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Recensione Walking Disaster, alias Il mio disastro sei tu, di Jamie McGuire.

Creato il 17 ottobre 2013 da Valentina Seminara @imatimehunter
Agg. 17/10 Buongiorno!
Vi ripropongono la mia recensione di Il mio disastro sei tu in vista dell'uscita italiana di oggi.
...E' la prima volta che leggo un'intero libro in inglese. Pensavo che avrei abbandonato il progetto quasi subito, e invece più continuavo e più sorridevo non solo perché mi trovavo tra visi già conosciuti e fantasmi di emozioni già provate, ma anche perché riuscivo a capire quasi perfettamente ciò che leggevo, come se fosse la mia lingua. Un piccolo traguardo, per me. Walking Disaster è stata una lettura meravigliosamente lunga e intensa, e ringrazierei cento volte Jamie McGuire per questo bellissimo regalo alla Travis!
Inoltre, grazie a Garzanti il mio blog è stato selezionato per una raccolta di pareri fra le blogger sul sito wuz.it. DATE UN'OCCHIATA!
Recensione Walking Disaster, alias Il mio disastro sei tu, di Jamie McGuire.Il mio disastro sei tu (Walking Disaster)
Jamie McGuireGarzanti364 pagineIn uscita 17 Ottobre 201317,60€Puoi acquistarlo qui: Il mio disastro sei tu (Garzanti Narratori)Voto: ★ ★ ★ ★ ★
«Un giorno ti innamorerai, Travis. E quando succederà, combatti per il tuo amore. Non smettere di lottare. Mai.»
Travis Maddox è solo un bambino quando sua madre, ormai con un filo di voce, gli lascia queste ultime parole. Parole che Travis conserva come un tesoro prezioso. Adesso Travis ha vent’anni e non conosce l’amore. Conosce le donne e sa che in molte sarebbero disposte a tutto per un suo bacio. Eppure nessuna di loro ha mai conquistato il suo cuore. Provare dei sentimenti significa diventare vulnerabili. E Travis ha scelto di essere un guerriero. Finché un giorno i suoi occhi scuri non incontrano quelli grigi di Abby Abernathy. E l’armatura di ghiaccio che si è scolpito intorno al cuore si scioglie come neve al sole. Abby è diversa da tutte le ragazze con cui è sempre uscito. Cardigan abbottonato, occhi bassi, taciturna. E soprattutto apparentemente per niente interessata a lui. Ma Travis riesce a vedere dietro il suo sorriso e la sua aria innocente quello che nessuno sembra notare. Un’ombra, un segreto che Abby non riesce a rivelare a nessuno, ma che pesa come un macigno. Solo lui può aiutarla a liberarsene, solo lui possiede le armi per proteggerla. L’ultima battaglia di Travis Maddox sta per cominciare e la posta in palio è troppo importante per potervi rinunciare. Solo combattendo insieme Abby e Travis potranno dare una casa al loro cuore sempre in fuga…

La mia Recensione            
Non so se ricordate, ma quando lessi Beautiful Disaster, nello scrivere la recensione avevo espresso qualche perplessità per l'ambiguo comportamento di Travis. Non ero sicura se il libro, in toto, mi fosse piaciuto tanto da assegnargli 5 stelle senza pensarci, perciò gliene avevo date 4, per averlo amato in un modo che mi ha un pò mandata in confusione. Adoro la trama, le vicende che si susseguono, la paura di Abby e quella di Travis in quel miscuglio di emozioni che non mi ha lasciata in pace nemmeno quando facevo altro. Però non smettevo di avere i miei dubbi.
Leggere Walking Disaster ha messo tutto nella giusta prospettiva, ha reso sensato ed emozionante ogni gesto e ogni parola, con un'intensità che non avevo colto con il pov di Abby, probabilmente perché lei è un pò più sostenuta, meno incline all'esteriorizzazione dei suoi sentimenti rispetto a Travis.
Come avevamo già scoperto nel primo libro, Travis ha perso la madre quand'ero piccolo. Una scena triste e commovente quanto può esserlo la morte di una madre vista dagli occhi di un bambino, straziante, significativa, uno di quei momenti che ti si imprime addosso per sempre. Le parole di lei, però, rimangono nella mente di Travis come una promessa intagliata nel cuore col fuoco, che brucia ad ogni accenno di ricordi. Divertirsi più che può, tornare sempre a casa, lottare duramente per ciò che ama, è questo che Travis le promette, nonostante a quell'età non potesse ancora capire quanto quel messaggio fosse importante. Finché non incontra Abby. Capisce subito che dietro il pullover di cachemire rosa e i sorrisi innocenti c’è qualcosa di più -una mente attenta e calcolatrice, astuta-, e che, dalla sua mancanza di parlantina senza senso, dal suo ignorarlo, Abby è totalmente l'opposto di tutte le ragazze che abbia mai incontrato. E ciò sarà abbastanza per far nascere in lui il desiderio di scoprire perché. E' una curiosità che sboccia di colpo e che si trasforma in quell'ossessiva ammirazione che Travis nutre per lei, un sentimento che sfiora l'amicizia, ma destinato a diventare amore.
La nostra sembra una di quelle tipiche storie: il cattivo ragazzo che si innamora della brava ragazza, ma Abby non è una principessa. Sta nascondendo qualcosa. Forse è proprio da questo che dipende la nostra intesa: qualunque cosa fosse ciò che si è lasciata dietro.

