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[Recensione] The Giver – Il Donatore di Lois Lowry

Creato il 04 luglio 2013 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] The Giver – Il Donatore di Lois LowryTitolo: The Giver – Il donatore
Autore: Lois Lowry
Editore: Giunti Y
Prezzo: 14,50 €
Num. Pagine: 256
ISBN: 9788809743793
Voto:[Recensione] The Giver – Il Donatore di Lois Lowry

Trama: Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. nella sua Comunità non ci sono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto ciò che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando.

Recensione: The Giver è una distopia. The Giver è presentato come romanzo per young adults. Be’, questo libro non è nulla di lontanamente simile alle distopie che vanno di moda ora – distopie che in generale apprezzo anche, ho un debole per il genere, partendo dai classici e arrivando ai romanzi più leggeri che spuntano come funghi in questo periodo – ed è diverso in positivo.

Il protagonista della storia è Jonas, un Undici. I cittadini vengono infatti divisi per età, ogni dicembre si passa al “livello” successivo. A ogni livello corrisponde una novità, ho apprezzato moltissimo la cura e le motivazioni che l’autrice ha saputo inventare a ogni passaggio. Quando si diventa Dodici si comincia l’addestramento per diventare professionisti di vario tipo. Nel mondo di Jonas non esiste l’amore, e neppure il sesso, poiché le pulsioni vengono domate tramite apposite pillole e la procreazione è compito esclusivo delle partorienti.

The Giver è stato vietato in numerose scuole americane, leggendolo se ne capisce il perché. Tutto sommato lo troverei più adatto a un pubblico di adulti, sia perché spesso chi compra una distopia per YA cerca altro (il triangolo amoroso o comunque una storia d’amore, la protagonista adolescente e così via), sia perché alcuni temi sono trattati in maniera dura, senza fronzoli. Non mi riferisco tanto alla sessualità, uno dei tre motivi citati in quarta di copertina, quanto all’infanticidio. Non vi spoilero nulla, ma sebbene il lettore capisca il significato di un determinato termine fin dalla prima volta che si presenta, non ho potuto fare a meno di restare sconvolta insieme a Jonas quando scopre il lato più buio della società in cui vive.

The Giver è uno di quei libri che ti restano in mente anche una volta conclusi, uno di quei libri che ti lasciano qualcosa. C’è più amore in questo romanzo che in tanti altri che fanno dell’amore un pilastro fondamentale della trama.


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