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Recensione "Vendetta" di Marie Corelli

Creato il 04 maggio 2011 da Fine
Vendetta e' un opera che celebra la follia, l'orrore e la decadenza umana al massimo stadio di degenerazione, e che ha fatto di Marie Corelli la regina del tardo-gotico di eta' vittoriana.
Titolo: Vendetta
Autore: Marie Corelli
Editore: Gargoyle
descrizione
Immaginate che i vostri parenti e amici vi credano morti di colera. Di essere sepolti vivi e di risvegliarvi nella vostra bara. Adesso, immaginate il disperato tentativo di risalire alla luce dagli oscuri meandri della vostra tomba per poi scoprire qualcosa di ancora piu' terribile... Ebbene, questo e' solo l'inizio del capolavoro horror vittoriano di Marie Corelli, Vendetta! Resosi conto di quanto accaduto e scoperta un'atroce verita', il conte Fabio Romani decide di porre in essere la sua vendetta. Irriconoscibile, invecchiato e sfigurato dal colera, il conte assume una nuova identita' e trova il modo di reinserirsi nell'alta societa' di Napoli, riallacciando cosi' sotto mentite spoglie il rapporto con la moglie che lo crede morto. Il tutto per mettere in pratica il suo perverso, diabolico piano di nemesi.
L'autrice
Nata con il nome di battesimo di Mary Mackay, la Corelli era la figlia illegittima di Charles Mackay, famoso giornalista, poeta ed autore di canzoni scozzese, e di Mary Elizabeth Mills, probabilmente la sua governante, che suo padre sposò quando lei aveva dieci anni, ma che seppe essere sua madre solo dopo la morte del padre. Nel 1866venne inviata in un collegio a Parigi per la sua educazione e fece ritorno in patria quattro anni dopo.
Quando raggiunse l'età di trent'anni mutò il suo nome in Corelli che divenne il suo nome d'arte quando esordì nel mondo dell'arte come musicista, sostenendo di essere figlia di un conte italiano e di avere vent'anni. Dopo aver abbandonato la musica, iniziò a scrivere pubblicando il suo primo racconto nel 1886 dal titolo A Romance of Two Worlds. Nonostante le sue opere divenissero molto popolari, vennero accolte molto aspramente dalla critica letteraria del tempo a causa di un eccessivo sentimentalismo e per un certo esagerato gusto per il melodrammatico. Nonostante ciò ebbe celebri lettori che la elogiarono pubblicamente, come alcuni esponenti della Famiglia reale britannica e Winston eRandolph Churchill.
RECENSIONE e PENSIERO
Il Conte fabio Romani vive una vita spensierata circondato dalla servitù che lo adora, la moglie Nina e il suo migliore amico Guido Ferrari, pittore scapestrato.Sulla città di Napoli, anno 1884, si abbatte una violenta epidemia di colera. Il giovane Fabio Romani cade accidentalmente vittima della malattia.Ritenuto morto viene sepolto, la sera stessa, nella cupa cripta di famiglia.  Risvegliatosi, in preda al panico, riesce a uscire.La malattia e la pura di morire sepolto vivo cambiano il suo aspetto esteriore, un viso smagrito, invecchiato e capelli bianchi come la neve.Decide di tornare nella sua residenza e si accorge che la moglie Nina, non piange la sua perdita, scopre così una verità tragica: sua moglie lo ha sempre tradito e non con una persona qualsiasi, ma bensì con il suo migliore amico. E' per questo che l'uomo medita vendetta, sconvolto da questà verità, una sensazione di rabbia assalirà il suo corpo e giurerà a se stesso che sara lunga e spietata.
Questo romanzo , tratto da una storia vera, porta il lettore a riflettere sulla vita e la gente che ci circonda, a volte puoi scoprire che  la persona più fidata è proprio quella che un giorno potrebbe recarti la delusione più grande.Le descrizioni dei personaggi sono molto ben curate, la figura rappresentata in maniera più minuzziosa è la moglie del Conte, una donna bellissima forse la più bella di napoli, viene descritta come una persona superficiale che si interessa solo delle ricchezze e mai degli altri, donna che non si fa scrupoli per ottenere quello che desidera.In questo racconto troveremo i pregiudizi del tempo, come il disprezzo nei confronti  delle nobili donne, che anche se trattate bene amano uno o più uomini pur essendo sposate , ma dall'altra parte troviamo anche donne più umili, costrette a lavori duri, ma nonostante ciò hanno un animo puro e leale.Le ambientazioni sono strutturate in maniera impeccabile e ti fanno vivere e sentire la Napoli del 1884. Il racconto è scorrevole e avvincente, non c'è mai il tempo di annoiarsi, pagina dopo pagina le vicende del conte diventano sempre più avvincenti e con una suspance incredibile.Gli stati d'animo e i pensieri più intimi del protagonista appassionano il lettore perché sono pensieri puri, malinconici e a tratti macabri, è inevitabile non immedesimarsi in lui, e cercare di aiutarlo a compiere la sua Vendetta.L'amore che provava per la moglie, è un sentimento radicato in maniera profonda, tanto quanto l'odio che avverte dopo la scoperta dei tradimenti che ha subito!
Il genere gotico vittoriano di questo romanzo è caratterizzato da una realtà  a tratti malinconica, che porta il lettore a riflettere sul tradimento che alberga nell'animo umano.


Non saprei cos'altro dirvi per convincervi a immergervi in un romanzo reale, avvincente che vi terrà con il fiato sospeso fino alla fine della vendetta... ma verrà consumata? Sta a voi scoprirlo.....



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