E' divertente vedere come Travis si affanna per fare una buona impressione su Abby, come organizza mentalmente le sue mosse, neanche stesse creando lo schema di una partita di calcio -o di un incontro di boxe. Pensa che basti concentrarsi sul risultato per facilitare l'operazione, ma gli ci vorrà un pò per capire quanto ciò che trova di diverso in lei, il suo essere speciale, lo sconvolgerà nel profondo. Travis è un bravo osservatore quando vuole, capace di andare oltre i tentativi di Abby di nascondergli del tutto i suoi pensieri. Ciò che non riesce a capire e che lo incuriosisce tanto è il mistero nascosto dietro i vestiti candidi e l'espressione innocente che Abby indossa ogni giorno. E come, pur essendosi conosciuti da poco, lei riesca a fargli conoscere la serenità, con poche parole, qualche gesto, sguardi raccolti di sfuggita. E' affascinato dal fatto che Abby non sia come le altre, che non cerchi di attirare la sua attenzione, tosto ad evitarla, ne quella degli altri.
Shep ha ragione. Non sono mai stato innamorato, ma non potrei immaginare che la cosa mi cambierebbe così tanto.

Recensione Walking Disaster, alias Il mio disastro sei tu, di Jamie McGuire.Abby riesce a farlo agitare e calmare allo stesso tempo, sensazioni che non coincidono per niente con quel suo calcolato processo di adescamento che usa tutte le volte in cui incontra una ragazza che vuole portarsi a letto. Ha paura che possa odiarlo per qualcosa che era già in lei da prima -quel qualcosa che Abby nasconde e che lui vuole capire- o per il proprio carattere difficile, di cui inizia a dubitare per la prima volta in vita sua. E ciò gli fa pensare di poter instaurare un rapporto differente con lei, qualcosa di più platonico, mentale, e non solo fisico. Perchè solo aspirare a diventare il suo ragazzo sarebbe troppo, per lui. Pensa di non esserle all'altezza, che nessuno sia all'altezza di Abby, ma non può fare a meno di starle vicino. Questo suo complesso emotivo cresce e si rafforza, e lo manda in confusione, perchè se da un lato vuole il meglio per lei, dall'altro non sopporta l'idea che qualcuno possa starle più vicino di quanto le stia lui stesso.
Vedere il suo punto di vista chiarisce molte cose, dai suoi stessi comportamenti a quelli degli altri. Parker, ad esempio, non è più il gentiluomo rimasto fregato che pensavo quando era Abby, a parlargli. E' solo un ragazzo dai modi fini, cortesi e silenziosamente strategici, di quelli che quando scopri il suo gioco si fanno odiare molto più di come potrebbe fare uno più vicino al modus operandi Travis. Di tutte le parolacce che Travis dice, Parker Hayes sembra l'insulto peggiore!
Risi. "Abby. Lei è una colomba. Una colomba demoniaca che mi ha fottuto talmente tanto il cervello che non riesco più a pensare normalmente. Niente ha più senso, Cami. Tutte le regole che ho sempre rispettato si sono distrutte una dopo l'altra. Sono una femminuccia. No... peggio. Sono Shep."

"Hai ragione. Sono stato un pezzo di merda. Potrei cambiare. Non ho idea di come riuscirci. Probabilmente non sarebbe abbastanza per meritarmi Abby." 

