STAR labs urlando contro quei tre sconosciuti che secondo lui stavano sostanzialmente attentando alla vita del figlio, incoraggiandolo a combattere contro i cattivi e a gettarsi in mezzo alle fiamme. La reazione di Barry mi ha invece lasciata perplessa, perché non mi è sembrato affatto giusto da parte sua rispondere in quel modo. Ho addirittura dovuto premere pausa perché a forza di scuotere il capo rischiavo di perdere qualche battuta. Non puoi dirgli che non è tuo padre, Barry. Non puoi accusarlo di non averti creduto quando blateravi di luci e di cose impossibili. Non puoi dirgli che, visto che non ti ha mai creduto, in pratica per colpa sua tuo padre è rinchiuso in prigione anche se è innocente.

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Cioè, occhi lucidi a go go in questa scena.

Eppure dovrebbe sapere che Joe ha fatto sempre ciò che è meglio per lui. A questo è servito il flashback della prigione: oltre a farci capire che a Iron Heights i bambini entrano ed escono come se niente fosse, scopriamo che non era Joe a non volere che Barry vedesse suo padre, bensì era suo padre stesso a desiderarlo, e anche giustamente; dopotutto, quale padre vorrebbe mostrarsi al figlio con le manette e la divisa da carcerato? Il ragazzino credeva che West volesse tenerlo lontano da lui, quando in realtà stava facendo solo il suo bene e realizzando il desiderio del suo amico. E pur di non dargli il dispiacere di sentirsi dire “il tuo papà non ti vuole vedere”, preferiva prendersi la colpa chiamandola una sua decisione. Io penso sia ammirevole.

In science we share.

Non si può negare che Cisco, Caitlin, Wells e Barry costituiscano un ottimo team. Non c’è ancora “affetto”, ma sicuramente sono partiti ben affiatati. Nonostante questo, qualcuno non riesce ad aprirsi completamente e tiene per sé alcuni segreti e no, non mi riferisco solo al dottor Wells: il nostro eroe rosso oggi ha avuto qualche mancamento. Dopo la sfuriata di Caitlin su quanto sia sbagliato tacere e giusto condividere, il nostro gruppo si impegna a scoprirne le cause. Il responso? The Flash ha un super metabolismo.
Che un fulmine dia un super metabolismo anche a me, per favore!
E a proposito di Caitlin e Barry… lo so che è presto e che i fumetti dicono tutt’altro, ma mi piacciono. Come un qualsiasi sconsiderato e appassionato ragazzo che ha appena scoperto di avere dei super poteri, Barry decide che è suo dovere salvare il mondo, ma lei in un secondo lo riporta momentaneamente sulla retta via urlandogli contro. Lei gli telefona chiedendo aiuto, e lui molla Iris per correre a salvare lei e Cisco. La ragazza è abbastanza fredda, come il suo cognome, ma con lui sembra riscaldarsi un pochino… e sorride! Non ha detto, giusto nella scorsa puntata, di non essere una ragazza abbastanza incline a sparpagliare sorrisi?
Non so se tutto questo è dovuto al fatto che hanno una certa chimica, o perché li abbiamo visti interagire praticamente soltanto per litigare e urlarsi contro e io adoro queste cose ma… confermo la mia prima impressione del pilot: al momento mi dicono di più loro due che Barry e Iris. Anche Cisco lo ha ammesso: Nessuno era riuscito a farla arrabbiare così dopo Ronnie. Dopo questa frase manca poco per partirmi la ship, forse sarò l’unica ma vabbè.

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……Ho detto tutto. Non credo di poter pretendere di essere altrettanto fortunata come lo sono stata con la mia ship in Arrow, quindi diciamo che per ora mi accontento di una bella amicizia, di quelle che ti stringe il cuore quando li vedi.

Tornando seri: il personaggio più enigmatico del gruppo rimane sicuramente il dottor Wells. Anche oggi è stato fondamentale: nella scorsa puntata ha incoraggiato Barry ad abbracciare il suo nuovo status di metaumano e a diventare un eroe, e oggi è stato lui a capire che gli serviva il sostegno di Joe. Se non si fosse intromesso, il detective non avrebbe capito così in fretta che doveva smettere di preoccuparsi per il ragazzo ma al contrario doveva offrirgli il suo sostegno e la sua fiducia, perché come un albero dipende dalle sue radici anche la fiducia di Barry nelle sue capacità dipende direttamente da quella del “padre” nei suoi confronti. Sono però sempre indecisa su quale sia il suo scopo, se danneggiare o salvare The Flash.
Non mi stupisce affatto che il suo passato sia intrecciato a quello di Simon Stagg, l’uomo dell’anno, che in questo episodio rischia la vita in più occasioni. Avete riconosciuto l’attore? è William Sadler, che i fan di Roswell ricorderanno per aver interpretato lo sceriffo Valenti. è stato un piacere rivederlo.

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Due simpaticoni che si incontrano e fanno scintille.
Insomma, Harrison Wells è sicuramente un personaggio fondamentale, ma dobbiamo ancora capire per quale squadra tifi. Anche se la scena finale mi lascia credere che sia TeamBuoni, non voglio sbilanciarmi perché non mi fido. Dalla sua bocca sono uscite tante belle, bellissime parole, ma non so fino a che punto fossero sincere e disinteressate.

