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Recensione, VOLARE FINO ALLE STELLE di Susan Elizabeth Phillips

Creato il 24 agosto 2015 da Leggiamo
Buongiorno miei cari lettori, finalmente sono tornata! Mi è mancato tutto della blogsfera, ma mai avrei immaginato che in queste due settimane di ferie mi sarei divertita tanto. Insomma, non sono andata da nessuna parte, ma allo stesso tempo non mi sono fatta mancare niente. Terme, piscina, acquaparco, lago, fiume, parco avventura! Insomma, mi servirebbe una settimana di ferie per riprendermi dalle ferie, invece sono già in ufficio *respira Silvia, respira*
Avevo pronta questa recensione da un po', e quindi ne approfitto per condividere con voi il mio pensiero sull'ultimo libro uscito di Susan Elizabeth Phillips, Volare Fino Alle Stelle.
Tralascio qualsiasi commento sulla traduzione del titolo che in originale è Kiss an Angel e non mi soffermo nemmeno a dirvi quanto odi quella nauseante cornicetta rosa che sembra essere diventato il leitmotiv della Leggereditore (e come se non bastasse i prezzi stanno pure lievitando... why? °___°)
Volare Fino alle Stelle di Susan Elizabeth Phillips
| Leggereditore, 2015 | pag. 400 | € 14,90 |
Recensione, VOLARE FINO ALLE STELLE di Susan Elizabeth Phillips“Come sono finita in questo guaio?” questa la domanda che gira in testa a Daisy Devreaux, dolce e volubile ragazza che si trova a un bivio: finire in prigione o sposare il misterioso uomo che suo padre ha scelto per lei... E dire che, al giorno d’oggi, i matrimoni combinati non esistono più!
Daisy non sa spiegarsi come tutto questo sia potuto capitare proprio a lei, e se aggiungiamo il fatto che Alex Markov non ha alcuna intenzione di perdere tempo impersonando il ruolo dello sposo perfetto, il guaio si fa ancora più grande. Ma non è finita, manca ancora un piccolo particolare: Alex fa parte di un circo itinerante, e trascina Daisy a lavorare con lui.
Presto, però, Daisy si accorge che la sua vita si sta trasformando in una vera e propria avventura, e la conduce a provare emozioni da troppo tempo sopite... E poi deve riconoscere che Alex è dotato di un fascino senza pari...
In poco tempo i due impareranno a conoscersi e ad amarsi e la passione li spingerà a volare, fino alle stelle e senza una rete di protezione, rischiando il tutto per tutto per un amore inaspettato.

Voto:Recensione, VOLARE FINO ALLE STELLE di Susan Elizabeth PhillipsRecensione, VOLARE FINO ALLE STELLE di Susan Elizabeth PhillipsRecensione, VOLARE FINO ALLE STELLE di Susan Elizabeth PhillipsRecensione, VOLARE FINO ALLE STELLE di Susan Elizabeth PhillipsRecensione, VOLARE FINO ALLE STELLE di Susan Elizabeth Phillips
"Amare non è questo? Sentirsi meglio insieme che da soli?"
Basta, la Phillips va certificata, non c'è storia. È uno strumento di garanzia a sostegno di tutte le donne romantiche del Pianeta Terra e i suoi libri dovrebbero esporre un bel bollino a testimonianza di quanto bene facciano. In questo caso è stata così brava che ha rivoluzionato l'idea che avevo in testa dei cosacchi, ovvero questa:
Recensione, VOLARE FINO ALLE STELLE di Susan Elizabeth Phillips
Per antonomasia il cosacco è un uomo dall'aspetto incolto, fiero verso il padrone e impietoso con il nemico; un essere truce e selvaggio, anche se agilissimo di gambe, come ci dimostra l'immagine a puro scopo esplicativo posta qui sopra. Il solo pensiero di avere un uomo così credo che faccia venire alla mente immagini del tipo - Donna! Toglimi gli stivali! - oppure - Donna! Spidocchiami la barba! - ma leggete questo libro della Phillips e poi parliamone.
Anzi, parliamone subito.
Immaginate un uomo fisicamente prestante, un uomo la cui natura emotiva si è modificata - in peggio - nel corso degli anni, figuratevelo a cavallo, fiero e indomito, mentre fa schioccare le sue fruste e una folla lo applaude con ammirazione.
Questo uomo, che trova nella vita del circo il suo elemento naturale, non sa però rapportarsi con le donne se non tra le lenzuola, e un giorno si ritrova sposato con una ragazza che ritiene stupida, viziata, egoista, vanitosa e mondana.
Insomma... wow! Cosa c'è di meglio di due caratteri agli antipodi e di una convivenza forzata? Convivenza poi, che non avverrà tra gli agi e i lussi, ma tra le quattro mura di una sgangherata roulotte.
Alex e Daisy devono stare insieme sei mesi, poi ognuno andrà per la propria strada.
Non vi dico il motivo che li ha portati all'altare, ma come potrete ben immaginare i nostri due protagonisti - come in ogni libro della SEP che si rispetti - avranno molto da raccontarci e tanto per farci emozionare.
Alex è un uomo pieno di invisibili cicatrici, mentre Daisy si rivelerà una ragazza con più cuore che buon senso, fermamente intenzionata a non rompere un vincolo per lei sacro e a redimere quel diavolo di suo marito. Sarà il suo angelo, si affiderà a lui con cieca fiducia, trasformerà i suoi silenzi in fragorose risate, instillerà nel suo granitico cuore speranze e desideri e alla fine lo manderà totalmente in corto circuito.
Un personaggio delizioso quello di Daisy che mi ha vagamente ricordato Francesca, la protagonista di un Fiore nelle Polvere, anche se non arriva a toccare i suoi eccessi. Daisy è semplicemente lo specchio del mondo da cui proviene, una realtà fatta di eventi mondani e lusso sfrenato, tutte cose che a lei interessano fino a un certo punto, ma che hanno innegabilmente fatto parte della sua quotidianità. Almeno finché non si ritrova a spalare letame in un circo. Un bel salto di qualità, non c'è che dire, infatti il passaggio dalle stelle alle stalle non sarà per niente facile, ma non per i motivi che potrebbero sembrare ovvi. Daisy si sentirà soprattutto sola, praticamente abbandonata; si ritroverà in un posto di cui non conosce le regole, circondata da persone che la guardano in modo quasi ostile e ogni tentativo per farsi accettare le sembrerà vano. Il circo non è il paese dei balocchi, e devo dire che l'autrice è riuscita in un'altra impresa pressoché impossibile. Me lo ha fatto amare. Mi ha fatto vedere con gli occhi di una bambina quel luogo a cui ho sempre associato sentimenti come la malinconia, il sacrificio e lo sfruttamento degli animali.
Più volte la Phillips lo descrive come un ambiente disordinato e soffocante, ma grazie a un tocco di misticismo il romanzo si trasforma in una bella favola, una favola di cui a volte si sente il bisogno e che speri nasconda un pizzico di verità.
Personalmente però, confido maggiormente nell'esistenza di uomini come Alex, già il nome è una garanzia (vedi qui, qui e qui), ma siccome incontrarne uno è difficile, accalappiarselo ancora di più, mi accontento di sprofondare e di sognare tra le pagine di libri come questo. Se non si era capito, il cosacco ha fatto un'altra vittima ;)
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Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

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