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RECENSIONI LAMPO – Scusate, se siamo in ritardo, ma soffriamo di film interructus

Creato il 30 settembre 2014 da Fabioeandrea

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La gente che sta bene (2014) di Francesco Patierno

Allora, Federico Baccomo detto Duchesne non è decisamente il massimo quando si tratta di vedere le sue storie sul grande schermo, soprattutto quando c’è Claudio Bisio di mezzo che, più che dare un effetto drammatico, scivola inesorabilmente in quello del ridicolo (e credo che sia un difetto dell’aver fatto un po’ troppo parte di “Zelig”). Margherita Buy più sottotono che mai. Quando Margherita Buy smetterà di fare Margherita Buy in ogni dannato ruolo che le danno allora, io sarò una donna felice. Sì, una donna!

Il terzo tempo (2013) di Enrico Maria Artale
L’opera prima di questo nuovo regista italiano non è male. Una storia di formazione sportiva (si sfrutta il rugby) e di riscatto socio-adolescenziale. Interpreti tutti bravi.

Pantani (2013) di James Erskine
Il documentario di James Erskine, più che al cinema, meritava di essere confinato alla televisione. Tedioso, mal ripreso, sgrammaticato. Fine a se stesso e, quindi, a nulla.

Che strano chiamarsi Federico (2013) di Ettore Scola
Io voglio molto bene a Ettore Scola e gli ho voluto ancora più bene quando si è messo in testa di fare questa descrizione del forte legame di amicizia che aveva con il suo collega Federico.

Fabio Secchi Frau


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