Chi conosce bene Travis nota il cambiamento che Abby opera in lui, nonostante lei non ne sia pienamente cosciente. Suo padre vede i sentimenti che prova per lei dalle sue parole, dalla luce nei suoi occhi quando parla di lei, dal modo in cui la confusione che lo attanaglia emerge in ciò che dice. I suoi fratelli, Cami, la barista del The Red, che gli spiattella in faccia l'ovvietà, anche Shep e America non sono da meno, e Travis non può fare altro che ammetterlo. Lo spaventa il rifiuto, anche se questo è più un problema della sua mente che nella realtà come ben sappiamo, e se stenta ad affrontare la verità con sé stesso, figuriamoci con chi ha già capito tutto. Tirare poi fuori le parole giuste, così convinto com'è che qualunque cosa faccia non sarà mai abbastanza per meritarsi una come Abby, anche quando è sicuro dei suoi sentimenti per lei, è un altro paio di maniche. Travis insicuro sembra un ossimoro, ma ciò che prova per lei è forte e lo sconvolge. E' bello vedere come la relazione fra i personaggi cambia ed evolve per la presenza di Abby, dagli atteggiamenti di Shep e America a quelli di Travis stesso nei confronti di tutti loro, così da mettere in luce momenti e aspetti della storia che nel primo libro erano meno evidenti.
Once she kissed me, my heart slowed, and every muscle in my body relaxed. How much I needed her terrified me.

E prima di rendersene conto, Abby è dappertutto. Accanto a lui, nella sua mente, sotto la sua pelle, come se non avesse mai desiderato nulla più ardentemente di così in tutta la sua vita. Lei diventa la colomba fra gli avvoltoi, l'unica cosa buona che abbia mai sentito sua, e ciò chiarisce il perchè dei suoi comportamenti. Porta ancora il dolore della perdita della madre, ed è terrorizzato che possa accadere la stessa cosa con Abby, tanto a causa di pericoli esterni quanto del suo complicato carattere. Il fatto che Travis abbia una paura folle di perderla non mi è apparso più irrazionale o esagerato, ero talmente in sintonia con lui che mi sembrava di pensare le stesse cose giusto un secondo prima di leggerle. Ha bisogno di sicurezza, ed è quel tipo di stabilità che a volte le semplici parole non possono dare, e per appianare dubbi e timori ci vuole qualcos'altro, un cambiamento che gli altri non possono scorgere, che avviene tanto in profondità da essere impercettibile. E' così che Travis comprende e cerca di cambiare. Perdere Abby, proteggerla e renderla felice diventano le uniche cose per cui si preoccupa davvero, questo continuo bisogno di lei brucia e non ha smesso un momento di emozionarmi, ed è reale, tangibile, concreto in un modo che non ero riuscita a cogliere prima.
Leggendo Beautiful Disaster mi capitava spesso di chiedermi a cosa stesse pensando Travis, nei momenti in cui erano lontani tanto quanto in quelli in cui non lo erano. Okay, succede la stessa cosa un pò in tutti i libri che leggo, ma riuscivo ad estrapolare con più facilità i pensieri degli altri personaggi, ad anticiparli a volte. Non che per Travis non sia stato così, ma è il primo di cui leggo un così vorace e insopprimibile bisogno di amore, diverso per intensità e motivazioni, e la sua ossessione per Abby emerge in modo più graduale, in Walking Disaster, mentre nel primo libro sembra esplodere continuamente e all'improvviso. Volevo sapere cosa gli passasse per la testa, comprendere le sue azioni nell'attimo stesso in cui avvenivano -soprattutto nei momenti in cui Parker era fra i piedi!- e quanto fosse vero questo sentimento che lo sconvolge con così tanta forza.
Credevo che leggere l'equivalente maschile di Uno splendido disastro non mi avrebbe rivelato tanto più di ciò che sapevo già -forse uno di quegli espedienti commerciali per vendere di più?-, o fatto provare qualcosa di più rispetto al primo, soprattutto per il fatto che un piccola nota stonata vibrava ancora al ricordo... ma mi sbagliavo di grosso. Non solo perché il diverso pov avrebbe automaticamente reso Travis un libro aperto ai miei occhi. Considerare questo un romanzo complementare al precedente, un copia-incolla con un differente protagonista i cui pensieri, traspariti già in BD, sarebbero stati semplicemente trasportati in un altro foglio bianco e sistemati, è azzardato e impreciso, perché in Walking Disaster c'è molto di più. Scene più o meno articolate, che non potevamo conoscere o solo immaginare, perchè assenti dalla visuale di Abby o semplicemente di passaggio. Spiegazioni, chiarimenti, emozioni prorompenti e intense, che prima non avevo potuto fare a meno di giudicare ambigue. Mi è stato impossibile pensare ad altro, anche quando non avevo le parole davanti agli occhi. Il Travis di cui mi ero infatuata ora mi ha letteralmente conquistata, intrappolata nella sua rete di amore e pazzia, mi sono lasciata andare ridendo e sognando come non mai! Oh, e amerete gli ultimi capitoli, perché ci danno un finale perfetto e di una tenerezza infinita, proprio ciò che Abby e Travis rappresentano insieme.

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