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Recensioni - "Racconti Oscuri" di Aaron Scott

Creato il 18 dicembre 2014 da Letteratura Horror @RedazioneLH
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Pubblicato Thursday, 18 December 2014 16:00
Scritto da Virginia Cafaro

Recensioni "Racconti Oscuri" di Aaron Scott è l'antologia recensita quest'oggi da LetteraturaHorror.it. Clicca qui e leggi trama e note sull'autore
Morire.
Forse uno dei verbi che desta più timore. Il solo pensiero di come (e soprattutto quando) una vita possa volgere al suo termine, riesce a rendere vulnerabile il più impavido degli uomini.
Per non parlare poi dell’eventualità che a porre fine a una vita sia la mano efferata di un criminale o di un’entità sovrannaturale.

In questo caso, anche solo nominare una di queste possibilità può sommergere chiunque in un mare di brividi. Nella letteratura horror e non solo, la morte è stata spesso analizzata nelle sue forme più terrificanti, e sempre più autori sono alla ricerca di nuovi modi attraverso i quali far perire i propri protagonisti. Uno di questo è Aaron Scott.
Nato a Milano nel 1971, laureato in Economia e Commercio, Aaron Scott scrive nel tempo libero racconti di genere horror. Questi suoi scritti sono passati di forum in forum destando notevole interesse (e che, come l’autore stesso dice nella prefazione, qualcuno è arrivato persino a spacciarli per propri), portandolo a decidere di pubblicarne alcuni in una raccolta: Racconti Oscuri.
Qui, attraverso sette diverse storie, Aaron Scott racconta dell’incontro di altrettanti personaggi con la morte, spesso avvolta da un terrificante alone di mistero (come ad esempio ne Il fumo uccide e in Psicofonia), o travestita da autorevoli figuri come in Il re delle medie. Ambientate in un presente vicino fatto di e-mail e blog che rendono l’eventualità di simili morti ancora più plausibili per i più suggestionabili (dei quali faccio felicemente parte), il ritmo incalzante di queste storie porta il lettore a divorare letteralmente ogni pagina, spesso venendo travolto da un finale inaspettato. Unica pecca, forse, l’eccessiva brevità di alcuni racconti, per i quali sarebbe stato interessante un approfondimento psicologico dei personaggi.
Da uno dei racconti inoltre, intitolato La vincitrice (il mio preferito), è nato un cortometraggio diretto da Alessandro Concas che, al ‘Cortodino Festival’ del 2012, ha ricevuto una menzione speciale per la migliore attrice.
Con queste ottime premesse non si può che sperare Aaron Scott continui a regalarci brividi.

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