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Recensione | The Walking Dead 6×11 “Knots untie”

Creato il 02 marzo 2016 da Parolepelate

Fino a dieci minuti dalla fine dell’episodio, non ho fatto altro che pensare al fatto che ci fosse una calma sospetta. Mi pareva tutto troppo calmo, e io preferisco quando è tutto un po’ troppo meno calmo, perché così almeno non vivo nell’ansia che succeda qualcosa da un momento all’altro. Fortunatamente, intorno ai dieci minuti dalla fine, le cose sono iniziate a succedere, e ormai so già che moriremo tutti di una morte orribile e incredibilmente dolorosa quindi mi sono messa l’anima in pace.

(notate bene che ho detto moriremo, non moriranno, perché io ho investito emotivamente così tanto in questo telefilm che so già che non ne uscirò viva)

Dunque.

La calma.

La calma di Abraham, che si destreggia ancora confusamente tra Sasha, per cui inizia a sviluppare una cotta evidente (già dalla prima metà della stagione, in effetti) e Rosita, con cui ha una rapporto tipo “amici con benefici” o una roba del genere, e nel mentre cerca pure di capire se il fatto che Glenn e Maggie stiano aspettando un marmocchietto in questo mondo allo sfascio sia una cosa positiva, o incredibilmente avventata.

La calma di Denise e Daryl, che discutono di torte d’avena (ma era sul serio una torta? Sembra un sacchetto informe, tipo che al massimo lì dentro c’erano gli ingredienti sfusi per fare la torta, ma vabbè, sarò io che ci vedo poco).

La calma di Rick, sta iniziando a costruire qualcosa con Michonne.

La calma di Carl, che è contento che suo padre stia iniziando a costruire qualcosa con Michonne (e come potrebbe non esserlo, il ragazzino e la spadaccina erano già diventati – loro due – una famiglia).

La calma di Glenn e Maggie che, proprio perché lei è incinta, sono quasi diventati il simbolo del fatto che il mondo può rinascere e che – per dirla con Jurassic Park – la vita trova sempre il modo.

(comunque, mi lamento sempre che voglio più screentime per loro due, e ogni volta che succede poi ho paura che sia perché saranno i prossimi a morire)

La calma di Jesus che spiega che la sua comunità e quella di Alexandria potrebbero aiutarsi a vicenda, così convincendoli di andare a visitare il loro campo.

A visitare la comunità di Jesus (detta così sembra quasi stia parlando degli apostoli), vanno Rick, Daryl, Abraham, Glenn e Maggie, lasciando Alexandria pericolosamente sguarnita, ma tanto c’è Carol e allora dici chettefrega.

Durante il tragitto si imbattono in un incidente stradale, con un po’ di zombie rimasti incastrati tra le ruote e il parafango roba che quando io passeggio in campagna al massimo incontro dei rospi spiaccicati dalle auto precedenti che mi rendo conto non è proprio la stessa cosa. Fatto sta che gli incidentati – che hanno trovato rifugio in una casa poco distante – facevano parte del gruppo di Jesus, e quindi vanno tutti al salvataggio. Fortuna vuole che tra le persone da salvare – e poi salvate – vi sia anche un ostetrico, quindi almeno il rischio che Maggie muoia di parto (ammesso e non concesso che non muoia prima per altre cause) è andato riducendosi e io sto un po’ più tranquilla.

La situazione, lì da Jesus e company, è tranquilla e pacifica. Ci sono coltivazioni, animali, roulotte, gente che fa cose. Il capo della comunità, tale Gregory, non sembra particolarmente simpatico, anzi, mi ha dato l’idea di viscido, soprattutto quando cerca di convincere Maggie a passare dalla loro parte. Nulla a che vedere con la prima impressione che ho avuto di Deanna, una persona schietta e onesta, con tanti progetti in testa e la determinazione di condurli a termine.

Ora, il problema, che incombe sulla comunità di Gregory è quello che aleggia nell’aria da quando hanno reso noto il casting di Negan (Jeffrey Dean Morgan mon amour).

Con Negan ci stiamo girando intorno: il gruppo di motociclisti esploso era alle sue dipendenze, e ora scopriamo che chiede la metà delle provviste a Gregory, e in cambio non li massacrano. Tutti ne parlano, ma ancora nessuno l’ha visto. Cioè, ovvio che l’hanno visto, mi riferisco a noi spettatori e a quelli di Alexandria.

E adesso le cose si fanno serie, tanto. Ma tanto tanto.

Abbiamo capito che Negan è un problema. I problemi si devono affrontare, il gruppo di Rick non fa che affrontare problemi dalla prima stagione. Per Daryl, infatti, non c’è nulla di più logico che prendere in mano la situazione, e risolvere il problema Negan alla radice: andare là, spaccare un po’ di culi, tornare vincitori e iniziare una proficua collaborazione con Gregory.

Il fatto è che Negan è cattivo, tanto. Ma tanto tanto.

Poco male, dice Maggie, abbiamo già affrontato brutte persone (una su tutti, quel sociopatico del Governatore). Come le avete affrontate, chiede Gregory?

Uccidendole. Là, veloce e concisa.

Quello che Daryl e Maggie non sanno, però, è che si stanno cacciando in una situazione brutta, no, che dico, brutta, orribile, no, che dico orribile, tragica. Ecco, sì, tragica.

Io, gente, inizio ad avere paura di quello che succederà.

In ogni caso, è bello vedere come una serie, ormai arrivata alla sesta stagione, sia ancora in grado di farmi provare emozioni del genere: ogni volta che guardo l’episodio settimanale, è sempre una girandola di emozioni, costantemente in tensione a ragionare su cose che vorrei che accadessero e cose che, al contrario, non vorrei che accadessero (ma tanto con la sfiga che mi ritrovo accadranno sicuramente).

Il finale è forse ciò che, dell’episodio, mi ha colpito di più: hanno appena deciso di andare a sistemare la questione Negan una volta per tutte e, nel camper, Maggie e Glenn con le mani intrecciate (aaaawww, mi sciolgo)

Recensione | The Walking Dead 6×11 “Knots untie”

mostrano agli altri l’ecografia del marmocchietto. La scena mi ha colpito particolarmente perché tu, spettatore, stai che c’è il 900% di probabilità che il gruppo stia andando incontro alla morte, eppure quel foglietto di carta con sopra stampata l’immagine di un bambino in itinere rappresenta la vita, rappresenta la speranza, rappresenta il futuro.

Daryl, tuttavia, ha l’aria malinconica. Mi chiedo: starà forse pensando a Beth?

Recensione | The Walking Dead 6×11 “Knots untie”

Nell’episodio 4×11, Beth credeva che sua sorella e Glenn avrebbero avuto un bambino: ora sappiamo che aveva ragione, e sappiamo pure che, purtroppo, lei non potrà fargli da zia. Considerando quanto Daryl e Beth avevano legato, credo proprio che quella malinconia possa essere spiegata in questo senso.

Ma vabbè, intanto noi festeggiamo comunque le buone notizie, visto che in questo telefilm ce ne sono così poche…


Il promo del prossimo episodio, Not tomorrow yet:

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