Meet Captain Clone. Don’t worry, I’ll come up with something cooler.

Anche il cattivone di questo episodio non ci ha delusi: Danton Black, ex scienziato, aveva cercato di salvare la moglie ma Stagg ha rubato la sua ricerca ottenendo tutta la gloria, la moglie Elisabeth è morta e lui è molto arrabbiato. Magari non è la storia più originale del mondo – e oh, sorpresa, Stagg il filantropo non è poi così speciale – ma adoro il suo potere: grazie all’esplosione dell’acceleratore di particelle ha acquisito la capacità di creare dei cloni (ergo, Barry aveva ragione: c’era un ladro all’inizio, ma in trenta secondi i ladri diventavano sei, tutti uguali). Credo sia una capacità addirittura più utile di quella di Clyde, che controllava il tempo: ragazzi, qui parliamo di doppioni. Pensate che bello: dovete andare a scuola ma non vi va di lasciare le coperte? Mandate il doppione. Dove partecipare a qualche evento al quale proprio non volete andare? Mandate il doppione. Dovete pulire casa? Create quattro o cinque doppioni e fate pulire loro al vostro posto.
Caro fulmine, ti prego. Se proprio non vuoi darmi il metabolismo accelerato, mi accontento di questo.
Solo una cosa mi ha fatto storcere il naso: dopo qualche pugno e un momento di iniziale sconforto, le cose si sono concluse abbastanza velocemente. Ma in fondo è ancora presto e questi non sono dei veri e propri villain: spero il vero antagonista, quello che gli darà del filo da torcere e ci farà entrare nel vivo della storia, arrivi presto.

Insomma, tutto è bene quel che finisce bene: Barry e Joe fanno pace davanti a una pizza, Stagg quasi è salvo e Iris decide di voler indagare su questa misteriosa figura rossa che ha come hobby quello di salvare la gente. Prevedo guai.

Dicevo, Stagg quasi salvo… Non proprio. Credo che tutte le scene migliori le lascino per gli ultimi due minuti, come ciliegine sulla torta, ed è ottimo perché ti lascia con la voglia di vedere cosa avverrà dopo; era difficile trovare qualcosa di più sconvolgente di un presunto paraplegico che si alza dalla sedia a rotelle e cammina, così oggi hanno mostrato il lato spietato di questo stesso personaggio. Stagg ha visto The Flash, e vuole trovarlo per metterlo al suo servizio: per tutta risposta, Wells lo pugnala perché deve tenerlo al sicuro, e noi potremmo anche credergli perché poco prima ha confidato a Joe di tenere al nostro eroe preferito… Ma. C’è un ma. Potrebbe averlo fatto perché lui stesso vuole servirsene e non vuole condividere il suo giocattolo con gli altri. Vedete? Non riesco a convincermi. Solo il tempo ce lo dirà.

Considerazioni random:

-Vedo che anche oggi gli sceneggiatori si sono sbizzarriti con le battute sulla velocità: quando Barry arriva in ritardo a lavoro gli fanno notare che ha un cappotto con ancora attaccata la targhetta (l’ha appena, ehm, rubato) e lui risponde andavo così di fretta stamattina che non l’ho nemmeno notato.

-Mi piace molto lo stile poliziesco alla base. Già nello scorso episodio avevo apprezzato molto le analisi di Barry della scena del crimine che vengono riportate graficamente, e oggi abbiamo avuto modo di ammirarle di nuovo. Spero proseguano su questa scia.

-Quanto è dolce Barry che, nel suo armadietto, tiene una foto di lui e Iris? E quanto è forte, visto come riesce a non battere ciglio quando Eddie e Iris sono insieme? Povero cucciolo.

-Adoro le introduzioni di Barry e le sue voci fuori campo, come adoro il suo personaggio e le sue espressioncine:

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Questo episodio ci ha anche permesso di scoprire alcuni vantaggi fondamentali derivanti dall’essere super veloci:

  1. Vestiti? No problem. Entrate in un negozio e rubate qualcosa… in un flash.
  2. Vi si è guastata la centrifuga? Che vi importa: usate le mani.
  3. Amate i tacos e ne mangereste 850 al giorno ma avete paura di ingrassare? Dimenticatevi i problemi con la linea: avete un supermetabolismo.
  4. Siete in pericolo e le persone accanto a voi non vogliono andarsene e lasciarvi fare il vostro lavoro? Prendeteli e portateli fuori in un lampo, non se ne accorgeranno neanche.
  5. Ultimo punto, ma non meno importante: non avrete più problemi di puntualità. A meno che rispondiate al nome “Barry Allen”. In tal caso, sarete sempre e comunque in ritardo.

Bene, con questo è tutto. Vi lascio il promo del prossimo episodio e come sempre vi do appuntamento alla prossima settimana. Nell’attesa, se non riuscite a fare a meno di pensare al nostro eroe con la tutina rossa, passate dalle nostre pagine affiliate per qualche scoop. A presto!

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