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Recensione “Tutto l’amore del mondo”

Creato il 29 gennaio 2011 da Sky9085

tuttolamoredelmondoAlla morte del collaboratore più valido, una prestigiosa azienda, impegnata nella stesura di guide turistiche, affida a Matteo, un giovane di scarsa esperienza ma con una gran voglia di affermarsi, la realizzazione di un vademecum riguardante le mete più romantiche d’Europa.

Inizierà così un viaggio ricco di fascino, ma anche di imprevisti, che lo porterà alla scoperta dell’amore e non solo…

Un road movie sentimentale, privo di eccessi di romanticismo, con una trama meravigliosa arricchita da un tocco di drammaticità che non guasta.

Un film in cui il sentimento predominante non è l’amore, come sarebbe scontato che fosse considerando il titolo, bensì l’astio. Un rancore covato nei confronti di un padre che non è mai stato in grado di assumersi le proprie responsabilità, di un mondo, fatto di ingiustizie, che premia solo il più furbo e potente, di un uomo immaturo che ancora non è pronto a crescere, di una donna che ha mentito sulla propria identità, di sogni che forse non potranno mai essere realizzati, di una redenzione giunta troppo tardi per potersi realizzare.

Ci sono film fatti per essere amati dalla critica e pluripremiati, ed altri che puntano solo ad intrattenere ed arrivare dritti al cuore della gente. Questo film è proprio lì che punta, riuscendoci pienamente.

Forse conterrà molti luoghi comuni e temi non troppo originali, ma per la maestria con cui vengono narrati questo film riesce a catturare l’attenzione e fa ben sperare in un futuro per il cinema italiano.


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