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Recommendation Monday #7

Da Strawberry @SabyFrag

Buon lunedì fragolosi!

Dopo qualche settimana di assenza su questo blog, riprendo i miei consigli del lunedì.

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[NOTA BENE: anche se non vedete il post sul mio blog, voi potete partecipare comunque al Recommendation Monday. La lista con i temi per ogni settimana la trovate cliccando sulla pagina del Recommendation Monday qui su, sulla barra rossa sotto il titolo del blog. So che alcuni di voi già lo fanno, ma preferisco ripeterlo per i più distratti o i nuovi arrivati.]

Ok. Questa settimana il tema è, all’apparenza, semplice:

Consiglia un libro che hai acquistato
perché attratto/a dalla sua copertina

Ora. Noi potremmo stare qui ore e ore a disquisire sulla faccenda, se è giusto scegliere i libri in base alla copertina, se conoscere almeno un po’ il soggetto o il tema del libro in questione, se leggere come minimo la quarta di copertina prima dell’acquisto… ma tutti almeno, una volta nella vita, ci siamo cascati. Gironzolavamo per la libreria, ignari del pericolo, e tac! eccola lì la copertina suggestiva, che ci fa innamorare. E lì è come la roulette russa. Una volta portato a casa, quel libro potrà essere una totale delusione o il libro della vita. In genere, la prima possibilità è la più frequente, ma capita che la fortuna ci sorrida e la copertina di cui abbiamo subito tutto il fascino ci ha, infine, portato a un libro che è stato un piacere leggere.
Parlando di uno di questi casi, il libro che vi consiglio questo lunedì è uno di quei romanzi che credo mi rimarrà addosso per anni e che ieri, guardando su rai 3 La nave dolce, un documentario che consiglio a tutti, mi è tornato prepotentemente alla memoria. Si tratta di Rosso come una sposa di Anilda Ibrahimi.

Recommendation Monday #7

 

 

Saba viene data in sposa, appena quindicenne, al più maturo Ymer, già vedovo di sua sorella. La giovane, malvista da suocera e cognate, dovrà imparare da sola a gestire marito e figli, specialmente dopo lo sterminio dei suoi fratelli da parte dei nazisti. Nel difficile compito, Saba ha come alleate dapprima le figlie e poi le nipoti, in un'epopea tutta al femminile che attraverserà anche la lunghissima parentesi del comunismo. La fine del comunismo è raccontata dalle sue discendenti, non senza rimpianti, perché per loro, pur tra tanti lati oscuri, la dittatura riuscì a sollevare l'Albania da uno stato di arretratezza feudale. Le vicende più vicine a noi sono raccontate da una nipote di Saba.

 

 

 

Anilda Ibrahimi, giornalista e scrittrice albanese, decide di usare la sua lingua di adozione, l’italiano, per raccontare la sua storia e quella del suo paese nonché le tradizioni della sua gente. Una storia toccante, tutta al femminile, in un Paese di cui, nonostante la sua storia si sia intrecciata con quella italiana spesso, ho sempre avuto poche notizie e diverse curiosità. Ma tutto questo io non lo sapevo quando comprai il libro. Fu la copertina a parlare per lui, un’immagine semplice ma dal forte carico emotivo, attraverso cui si intuisce una storia fatta di una compagine di sensazioni, emozioni e ricordi. Oggi lo consiglierei anche se avesse la copertina di cartone e il titolo scritto a matita.

Buona settimana e buone letture a tutti!


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