Magazine Cinema

Recensione: Transformers 4 – L’era dell’estinzione

Creato il 21 luglio 2014 da Mattiabertaina

10014467_10154091873970142_8643787505472508342_o_mid

Genere: Fantascienza

Regia: Michael Bay

Cast: Mark Wahlberg, Stanley Tucci, Kelsey Grammer, Nicola Peltz, Jack Reynor

Durata: 127 min.

Distribuzione: Universal Pictures

 

E’ il film più chiacchierato dell’estate. Su questo non ci sono dubbi. Il motivo? Semplice. Come accade ogni anno, il panorama italiano propone nel periodo estivo uno (al massimo due) film di spicco, sperando che questo riesca a trascinare pubblico nelle sale anziché al mare e a salvare il periodo non proprio proficuo dei distributori. L’anno scorso era toccato a Pacific Rim, l’ultimo lavoro di Gullielmo Del Toro. Quest’anno è il film di Micheal Bay a salvare la nave che piano piano affonda negli abissi. Trasformers 4: L’era dell’estinzione serve proprio a questo. Non entrando nella diatriba sulle qualità tecniche e contenutistiche del regista, su una cosa bisogna essere obiettivi: il cinema è un’industria. E come tale necessita di alcune considerazioni. Il cinema è come un orologio: ha bisogno degli ingranaggi (il pubblico), senza i quali non funzionerebbe. Le case investono denaro e si aspettano un ricavo che vada oltre al costo conseguito. E in tutto ciò che cosa centrano i Transformers? I Blockbuster sono il motore principale di una casa cinematografica, poiché sono questi a dare prosperità alle Major e all’enorme industria hollywoodiana. 12 Anni schiavo, Dallas Buyers Club, per quanto siano dei capolavori, non hanno dato molto in termici economici alle Case, se non un prestigio in termini di riconoscimenti da parte di critica e dei più importanti eventi cinematografici. Tutto questo per dire che chi si aspetta un film ragionato, approfondito, ha certamente sbagliato sala.

Bisogna tuttavia considerare un altro aspetto. Dopo aver delineato il confine tra Blockbuster e i cosiddetti film d’autore, esistono film con un budget alto che propongono delle tematiche molto interessanti, dei personaggi con una loro storia, e soprattutto, una regia molto accurata. Trasformers 4 pecca su entrambi i fronti. Il tema dell’uomo acciecato dalla propria ambizione, la questione della continua ricerca del potere di onnipotenza compaiono nel film, ma in maniera del tutto secondaria. I personaggi, pur essendo composti da attori di rilievo (Marc Wahlberg, Stanley Tucci) non incidono per nulla nella storia, tanto da rivelarsi come parte scomoda, ingombrante all’interno della pellicola. I dialoghi sono scollegati dal contesto, la riproposizione della diatriba padre – figlia – fidanzato diventa alquanto pesante nel proseguo della narrazione. Per una volta, se durante il montaggio si fosse deciso di tagliare alcune parti dialogate, queste non sarebbero state decisive per la comprensione del film. Per quanto riguarda la regia, è l’unico elemento che si salva. La critica è comprensibile, perché non è perfetta. La parte iniziale, con il cambio repentino di sequenze da uno scenario all’altro e la scelte azzardate di dare in alcuni casi un tocco amatoriale ad alcune scene non sono state per niente azzeccate. Tuttavia la grafica dei Robot (davvero impressionanti da crederli reali), le scene d’azione, i piani sequenza all’interno della città nella parte finale sono davvero ben eseguiti. Almeno su questo, l’intrattenimento è assicurato.

Voto: 2,5 su 5

Il trailer


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :