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RECENSIONI LAMPO – Scusate, se siamo in ritardo, ma soffriamo di film interructus

Creato il 11 novembre 2014 da Fabioeandrea

Maleficent-(2014)-59
Maleficent (2014) di Robert Stromberg

Il fatto che la Disney stia dando un background ad alcuni personaggi negativi delle loro fiabe la dice lunga su quanto vogliano farsi soldi facilmente andando a svuotare i portafogli di un nutrito numero di ex bambini che erano fans di La bella addormentata e che, probabilmente, hanno fatto vedere lo stesso film ai loro figli (perché non comprate direttamente un aspirapolvere e gigante da appendere al soffitto che, azionato, aspiri i soldi di chi sta seduto in sala, l’avevo visto nei Simpson). Ma Maleficent delude. Delude perché la Malefica della Bella Addormentata è la signora di ogni Male (così come lei si era gentilmente presentata) e non ha nulla di signora-di-ogni-male, anzi, è quasi misericordiosa nel rapporto con la principessa Aurora (ma dove si è mai visto???)… La cosa più triste è il finale buonista con Maleficent e la bella principessa svegliata che vivono in pace… il tutto dopo che Maleficent ha trucidato il padre di Aurora. Ah, e non dimentichiamo che è Maleficent a svegliare Aurora dall’incantesimo che lei stessa ha posto e non il bel principe… E le tre fate sono tre minchione. Non c’è una cosa che vada bene in questa pellicola. E la faccia di tolla con cui hanno ammesso che sarebbe stata una Maleficent malvagissima. Sapete chi è malvagia? Tre delle mie zie! Loro si che sono tre Gorgoni reincarnate, ma mica sta cosa qui!

X-men – Giorni di un futuro passato (2014) di Bryan Singer

Bryan Singer, tanto per mettere le carte in tavola, con questo film annulla il terzo capitolo di X-Men firmato dall’odiosissimo Brett Ratner (e io ci ho goduto da morire!). Il film ha tutto quello che i nerd si aspettano. Merita di essere visto per svariati motivi. Ci sarebbe da scrivere l’universo ma, essendo queste delle recensioni lampo, devo essere sintetico e darvi l’idea di ciò che vi aspetterebbe nel guardarlo. Però io voglio sapere quando James McAvoy perderà tutti i capelli per non essere da meno con la testa di ginocchio di Patrick Stewart.

Walesa – L’uomo della speranza (2013) di Andrzej Wajda e Ewa Brodzka

Wajda si è rammollito e mi spiace che sia io a doverlo dire. Lui sa di essere appena stato sostituito da registi molto più graffianti e quindi corre ai ripari con una storia che, tutto sommato, non ha molto a che fare con la sua filmografia. Il biopic di Walesa è noioso, verboso, populista e demagogico… E tu guarda esce proprio quando arriva il nuovo Papa buono, visto che l’Imperatore Palpatine si è dimesso.

The Congress (2013) di Ari Folman

Dopo Valzer con Bashir, Ari Folman racconta ancora a modo suo una storia che ha dell’incredibile e del futuristico. Prende Robin Wright come attrice protagonista , le fa interpretare se stessa in un punto cruciale della sua carriera che sarebbe potuto accadere in un momento qualsiasi dopo la rottura da Sean Penn, quando ciò nessuno più si ricordava chi lei fosse (Robin chi???); le fa arrivare una proposta curiosa da una casa di produzione di nome Miramount (chissà poi perché questo nome, vero Folman???? A chi mai si starà riferendo???) e la fa scannerizzare così che la sua immagine possa essere utilizzata in altri film. L’immortalità cinematografica in cambio dell’addio alla recitazione. Ma passati tanti anni, Robin Wright viene invitata a un cartoonesco congresso nel quale rianalizzerà la sua scelta e il suo passato. Il film è complicato, tecnicamente interessante per il mix di scelte stilistiche e curioso. Bashki non avrebbe saputo fare di meglio.

Un amore senza fine (2014) di Shana Feste

Ho fatto l’errore di vedere questo film che è il remake di un flop di Franco Zeffirelli. Non fate lo stesso sbaglio. Salvatevi almeno voi. Indossate una tuta anti-ebola e indietreggiate da pellicola che sarebbe dovuta andare fra i film che abbiamo (accuratamente) evitato.

Tutta colpa del vulcano (2013) di Alexandre Coffre

Commedia francese molto carina su due ex che si vorrebbero morti ma sono costretti a presenziare al matrimonio della figlia. Leggera, feroce, divertente. 5 a uno che ne faranno un remake americano a breve. Le scene in cui si fanno carognate a vicenda sono fra le più carognate mai viste ma, nella realtà, rendiamoci conto che, se le mettereste in atto, finireste la vostra storia in un carcere… e io non ho arance e pacchetti di sigarette da portarvi sottobanco.

FILM CHE ABBIAMO (ACCURATAMENTE) EVITATO

Il castello magico (2013) di Jeremy Degruson

Worst cartoon with animal and ghosts ever. Serve altro?

Fabio Secchi Frau


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